I Liceali: Lucio Pellegrini, il regista, anticipa la seconda serie a TvBlog
I Liceali è un fenomeno di quelli che difficilmente ti sai spiegare. Stando ai meri dati d’ascolto non ha fatto sfracelli, anche forse per la messa in onda anticipata su Joi di Premium Gallery: tutta la serie è così apparsa su YouTube ancora prima che andasse in onda su Canale 5. Sta di fatto che
I Liceali è un fenomeno di quelli che difficilmente ti sai spiegare. Stando ai meri dati d’ascolto non ha fatto sfracelli, anche forse per la messa in onda anticipata su Joi di Premium Gallery: tutta la serie è così apparsa su YouTube ancora prima che andasse in onda su Canale 5.
Sta di fatto che tra i giovani in Rete abbia riscontrato successo tanto che ancora oggi, a distanza di alcune settimane dalla conclusione, noi stessi possiamo confermarlo visto che i nostri contatti sono ancora decisamente alti per i post e le gallery che trattano la fiction prodotta da Pietro Valsecchi. (Qui la fotogallery de I Liceali)
In attesa dei primi ciak della seconda stagione, abbiamo deciso di realizzare alcune interviste con i protagonisti: oggi al regista Lucio Pellegrini, e prossimamente a Federico Costantini (Claudio Rizzo), uno dei ragazzi emergenti. Talmente emergenti che Raidue, decisa a sfruttare il momento, ha anticipato la messa in onda della miniserie Noi Due con lui protagonista. Partiamo però con l’intervista a Pellegrini.
Lei ora è noto come l regista dei Liceali ma può sinteticamente dirci quale siano state le sue attività di rilievo negli anni passati?
“Ho iniziato molto giovane in tv negli anni 90 e ho diretto Target, il programma che andava in onda su Canale 5 condotto da Gaia De Laurentiis. Dopo di che, siccome il mio obiettivo era sempre stato quello di fare film, con un amico abbiamo scritto la sceneggiatura del mio primo film, E allora Mambo. Ne sono poi seguiti un altro paio, Tandem e Ora o mai più quattro anni fa e poi qualche documentario per la tv. Sono contento infine di essere approdato ad una serie televisiva importante con un grande produttore che mi ha dato una grande opportunità di crescita professionale.”
A questo proposito, è stato tra gli autori di Target e Ciro il figlio di Target, due programmi cult della televisione italiana. Com’è stato il passaggio da autore a regista? Rimpiange queste esperienze?
“Diciamo che arrivo dalla scrittura, ho iniziato a girare per la televisione, ma ho scritto anche sceneggiature per il cinema e cortometraggi. Ho lavorato per entrambi e già dall’inizio ho cercato di non separare i due mondi anche perchè ritengo che il linguaggio dell’immagine possa essere calibrato in vari modi rispetto al prodotto finale. E’ stato un percorso naturale: il mio obiettivo era quello di fare film, ho iniziato in tv e sono contento di averlo fatto perchè è stata un esperienza che mi ha dato molto e che ancora mi porto dentro ma ho sempre voluto fare cinema, o lavorare in qualità di autore e regista per serie televisive. Non rimpiango quel momento, mi piace di più quello che faccio adesso ma non rinnego la televisione“.
Target ha creato un genere che poi negli anni è stato da tutti imitato…
“Target aprì una strada. Era entusiasmante costruire un magazine giocando sull’ironia e sul montaggio dei materiali attuando uno stile di ripresa un po’ personale. E’ stato un lavoro che abbiamo impostato all’epoca e che credo oggi purtroppo abbia fatto il suo tempo. Mi sembra ci sia anche poco spazio nei palinsesti, all’epoca le prime serate finivano prima e soprattutto c’era meno aggressività: Target si basava soprattutto sull’osservazione, guardava i fenomeni mediatici senza aggredirli. Le iene hanno praticamente fatto piazza pulita“.
