Su Nove (qui le novità di stagione del canale Discovery) è ripartito in prime time Accordi & Disaccordi, il talk show condotto dai giornalisti Andrea Scanzi (in collegamento) e Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio. Tutti e tre sono firme de Il Fatto Quotidiano.
Naturalmente al centro del dibattito non poteva che esserci il green pass, ma facciamo un passo indietro. Anticipato in apertura, il programma ha mostrato un video dello street artist Flavio Campagna in arte Kampah, ucciso dal Covid proprio nel periodo in cui aveva deciso di tornare in Italia per sottoporsi a vaccinazione. La clip era relativa a qualche momento prima di entrare in terapia intensiva. Come ha detto Sommi, “artista fino alla fine, stavolta col suo corpo“.
Prima di proseguire con gli ospiti, Sommi ha chiesto un parere sull’obbligo del green pass deciso dal governo (a breve andrà esibito anche per il lavoro nel privato) a Travaglio e Scanzi. Se il primo vi ha visto delle assonanze con l’Arabia Saudita, il secondo si è chiesto quale sia il problema di questo green pass, considerando le decine di insulti che riceve dai no vax.
La parte restante del programma è stata occupata dal dibattito con gli ospiti, ovvero l’infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli e l’ex divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone. Nonostante si tratti di due volti non proprio rarissimi sul piccolo schermo, la trasmissione ha mantenuto il suo caratteristico low profile, dovuto anche al fatto che in Accordi & Disaccordi raramente si registrano liti tra politici e giornalisti, ma anche zuffe verbali interne alle due categorie.
Chi guarda il talk show in programma il mercoledì in prime time sul Nove sa che godrà di un’ora e dieci minuti circa di clima disteso in studio, con Andrea Scanzi e Luca Sommi che si dimostrano sempre molto affiatati, raro esempio di coppia alla conduzione molto affiatata.