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TelefilMito, la fase finale: il ritratto di Jessica Fletcher

Continua la finale di quest’edizione di TelefilMito. Vi ricordiamo che siamo entrati nella fase più calda, quella in cui dovrete scegliere, tra i sei vincitori di altrettante categorie, colui o colei che più degli altri deve entrare secondo voi nell’Olimpo delle serie tv.Avete tempo per votare fino a lunedì compreso, ed in questi giorni Lord

17 Maggio 2008 09:00

TelefilMito Jessica FletcherContinua la finale di quest’edizione di TelefilMito. Vi ricordiamo che siamo entrati nella fase più calda, quella in cui dovrete scegliere, tra i sei vincitori di altrettante categorie, colui o colei che più degli altri deve entrare secondo voi nell’Olimpo delle serie tv.

Avete tempo per votare fino a lunedì compreso, ed in questi giorni Lord Lucas ed il sottoscritto vi proporranno i ritratti personali di tre personaggi a testa, per i quali diventeremo “supporter”: Lord Lucas tifa per Lorelai Gilmore, Rory Gilmore e Dexter, mentre io punto su Gregory House, J.D. e Jessica Fletcher. Dopo House, Lorelai, Rory e J.D., tocca a Jessica Fletcher, come si evince dalla vignetta del sempre ottimo Massy, che ringraziamo per la sua collaborazione. Dopo il salto, oltre al ritratto, lo slogan scelto tra quelli che ci avete inviato: se Jessica Fletcher dovesse vincere, il suo beniamino si aggiudicherà un premio tutto seriale. Ma bando alle ciance: è l’ora di votare, parte la fase finale di TelefilMito!



Si fa estate, il caldo aumenta, i tormentoni passano, ma lei, la cara Signora in giallo, all’anagrafe Jessica Fletcher, non passa mai di moda. Se non fosse così, non ce la troveremmo tutte le estati ad indagare sempre sugli stessi omicidi che ormai conosciamo a memoria. Come la sigla, ormai una hit dei nostri ricordi (dei miei di sicuro, e so per certo che ora anche voi ve la state canticchiando nella vostra mente).

Il successo di questa gentile signora, ex supplente di inglese poi scrittrice di gialli, sta nella sua semplicità, oltre, ovviamente, alla sua ingenuità che si manifesta nel non domandarsi mai come sia possibile il fatto che dove va lei ci sia sempre un omicidio.

Ma tant’è, e la nostra Jessica non si tira indietro, anzi: forte del suo spirito d’osservazione, riesce sempre non solo a risolvere i casi di puntata, ma anche a sfuggire alle minacce di tutti coloro che scopre, che tentano invano di farla fuori.

Pioniera dei vari investigatori per passione e non per professione, Jessica Fletcher ha saputo imporsi in una generazione per il suo intuito, acuto e sempre avanti rispetto alle forze dell’ordine. Una capacità di analizzare luoghi, fatti e persone che oggi manca sempre di più, in un mondo seriale fatto di detective atipici, geniali sì, ma con molte ombre sul loro passato.

Jessica, invece, ha dalla sua un’enorme semplicità d’animo: niente passato burrascoso, nessuno scheletro nell’armadio, solo una passione per la scrittura e per la beneficenza. Così, realtà e finzione si mescolano, in un mix intrigante ed al tempo stesso, anche se la cosa può sembrare paradossale, rassicurante.

Questo perché Jessica non è nata per incutere ansia, ma per rappresentare, a mio parere, la capacità che chiunque può avere nello svolgere attività che all’apparenza richiedono doti straordinarie. In questo caso, con un po’ di buona volontà, tanta pazienza e curiosità -che non guasta mai-, la ricetta per l’investigatrice fai-da-te è servita.

Con queste doti, e con le dovute repliche, Jessica è entrata ormai nelle case degli italiani un po’ come una cara vecchia zia che viene di tanto in tanto a trovarci, e con cui ci sediamo volentieri a passare un po’ del nostro tempo.

E, anche se la macchina da scrivere -alla fine però sostituita da un computer- segna l’avanzare del tempo e la non stretta attualità delle sue avventure, non ci si può soffermare a sentire la sua voce fare domande a ricchi nobili, imprenditori, amanti segreti, tutti uguali agli occhi di lei che, oltre che cercare di aiutare le forze dell’ordine, però, cerca anche qualche bella storia da scrivere.

Perché, non dimentichiamocelo, Jessica Fletcher è prima di tutto una scrittrice di quei gialli che, proprio d’estate, ci piace leggere sotto l’ombrellone per rilassarci. E così, l’estate, inconsapevolmente diventa la stagione in cui ci ricordiamo di “zia Jessica” e la invitiamo a casa nostra, per farci compagnia senza troppe pretese né senza urla a sproposito.

A sostenere Jessica Fletcher, Laura, che ci scrive:
“Le vacanze giungono per la Balivo
e su RAIUNO arriva lei, è tassativo;
quando la Clerici abbandona pentole e fornelli
c’è l’investigatrice dai bianchi capelli.
Determinata, perspicace: la Signora in giallo.
Che aspetti, votala, fallo!”