Nel 1999 ha diretto Luciana Littizzetto, già famosa ma ancora lontana dalla consacrazione ottenuta con Fazio a Che tempo che fa, nel film “E allora Mambo!”, Che ricordo ha del dietro le quinte e in particolare della mitica Luciana?
“Noi siamo amici da una vita, siamo entrambi piemontesi. Ho un rapporto ottimo con lei, è una delle persone più intelligenti che conosca, ha un’ironia speciale; è difficile lavorare con persone con le quali non si ha una perfetta sintonia invece con lei ci siamo sempre trovati bene. Abbiamo lavorato anche in Ciro il figlio di Target, una delle sue prime esperienze televisive. Tra l’altro anche Luca e Paolo erano esordienti all’epoca e il fatto di lavorare con nuove leve me lo sono portato fino ad oggi visto che ne I Liceali la maggioranza dei ragazzi è al debutto davanti alla macchina da presa.”
Possiamo definirla un talent scout visto che nel 2003 con Ora o mai più ha lanciato attori come Elio Germano e Riccardo Scamarcio. Può rivelarci come fossero loro agli esordi?
“Ho lanciato anche Luca e Paolo, Camilla Filippi ed Edoardo Gabriellini. Mi piace molto scovare dei talenti e credo ce ne siano tanti anche nei Liceali. Elio già agli esordi era già un attore poliedrico con potenzialità enormi benchè avesse solo 21 anni. Oggi lo vedo maturato, ma del resto quando uno è così già a 20 anni non può crescendo, che fare sempre meglio. Scamarcio era molto se stesso in occasione del suo primo film al cinema: è molto talentuoso ma forse il rischio per lui è quello di accontentarsi. Mi auguro che nel futuro possa fare scelte diverse che gli consentano di mettersi più in gioco. Credo che non abbia difficoltà in tal senso perchè ha testa ed ha molta più esperienza di altri sex symbol venuti prima di lui che magari hanno avuto un successo più limitato nel tempo. Sono sicuro che durerà a lungo e mi ricordo che nel mio film, pur non avendo un ruolo da protagonista, già allora era quello che piaceva di più alle ragazze. Anche nei Liceali mi sono divertito tantissimo a lavorare con ragazzi che vanno dai 17 ai 20 anni, molti di loro alle prime armi. Alcuni di loro li abbiamo presi sui banchi di scuola“.
E’ stato difficile il casting?
“E’ stato lungo perchè innanzitutto io volevo dei ragazzi che avessero al massimo 1 o 2 anni in più o in meno dell’età che dovevano avere sullo schermo e questo non è assolutamente usuale. Ci sono altre serie di successo in cui i ragazzi che frequentano il liceo hanno 24-25 anni. Volevo una cosa più naturale, più vicina alla realtà.”
Non c’era il rischio di realizzare un nuovo Compagni di scuola, serie che andò in onda alcuni anni fa e che non ebbe un grande successo?
“C’era assolutamente quel rischio e infatti ho riflettuto un po’ prima di accettare. Ho avuto dei punti a mio favore rispetto a quel prodotto: un produttore che vedeva queste serie con una qualità alta dal punto di vista dei mezzi e dalle strutture scenografiche, una totale libertà di casting e di regia, dei copioni che mi sembravano meno usuali e quindi alla fine ho deciso di provarci. Certo, la scuola era inflazionata in tv ma abbiamo cercato di dare un taglio diverso e sono soddisfatto di come abbiamo realizzato il tutto“.
A proposito de I Liceali, qualcuno ha visto delle analogie nel finale con la conclusione del Medico in Famiglia…
“Questa cosa me l’hanno detta. Sono sincero, non ho visto quella puntata, probabilmente finiva in modo simile alla mia. Credo che la scena del treno avesse delle caratteristiche diverse rispetto ad altre fiction poichè metteva in risalto l’impaccio, la goffaggine, la difficoltà di dichiararsi da parte di Cicerino.“.
La prima stagione de I Liceali non ha avuto forse i consensi di ascolto che tutti si aspettavano, benchè tra i giovani e in Rete sia molto richiesta. A cosa attribuisce questi risultati?
