Ahi Ahi Ahi! Dimmi la verità (gay) non è da Rai
Non basta un po’ di retrivo puritanesimo e un finto ritorno al sabato delle origini per smascherare le verità nascoste in casa Rai. Sugli scheletri dell’armadio di Caterina Balivo abbiamo già dato. Questa volta è il turno di un ingrediente della sua trasmissione, Dimmi la verità, a puzzare di tarocco. Per altro quello più importante:
Non basta un po’ di retrivo puritanesimo e un finto ritorno al sabato delle origini per smascherare le verità nascoste in casa Rai. Sugli scheletri dell’armadio di Caterina Balivo abbiamo già dato. Questa volta è il turno di un ingrediente della sua trasmissione, Dimmi la verità, a puzzare di tarocco. Per altro quello più importante: “la storia d’amore”.
Sintonizzandosi sulla seconda puntata del varietà vip di RaiUno, si riassiste alla solita parata di prezzemolini a basso costo di cui avevamo le tasche piene. Stefania Orlando tristemente a spasso da una vita, Vincenzo Cantatore ancora sotto contratto dopo il flop di Uomo e Gentiluomo, Corrado Tedeschi sornione per circostanza. Ma un’ospite colpisce particolarmente l’attenzione, per via dell’inusuale partner con cui si accompagna.
Stiamo parlando di Sandra Milo, che pur di portare a casa il gettone di presenza coinvolge – nel cerchio di partner nip a caccia di visibilità – il suo “pseudo-fidanzato”, Franco Brel. Questo nome non è nuovo a TvBlog, visto che ci abbiamo dedicato un gossip-post due estati fa. Nonostante la mielosa conduttrice, padrona di casa di una castigata tv di stato, parli di rose e fiori degni di un amore tra pensionati, il signore in questione nega in puntata la sua identità… di accompagnatore gay. E tutti paiono essersi dimenticati che, nonostante il coming out di lui, con la Milo aveva sfiorato le “caste” nozze.
Di sei anni più giovane, titolare di una importante agenzia fotografica romana, Brel ha dichiarato di non nutrire interesse per le donne nel 2006. Assistito dal suo legale, ha querelato il parroco della parrocchia di Latera, una frazione di Viterbo, perché durante la predica aveva paragonato i gay a malati incurabili. Un’offesa alla categoria, secondo Franco, che in tal modo ha reso pubblica la sua identità sessuale.
Nonostante tutto, i due hanno ufficializzato al settimanale Chi il loro matrimonio, inizialmente rimandato perché tardavano ad arrivare i documenti di lei, nata a Tunisi. La Milo, infatti, si diceva determinata al grande passo:
“nella maturità si apprezzano piaceri diversi da quelli della gioventù e l’assenza di sesso non renderà meno valida l’intesa di coppia. Lui è un porto sicuro, un punto di arrivo”.
Alla luce di questa realtà, stranota nell’ambiente dello spettacolo, i due hanno rappresentato un vero e proprio caso ed erano lì lì per sdoganare un fenomeno di costume, che avrebbe visto il matrimonio uscire dai binari tradizionali per trasformarsi in un sodalizio di varia natura…
Qualcosa si è rotto, visto che le nozze non si sono mai celebrate. Al contrario, il copione di questa sera ha voluto che lui fosse dipinto come un maniaco della gnocca… che va ancora dietro le gonnelle. Qui non si tratta neanche di diritti queer ma di onestà verso lo spettatore. Quando finiranno di fare dell’amore vip un format-fregnaccia?