Telefilm Festival 2008: conferenza stampa Boris 2: la generalista può attendere
Come da programma, questa mattina nell’ambito del Telefilm Festival si è tenuta la conferenza stampa della seconda stagione di “Boris”, la (fuori) serie italiana prodotta da Wilder per Fox Channels Italy, in onda da lunedì alle 23 su Fox. (Fotogallery)All’incontro erano presenti i registi e sceneggiatori Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, oltre a
Come da programma, questa mattina nell’ambito del Telefilm Festival si è tenuta la conferenza stampa della seconda stagione di “Boris”, la (fuori) serie italiana prodotta da Wilder per Fox Channels Italy, in onda da lunedì alle 23 su Fox. (Fotogallery)
All’incontro erano presenti i registi e sceneggiatori Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, oltre a Fabrizio Salini di Fox, Gabriele Immirzi di Wilder ed il cast, tra cui ricordiamo Pietro Sermonti, Antonio Catania, Caterina Guzzanti ed Alessandro Tiberi. Moderatore Umberto Brindani, Direttore di “Tv Sorrisi e Canzoni”, che ha aperto l’incontro definendo la serie “una garbata presa in giro della fiction italiana”.
In un solo anno, “Boris” si è saputa imporre nel panorama satellitare, facendosi apprezzare da critica e pubblico e mostrando come non sempre osare in tv comporti un fallimento. A confermare queste parole è stato Fabrizio Salini, che ha ricordato anche la presenza, oltre ai “regulars”, di importanti guest star:
“La seconda stagione, visto il successo della prima, era inevitabile. Grazie al cast, ai registi ed ai produttori siamo riusciti a creare un piccolo evento per la seconda volta. Anche quest’anno, avremo molte guest star: Corrado Guzzanti (nei panni di un attore un po’ fuori di testa che nella fiction “Gli occhi del cuore” sarà il cattivo Conte, ndr), Giorgio Tirabassi (già presente nella prima stagione, ndr), Massimiliano Bruno e tante altre”.
A prendere la parola è stato quindi Gabriele Immirzi della Wilder, che non nasconde la soddisfazione di poter trarre visibilità da “Boris”, oltre che di aver contribuito alla sua realizzazione:
“Il satellite più che una catacomba (riferendosi ad una frase detta da Pietro Sermonti in un’intervista a “Sorrisi” della prossima settimana, che poi Brindani ha pubblicamente ammorbidito per scagionarlo, ndr) è un’isola felice, dove abbiamo trovato persone che hanno contribuito in modo eccezionale al prodotto. La serie è nata dal rapporto fraterno con un gruppo di autori straordinario e ci ha dato la possibilità di lavorare ad altre fiction e di farci conoscere”.
E’ il turno di Luca Vendruscolo, che parla a nome del trio di autori-registi della serie. L’autore ha sottolineato le intenzioni, nello scrivere la seconda stagione, di dare una sferzata di cambiamento ai personaggi:
“L’anno scorso siamo partiti con l’idea di raccontare come dei personaggi fatti di una parte buona e di una malsana abbiano potuto realizzare un fiction di qualità media come “Gli occhi del cuore 2″. Non pensavamo di fare una seconda serie, ed inizialmente volevamo farli evolvere, ma non ci sembrava realistico. Allora c’è stata l’idea di raccontarli allo stesso modo della prima serie, ma alla fine abbiamo deciso di farli regredire. I personaggi in questa seconda stagione evolvono, nel senso che regrediscono. C’è stato un gran contributo da parte degli attori, ma anche di ogni membro della troupe. C’è un senso di coesione intorno ad un’idea di fiction satirica come questa, e questa stagione sarà sempre anarchica ed anche più trasgressiva”.
A proposito del cast, durante la conferenza sono intervenuti alcuni attori, che hanno riportato la loro esperienza sul set. Il primo è stato Antonio Catania:
“E’ vero che il satellite è un’isola felice dove puoi fare quello che vuoi. Noi attori sul set di “Boris” riviviamo e prendiamo in giro serie che magari abbiamo girato fino a due mesi prima (si riferisce forse a “Ho sposato uno sbrirro”?Ndr). Penso che il mio personaggio rientri nella realtà di tutte le fiction: colui che pensa di sapere tante cosa ma in realtà non sa niente.”
Tirata in ballo la questione “tv di qualità”, è Pietro Sermonti che dice la sua, augurandosi che questa serie possa dare il via a
“Un circolo virtuoso, che possa contaminare in modo positivo il genere fiction”.
A chiudere li giro di interventi, oltre che un’emozionata Eugenia Costantini, new entry della seconda stagione, è un altro nuovo ingresso, Karin Proia, il cui ruolo viene emblematicamente spiegato nella sigla di testa (sempre cantata dagli Elio e le Storie Tese): “le cosce”.
“E’ stato divertentissimo. Ho trovato attori straordinari ed un ruolo straordinario. Fox, non farti scappare questi sceneggiatori!”.
Tra le varie domande, che hanno trovato risposta nelle affermazioni sopra riportare, non si poteva fare quella relativa ad una probabile messa in onda su una rete generalista, a cui ha risposto prontamente Salini:
“Abbiamo ricevuto più di una proposta interessante, ma non si è concluso nulla. Per ora, dovrete continuare a vedere “Boris” su Fox”.