Ricordando Achille Campanile
Ieri ricorreva il 30° anniversario della scomparsa di Achille Campanile, un grande scrittore italiano famoso per il suo umorismo e per i giochi di parole nonchè uno dei più importanti critici televisivi. Storica a tal proposito la raccolta antologica curata da Aldo Grasso, con la prefazione di Indro Montanelli, dei suoi pezzi per L’Europeo pubblicata
Ieri ricorreva il 30° anniversario della scomparsa di Achille Campanile, un grande scrittore italiano famoso per il suo umorismo e per i giochi di parole nonchè uno dei più importanti critici televisivi. Storica a tal proposito la raccolta antologica curata da Aldo Grasso, con la prefazione di Indro Montanelli, dei suoi pezzi per L’Europeo pubblicata con il titolo “La televisione spiegata al popolo” ovvero dieci anni di Tv, da “Un, due, tre” a “Lascia e raddoppia”, da “Il Mattatore” a “L’approdo”, una surreale antologia in cui si avvicendano vallette, ballerine, presentatori, giornalisti, intellettuali che la caustica penna di Campanile sa annotare sul suo taccuino, dando un ritratto dei vizi e delle poche virtù del nostro Paese.
Storici alcuni suoi aforismi dedicati al tubo catodico tra cui:
“La Tv è il contrario dei serpenti: cade in letargo d’estate”
“Vi avverto: Campanile di sera, Achille si dispera”
“In materia di cose divertenti alla Tv, la più divertente è il concetto che hanno di divertente”
Ora permettetemi una domanda: cosa ne pensate della critica televisiva in generale?