ABC: I Survived a Japanese Game Show
“I Survived a Japanese Game Show” è un reality americano trasmesso dal 24 giugno su ABC dalle nove alle dieci di sera per un totale di sette puntate terminate lo scorso 5 Agosto. La traduzione del titolo è abbastanza chiarificante: l’obiettivo è sopravvivere ad un game show giapponese. Il modello “italiano”, per capire di cosa
“I Survived a Japanese Game Show” è un reality americano trasmesso dal 24 giugno su ABC dalle nove alle dieci di sera per un totale di sette puntate terminate lo scorso 5 Agosto. La traduzione del titolo è abbastanza chiarificante: l’obiettivo è sopravvivere ad un game show giapponese. Il modello “italiano”, per capire di cosa stiamo parlando, è uno: i contenuti di Mai dire Banzai, senza la crudeltà fine a se stessa di Distraction.
Dieci ragazzi inconsapevoli del contenuto della trasmissione vengono presi e portati in Giappone per competere prima a squadre da cinque, poi l’uno contro l’altro per un premio finale di 250 mila dollari. Il mezzo di sfida sono tutti quei simpatici e folli giochi “japanese style” che per originalità e difficoltà, risvegliano la natura primitiva del nostro essere, che ride dello scivolone e della testata contro uno spigolo.
Il format è originario della Danimarca ed è prodotto in America in collaborazione con la A. Smith & Co. Productions, la stessa casa di Hell’s Kitchen, folle gara tra cuochi capitanata da un capo cuoco severo e crudele. I dieci ragazzi, per le prove e per la parte più reality vengono agli Toho Studios di Tokyo. Dopo la sfida a squadre della settimana, la squadra vincente riceve un premio e la squadra perdente, dopo una punizione esemplare, deve auto selezionare i due anelli deboli da mettere in sfida per l’eliminazione della settimana. Nelle puntate finali, i 4 concorrenti lottano invece l’uno contro l’altro singolarmente per la vittoria definitiva.
Il programma aveva, come già detto, una parte reality dove vengono mostrati i dietro le quinte dello show e la vita dei ragazzi nella Kasai House dove la padrona di casa, Kozue Saito, insegnava loro il rigoroso costume e le tradizioni del Giappone. La trasmissione televisiva con le prove veniva fatta di fronte ad un pubblico solo giapponese e con il presentatore metà americano Tony Sano.