X Factor 6: uno show
Buona la prima, per il talent di Sky Uno.
Non è che ci sia molto da dire, su questa prima puntata di X Factor 6: a parte qualche problemino tecnico con i microfoni e qualche luce strobo un po’ troppo strobo, fila tutto liscio e si perdona al programma anche una durata un po’ troppo oltre la mezzanotte.
Questa nuova edizione del talent show in onda su Sky Uno, come accade poche volte, ormai, dà di nuovo senso a un termine fin troppo abusato, che ha perso la sua connotazione positiva e che è passato a indicare una serie di generi (a seconda dell’aggettivo, sostantivo, verbo che gli si accompagna). Il termine è show. Qui, show è da intendersi nel vero senso della parola e nella sua connotazione qualitativa.
Poi è chiaro che il format è quello e non si sgarra, ma qui non ha senso mettersi a dissertare sul format: posto che il format è quello, X Factor 6 parte proprio bene.
I giudici, pur ricadendo nel buonismo forzato da prima puntata – tutti i giudizi sono sembrati con la tara da prima puntata, come ha dichiarato esplicitamente lo stesso Elio –, hanno ormai la loro alchimia e si sono già punzecchiati a dovere: Morgan è in forma e infatti non ha risparmiato battute a iosa alla Ventura; Elio è sempre se stesso, anche quando gli cade il baffo: il suo look è da 10 e lode; Simona Ventura cerca di acchiappare il pubblico dove può (consapevole, probabilmente, di avere la squadra più debole. E persino la sua strenua difesa del classico e del «patrimonio musicale italiano», alla Massimo Ranieri, per capirci, fa parte integrante della macchina); Arisa si conferma matura per lo show, appunto.
Su Cattelan abbiamo già detto davvero tutto in passato e non si può che confermare: bravo. E basta. Cresce ancora, sempre più padrone del palco. Sarei curioso di vederlo alle prese con una struttura di trasmissione meno rigida e meno formattizzata.
E ancora: Robbie Williams, colpetto mica da ridere in tivvù (senza dimenticare che per il futuro, intelligentemente, si punterà anche sui teen con gli One Direction); Francesca Michielin, giovanissima vincitrice dell’anno scorso che torna con gran padronanza sul palco dimostrando che non vuole affatto essere una meteora: gli ingredienti per far bene c’erano tutti, e sono stati ben amalgamati nella messa cantata del format.
Speriamo, perché si migliori ancora, che col diminuire dei cantanti in gara (non accadrà nella prossima puntata, visto che si esibiranno altri 4 per un nuovo ingresso) diminuisca anche la durata per ritornare a chiudere attorno a orari pre-cenerentoleschi.
Insomma, con buona pace di chi, qui, si aspetta per forza stroncature (e per la gioia dei complottisti che pensano che dietro a osservazioni positive ci sia sempre qualcosa di poco chiaro o prezzolato), eccomi a dover dire che la prima di X Factor 6 è ampiamente promossa.
E non è difficile immaginare che anche questa edizione 2012 proseguirà su questo filone.