Abbonati contro Minzolini: presa d’assalto la pagina di Facebook del Tg1
La rimozione del caporedattore Massimo De Strobel, Paolo Di Giannantonio, Tiziana Ferrario, e Piero Damosso (in attesa di capire che fine farà esattamente la rivoltosa Maria Luisa Busi) ha scatenato, com’era ovvio, la reazione dei cittadini liberi e indipendenti, dotati di spirito critico e capaci di discernere informazione da censura. E’ molto divertente, per esempio,
La rimozione del caporedattore Massimo De Strobel, Paolo Di Giannantonio, Tiziana Ferrario, e Piero Damosso (in attesa di capire che fine farà esattamente la rivoltosa Maria Luisa Busi) ha scatenato, com’era ovvio, la reazione dei cittadini liberi e indipendenti, dotati di spirito critico e capaci di discernere informazione da censura. E’ molto divertente, per esempio, andare a scoprire che la pagina del Tg1 su Facebook è stata letteralmente presa d’assedio da spettatori inferociti per la decisione, l’ennesima fuori da ogni vergogna, del direttore Minzolini di liberarsi di coloro i quali non si sono dimostrati abbastanza schierati dalla sua parte. Così quella che dovrebbe essere una vetrina per il primo telegiornale italiano è diventata una fucina di proteste, insulti e grandi messaggi di solidarietà ai colleghi epurati: non si contano, com’è naturale, gli inviti a Minzolini a farsi da parte, per un’informazione che finalmente racconti la realtà e non la accomodi per il bene di un governo, qualunque esso sia.
La cosa curiosa è che tale ondata di proteste si accoda ad ogni pubblicazione dell’edizione del telegiornale del giorno in bacheca: gli utenti, dunque, anziché commentare le notizie e quant’altro, si limitano a sommergere quel singolo video di insulti e sdegno (parliamo di una media di 30, 40 commenti ogni volta): una delle pagine più nere del giornalismo italiano, quell’assoluzione data in luogo della prescrizione al caso Mills, è ovviamente in cima alla classifica dell’indignazione. Ma è in generale uno sgomento bipartisan e apolitico quello che si avverte scorrendo tale bacheca: non posso dirlo, ovviamente non ho potuto legger tutti i commenti, ma a una prima occhiata (provate voi stessi) risulta del tutto impossibile riscontrare un solo commento positivo o che provi ad argomentare gli strambi sillogismi del direttore Minzolini. Richiedere 109 euro di canone all’anno produce tanti abbonati svegli.