Marco Travaglio a Che tempo che fa – E la polemica continua
Ieri sera Marco Travaglio era ospite al bel Che tempo che fa, dove ha presentato il suo libro Se li conosci li eviti. Pesantissime le reazioni politiche, a partire da Gasparri: Ancora una volta il cosiddetto servizio pubblico della Rai viene messo a disposizione, senza contraddittorio, dalla[…]
Ieri sera Marco Travaglio era ospite al bel Che tempo che fa, dove ha presentato il suo libro Se li conosci li eviti.
Pesantissime le reazioni politiche, a partire da Gasparri:
Ancora una volta il cosiddetto servizio pubblico della Rai viene messo a disposizione, senza contraddittorio, dalla condotta diffamatoria di Travaglio. Le offese al presidente Schifani troveranno la giusta risposta nelle sedi giudiziarie.
Travaglio spiega le sue ragioni al Corriere della Sera:
Ho solo citato un fatto scritto già nel mio libro e in quello di Lirio Abbate, giornalista dell’Ansa minacciato dalla mafia e cioè che Schifani aveva avuto rapporti con persone poi condannate per mafia. È agli atti societari della Sicula Brokers fondata da lui, Enrico La Loggia, Mino Mandalà, condannato come boss mafioso, e Benny D’Agostino, condannato per concorso esterno. O si chiede conto a Schifani di questo o non si celebra Abbate come giornalista antimafia.
Il clima che si crea a seguire è di quelli da far tremare i polsi: ancora una volta si levano toni da epurazione, proscrizione e editti. Cumulonembi di censura si levano all’orizzonte: cosa accadrà ora, dopo che i fatti di Annozero erano stati risolti nella maniera più sensata che si potesse immaginare, ovvero con un nulla di fatto?
E chiariamo perché parlo di censura: qui si ritiene che Travaglio sia un ottimo giornalista e che abbia diritto di esporre i fatti che raccoglie e le tesi che sostiene. Laddove poi si ravvisassero gli estremi della diffamazione, be’, che siano i diretti interessati, a occuparsene. Per ora, va detto anche questo per completezza, Travaglio ha perso una sola causa.