“Stamattina sono andato dal mio edicolante visto che sono usciti i DVD e mi ha detto che c’è stata e c’è tutt’ora una richiesta altissima come raramente si è vista per altre serie e poi aggiungo che molti dei ragazzi sono ancora oggi presi d’assalto dai loro coetanei. Noi siamo soddisfatti, abbiamo fatto un 20% di media ed era più o meno quanto ci aspettavamo. Crediamo tutti che con la seconda serie ci possa essere un incremento, perchè abbiamo capito se e dove ci siano stati errori: ripareremo a quelli soprattutto dal punto di vista della costruzione delle puntate. Inoltre I Liceali credo sia stato un prodotto che in prima battuta non abbia attirato il pubblico adulto, quello che segue le fiction. Se manderanno repliche, con i DVD che la faranno conoscere meglio e con una promozione da parte di Mediaset che crede molto nel prodotto, noi pensiamo che la seconda stagione possa decollare. Ci sono persone di quarant’anni che conosco che hanno iniziato a vederla successivamente. Riguardo alla programmazione sul digitale, non credo che la messa in onda su Joi ci abbia giovato onestamente, anche se a Mediaset sono contenti sia di quel risultato sia di quelli sul target commerciale sulla rete generalista. Forse non l’avrei mandata il venerdì a maggio, la sua collocazione ideale sarebbe stata a fine marzo ma ci sono stati vari fattori che hanno fatto optare per quella collocazione. Vedremo di ragionare bene con I Liceali 2.”
Ai primi di luglio inizierà a girare la seconda stagione? Si girerà sempre nello stesso liceo, viste le polemiche uscite in questi giorni sulla stampa?
“Speriamo di sì, non lo sappiamo ancora con certezza. La settimana prossima parteciperò con alcuni ragazzi al Consiglio di Istituto e capiremo se vorranno ancora ospitarci. Tra le altre cose non citiamo neppure il liceo, trovo questa polemica un pò fuori luogo onestamente“.
Può anticiparci qualcosa sui personaggi? Ci saranno nuovi arrivi e rimarranno tutti quelli della prima?
“Saranno sempre 6 puntate da 1 ora e mezza ciascuna. Ci saranno due nuovi personaggi, un professore e una nuova studentessa. Quest’ultima sarà un pesce fuor d’acqua all’interno della classe e farà da perno per tutte le sei puntate. Il nome dell’attrice non posso dirlo perchè stiamo ancora facendo il casting.”
Può rivelarci qualche aneddoto divertente accaduto sul set?
“Uno dei più divertenti è stato quello che ha visto protagonista Alberto Galetti (Daniele Cook) in quanto, non sapendo guidare il motorino, ogni volta che lo prendeva volava per terra. E’ successo veramente di tutto sul set, gli è persino partito un dente. E’ comunque un ragazzo che ha molto cuore e una bella innocenza naturale.”
Da talent scout, se dovesse scommettere tra gli attori dei liceali chi potrebbe essere il nuovo Elio Germano o Riccardo Scamarcio?
“Sicuramente Federico Costantini (Claudio Rizzo) potrebbe seguire le loro orme e poi direi senz’altro Alessandro Sperduti (Valerio Campitelli) che dimostra una professionalità e un livello di concentrazione che difficilmente ho trovato in ragazzi della sua età. Tra le ragazze scommetterei invece su Giuditta Avossa, la ragazza che interpreta Margherita, una piccola Giovanna Mezzogiorno e poi ovviamente su Carolina Benvenga (Elena Cicerino), un grandissimo talento.”
Per concludere, fiction a parte, ha progetti cinematografici in arrivo?
“Con la mia casa di produzione in società con Gianni Zanasi stiamo scrivendo una sceneggiatura di un film che spero possa vedere protagonista il mio amico Valerio Mastandrea, a cui collaborerà Michele Pellegrini, sceneggiatore anche de I Liceali“.
La ringrazio per la cortesia e disponibilità. (Share)