“A raccontare comincia tu” torna con la fragranza dell’empatia di Raffaella Carrà e con la sua genuina professionalità, ma torna anche con qualche piccola variazione nella confezione. La voice over dell’ospite che si prepara all’incontro con Raffaella è una di queste. La confezione è sempre elegante, sempre curatissima e raffinata: in questo non cambia. Se c’è una cosa che questa puntata con Renato Zero ha dimostrato con ancora più forza, anche rispetto alla scorsa edizione, è la cura nella scrittura: si racconta sì Zero, ma oltre piume e paillettes che non a caso vengono messe a ‘cornice’ nella scenografia di questo camerino avvolgente e ricco di dettagli.
Si va dentro i testi, quelli meno noti a chi ha una conoscenza superficiale della sua dscografia e più controversi, che toccano temi importanti e che sono stati cantati in tempi non sospetti, a sottolineare la forza ‘anticipatrice’ di Zero. Dalla pedofilia alla diversità, dalla depressione alla conteporaneità, dall’amarezza allo spaccato sociale: si guarda ‘dentro’ il travestimento e si riesce a toccare con naturalezza e con grande delicatezza tanti punti cruciali della vita, della carriera, della storia di Renato. Si va dal rapporto con i suoi al contatto con la periferia, passando per l’amore per la macchina da cucire, la voglia di esprimersi, il fuoco di esistere. Si arriva anche agli amori, dalla relazione mai finita con Lucy alla relazione con Enrica Bonaccorti, si tocca un nodo scoperto come l’amicizia con Loredana Berté. Si riesce però a portare in tv anche Nonno Renato senza macchiette, senza ironie, senza nessuna concessione al grottesco, senza malinconie, ma con la limpidezza e la trasparenza di una Carrà che ne parla in qualità di vicina di casa al mare. E portare nonno Renato in tv senza far perdere un briciolo del fascino dell’artista non è da tutti.
La prima puntata di questa seconda stagione di A raccontare comincia tu prometteva di raccontare l’artista Zero: ci è riuscito e non dubitavamo. E ha portato sul piccolo schermo anche un’altra cosa: l’arte della scrittura televisiva.
A raccontare comincia tu 2, diretta prima puntata 24 ottobre 2019
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21.09
Pronti al ritorno di Raffa?
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21.17
Che belli anche i titoli di testa anche quest’anno: la classe.
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21.51
Si torna in camerino per raccontare di quella volta che Zero, ballerino, aprì il concerto di Jimi Hendrix.
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21.59
“Io volevo esistere: volevo avere una mia dimensione, una identità, un messaggio” dice Zero.
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22.16
Il momento Bertè è durato davvero poco. Una citazione e poco più.
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22.38
Zero racconta di un incidente con D’Agostino anni prima.
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22.45
Pubblicità.
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22.49
Si rientra e si è ancora in giro in tram… Mai fatte follie per amore? “L’ho sempre totalizzato…”. Non entra nel dettaglio. “Se hai la benedizione dagli altri riesci a mantenerlo un rapporto…”.
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23.00
Fellini un benefattore per Zero: gli faceva fare molti film tra i 17 e i 20 anni, con le pose di notte, che valevano di più. Lodi a Jovanotti,
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23.03
E ancora su David Bowie e sul glam… Ma cosa pensano le nipotine dei travestimenti del nonno? “Sono affascinate” dicono. Ecco gli amori di Zero e l’idea di Nonno Renato sono tra gli spunti migliori. Così come la caoacità di andare oltre alle piume e alle paillettes, recuperando testi d’avanguardia e portando la sua scrittura nell’epoca e oggi.
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23.08
Altro personaggio, Venditti.
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23.10
Si raccontano due aneddoti buffi…
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23.12
E si parla di Fonopoli, del suo progetto utopistico che non è mai andato in porto… “E’ morto perché è morta la famiglia, l’idea di famiglia che un tempo era propria del teatro…”.
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23.14
E i saluti guardano al futuro: “Viviamo in un’epoca di grandi potenzialità”. Nessuna chiusura ai ‘tempi che furono’. Chiosa con voce fuori campo di Raffaella Carrà, che stava bene anche in apertura. La colonna sonora è Dancing Queen. “Non ho mai trovato nessuno, da Marco Travaglio a Orietta Berti, che mi abbia detto che non gli piace Zero”.
A raccontare comincia tu, anticipazioni 24 ottobre 2019
Quattro nuove puntate, quattro nuovi incontri tra ricordi e storia della tv per Raffaella Carrà che torna questa sera, giovedì 24 ottobre, alle 21.20 su Rai 3 con A Raccontare Comincia Tu, tra i programmi rivelazione della scorsa stagione.
Siamo al secondo ciclo di appuntamenti che hanno visto il ritorno della Carrà alla tv in veste di autrice e intervistatrice e che lo scorso anno ha regalato alcune chicche, come le interviste al maestro Riccardo Muti (una scoperta), a Sophia Loren (un incontro tra regine) o quella a Paolo Sorrentino (una conquista). E quest’anno il menu non è da meno: si parte con Renato Zero, grande amico di Raffaella e simbolo di una pagina di storia dello spettacolo e del costume italiano che ha visto anche la Carrà tra le sue protagoniste: si continua con Luciana Littizzetto e Vittorio Sgarbi, anche se la puntata più attesa, dopo il debutto, di questa nuova stagione è la seconda, che vedrà insieme Raffaella e Loretta Goggi. Un momento di tv da restituire agli annali.
Lo stesso racconto procede grazie al contributo del patrimonio conservato nelle Teche Rai: il viaggio nelle storie individuali e collettive di ospiti, conduttori e pubblico si sviluppa tra estratti, spezzoni e ricordi di quanto vissuto e trasmesso dalla tv.
A Raccontare Comincia Tu, anticipazioni prima puntata: Renato Zero
Un’intervista nel camerino ideale di Renato Zero ‘Il Folle’, come recita il titolo del suo nuovo tour, tra poltroncine bianche dal pelo lungo e grandi manifesti di Zero nelle sue trasformazioni più iconiche. Tra piume e paillettes, a sorseggiare caffè e a esorcizzare il tempo, l’infinito tempo di una (anzi due) carriere indimenticabili.
A raccontare comincia tu, il format
Ispirato al format spagnolo Mi Casa Es La Tuya, A Raccontare Comincia Tu è prodotto da Rai3 in collaborazione con Ballandi Arts. E’ programma di Raffaella Carrà, Sergio Iapino e Giovanni Benincasa, scritto da Raffaella Carrà, Giovanni Benincasa, Salvo Guercio e Caterina Manganella, con la regia di Sergio Iapino e Luca Granato e la direzione artistica Sergio Iapino.
A raccontare comincia tu, second screen
Non proprio agevole l’hashtag della trasmissione, che non si concede diminutivi e acronimi: per commentare sui social bisogna usare #araccontarecominciatu.