Abracadabra di Aldo Dalla Vecchia, in anteprima l’intervista a Mara Maionchi
Mara Maionchi: l’intervista realizzata da Aldo Dalla Vecchia, pubblicata sul libro, in uscita il 19 settembre.
Abracadabra: martedì 19 settembre uscirà nelle librerie e negli store digitali il sesto libro di Aldo Dalla Vecchia, una raccolta di venti interviste esclusive ad altrettanti personaggi dello spettacolo che raccontano il proprio rapporto con religione, spiritualità, paranormale e magia.
Nelle 122 pagine del libro (edito da Pegasus Edition) ci sarà spazio per le rivelazioni e gli aneddoti di Al Bano, Annamaria Bernardini de Pace, Enrico Beruschi, Giovanni Ciacci, Corinne Cléry, Diego Dalla Palma, Silvana Giacobini, Mario Giuliacci, Vladimir Luxuria, John Mark Magsino, Mara Maionchi, Cristiano Malgioglio, il “divino” mago Otelma, Marisa Laurito, Lory Del Santo, Ana Laura Ribas, Sabrina Salerno, Natasha Stefanenko, Sirio e Ivana Spagna.
In occasione dello start dell’undicesima edizione di X Factor, TvBlog ha chiesto al columnist di Mistero Magazine di poter pubblicare in anteprima l’intervista a Mara Maionchi. Eccola:
Abracadabra: Aldo Dalla Vecchia intervista Mara Maionchi
La mia amica amatissima (e compagna di tanti tornei di burraco) Mara Maionchi è esattamente come la si vede in tivù: diretta, ruspante, divertentissima. In questa nostra chiacchierata Mara ha rivelato per la prima volta in pubblico il suo legame molto intenso con la realtà “altra”, e l’intervista ha suscitato grande scalpore, soprattutto per i dettagli di un sogno premonitore che 30 anni dopo le avrebbe salvato la vita.
Lei è credente?
Sono credente e prego tutte le sere. Le dirò di più: credo negli angeli e nei “messaggi” che ci arrivano, e che sta a noi interpretare. Sento chiaramente alcune presenze intorno a me, che ogni tanto mi aiutano a superare certe paure inconsce e inspiegabili. Magari qualcuno crederà che sono un po’ matta, ma non me ne importa niente, ognuno pensi ciò che vuole. Come le arrivano questi “messaggi”? Tramite una voce interiore, che mi consiglia e tranquillizza, ed è estremamente rilassante… Molto più del Tavor. Lei ha avuto molte premonizioni. Da giovane avevo presentimenti che riguardavano persone che incontravo o vedevo. Di questo però avevo paura, perché mi faceva vivere male.
Ci racconta una di queste esperienze?
Ero in vacanza a Lecce ed ebbi un brutto presentimento su una ragazza che vedevo al mare. La guardavo, avevo pensieri cupi e soffrivo molto. Dopo qualche tempo quella ragazza ebbe un bambino e andò tutto bene, ma a distanza di quindici giorni fu colpita da una meningite fulminante e morì. In seguito ho pregato tanto per potermi liberare da queste sensazioni che mi portavano ad avere sofferenze incredibili per le persone e per le loro vite, e infatti credo che chi ha capacità di questo tipo non ne sia felice, a causa dell’enorme carico di dolore che si portano dietro.
Le è capitato altre volte di vedere prima quello che sarebbe successo?
Sì, e sempre da giovane, perché poi sono stata molto attenta a non coltivare questo mio aspetto, che non potevo controllare. Ho chiesto di farmi vivere senza avere nessun tipo di istinto o premonizione. Lei crede che ci siano persone in grado di “vedere” oltre? Assolutamente sì, anche se non è una cosa che va comunicata. Si riceve, se ne ha paura e non se ne può parlare con gli altri perché poi si viene presi per matti. Io ne ero molto impaurita perché avvertivo il rischio di entrare in una dimensione dove non bisogna stare. A un certo punto della sua esistenza lei ha fatto un sogno che in seguito le avrebbe salvato la vita. Ho sognato che mi trovavo in un grande salone con tanta gente. Seduto a un tavolo c’era un signore. Mi sono avvicinata, e lui mi ha scritto su un foglietto: 36 (all’epoca avevo 36 anni) + 33, senza dirmi niente. E io quel 69, al di là che è un numero imbarazzante, me lo sono ricordato sempre. Quando sono arrivati i 69 anni un po’ di timore l’ho avuto, ma non è successo niente. Finché, qualche tempo dopo, mentre controllavo il calendario degli esami medici di routine, ho notato che nel documento per la mammografia che avevo appena fatto, il mio medico, il dottor Sergio Orefice, aveva scritto «Mara Maionchi, anni 69». Io però ne avevo 73. L’ho chiamato subito e lui è caduto dalle nuvole, non si ricordava perché aveva scritto 69. A quel punto gli ho chiesto: «Hai modo di farmi fare una visita d’urgenza domani?». Sono andata, e avevo un cancro al seno sia a destra che a sinistra. Se sono qui, forse lo devo a quel sogno di tanti anni prima.
Lei prega?
Dico il rosario ogni sera, anche se quando lo racconto non ci crede nessuno. Ho un rosario rosso che mi ha portato mia sorella da Lourdes. Devo però aggiungere una cosa: sono credente, ma ho qualche problema con la Chiesa cattolica. L’immagine del Cristo è rilassante e commovente, lui perdona tutto e parla solo d’amore, e le uniche punizioni sono per quelli che fingono. La Chiesa invece ha coperto troppi peccati. Gesù, che è stato un grande, è ancora incompreso. Gli uomini si sono interessati molto a lui, poco a ciò che ha detto.
Le piace Papa Francesco?
È molto comunicativo, ma con questa Chiesa dovrà fare una sovrumana azione di forza. E comunque anche Cristo cacciò i mercanti dal tempio. Io amo figure come Madre Teresa di Calcutta che, con la sua vita, è un esempio perfetto di carità cristiana. Pensi che ogni volta che la nomino mi commuovo e piango.