98% per la semifinale
Fare dichiarazioni contro il calcio oggi suonerebbe davvero antipatriottico, visto che il 9 luglio ci aspetta la finale con la Francia e siamo tutti più o meno ansiosi di sapere se gli azzurri daranno o meno una lezione ai cugini d’oltralpe, che calcisticamente ci hanno sempre fatto penare. Visto che i media – tv inclusa
Fare dichiarazioni contro il calcio oggi suonerebbe davvero antipatriottico, visto che il 9 luglio ci aspetta la finale con la Francia e siamo tutti più o meno ansiosi di sapere se gli azzurri daranno o meno una lezione ai cugini d’oltralpe, che calcisticamente ci hanno sempre fatto penare. Visto che i media – tv inclusa – danno ampio spazio a Calciopoli e al maxiprocesso che dovrebbe fare giustizia.
Il 98% dei televisori accesi, martedì sera, era sintonizzato su Italia-Germania – trascinando a ruota il seguente Notti Mondiali a uno share con punte del 70% -. Sono numeri che – come i dati troppo piccoli – trovandosi a fondoscala, rendono risibile una qualsiasi valutazione statistica e non fanno che confermare una cosa: l’Italia, il calcio, lo guarda eccome.
Ho sentito personalmente gente dire che si è rivista tutta la partita dopo i festeggiamenti, ho visto scene che Beirut in confronto è un posto tranquillo, ho pensato che l’Argentina, tutto sommato, non è poi così lontana.
Non fraintendetemi: anch’io sono rimasto televisivamente ipnotizzato dallo scontro, mi sono lasciato andare a gesti scaramantici e tifo vero – solo avrei voluto annullare l’audio: l’improbabile coppia di conduttori di RaiUno non ne azzecca una, e Mazzola è ancora convinto di essere stato più forte di Rivera -. Quel che è seguito, invece, lo trovo stucchevole. Per quanto le immagini del tricolore che sventola siano televisivamente fantastiche, e riciclabili per qualsiasi film di massa in cui si voglia celebrare il trionfo o la rinascita della nostra Italia.