Annozero e Beppe Grillo – Oggi Santoro incontra Cappon
Nuovo capitolo della saga Annozero versione Beppe Grillo – mentre il nostro sondaggio continua, e vi ringraziamo per la partecipazione -. Oggi, dopo che nei giorni scorsi un po’ tutti avevano detto la loro – anche personaggi che c’entrano ben poco con la questione -, Michele Santoro incontrerà il direttore generale della RAI Claudio Cappon
Nuovo capitolo della saga Annozero versione Beppe Grillo – mentre il nostro sondaggio continua, e vi ringraziamo per la partecipazione -.
Oggi, dopo che nei giorni scorsi un po’ tutti avevano detto la loro – anche personaggi che c’entrano ben poco con la questione -, Michele Santoro incontrerà il direttore generale della RAI Claudio Cappon (nell’immagine), che gli chiederà conto degli spazi concessi a Grillo in occasione dell’ormai celeberrima puntata del 1° maggio, e anche in precedenza.
Le reazioni politiche, frattanto, continuano. Da parti opposte si schierano l’ex Ministro delle Comunicazioni, attuale capogruppo in pectore del Pdl Maurizio Gasparri, che dichiara trionfante:
È una piacevole sorpresa vedere Petruccioli e perfino l’inerte Cappon scoprire il caso Santoro. Peccato che ci abbiano messo così tanto tempo. […] Bisognerebbe fare una riflessione generale sugli insulti in tv più che una censura. Del resto prima di Santoro anche Mediaset ha regalato spazio al milionario Grillo senza contraddittorio. Ne parleremo anche al Senato.
e Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie, secondo il quale
Santoro e Travaglio non censurabili: sono stati sempre così, una censura sarebbe letta dalla gente come un segno del quadro politico cambiato. La Rai ha bisogno di libertà e il pluralismo si costruisce immettendo idee e talenti diversi, non oscurando quelli che ci sono.
E’ evidente come il dibattito stia andando ben oltre il singolo episodio e sia destinato a diventare un momento di confronto – si spera non di scontro, ma la speranza è già ridotta ai minimi termini in partenza – sull’informazione in televisione.
Qui, confortati anche dai risultati del nostro sondaggio, si continua a ritenere che un movimento come quello di Grillo – quali che siano le opinioni del singolo – non possa essere ignorato dal pubblico servizio.