Ti lascio una canzone: “Ciao mamma” per ricordare che i bambini in tv si divertono
Una giuria più “morbida” ed un breve accenno alla seconda puntata: così Ti lascio una canzone chiude la vicenda della bambina che ha pianto in diretta
“Ti lascio una canzone-atto secondo”? Invece no: il programma di Raiuno, piuttosto che cadere nuovamente nelle critiche che l’hanno travolto la scorsa settimana, preferisce fare (quasi) finta di nulla e proseguire con la sua gara tra piccoli come sempre.
Quel quasi tra parentesi è però d’obbligo: piuttosto che evitare del tutto una replica a chi ha contestato la nuova formula dello show (tra di loro, anche l’ideatore del programma Roberto Cenci), Antonella Clerici ha preferito rispondere con una canzone di gruppo cantata, ovviamente, dai piccoli protagonisti del programma.
Così, tra le note di “Ciao mamma”, il messaggio è chiaro: qui noi bambini ci divertiamo, stiamo bene, ed i nostri genitori sono felici. Discorso chiuso? Non ancora, perchè la prima bambina a cantare, questa sera, è stata Caterina Zampieri, la stessa che si era lasciata scappare delle lacrime dopo il giudizio non proprio esaltante di Pupo la scorsa settimana.
Antonella Clerici, nel presentare la bambina, specifica di averle parlato prima della messa in onda, che questa ha riflettuto all’idea di aprire la gara, e di essere d’accordo. Per lei, “Una ragione in più”. Un’esibizione che è terminata con la standing ovation del pubblico ed il giudizio della giuria.
Per un Massimiliano Pani che le ha dato un 8 come “voto d’incoraggiamento”, una Cecilia Gasdia che ha confermato l’otto della scorsa settimana, ma “abbondante”, Pupo ha dovuto evidentemente ammorbidirsi:
“Innanzitutto ti mando un bacio forte. La scorsa settimana ti ho dato sette, un voto buono. Stasera hai cantato meglio, ma hai anche dimostrato di avere un grande carattere, di avere la forza di aprire una puntata difficile come questa, ti dò nove!”
E’ chiaro che, dopo l’episodio della scorsa settimana, i giurati stanno evitando di essere particolarmente critici e quando si permettono di contestare delle imperfezioni lo fanno spiegando che si tratta di difetti lievi e che non hanno rovinato l’intera esibizione.Basterà questo per convincere il pubblico che i bambini si possono giudicare anche oltre i banchi di scuola e davanti a milioni di telespettatori?
Noi non ne siamo convinti: vedere questi piccoli scatenarsi sul palco, cantare classici della musica italiana e sapere che dopo dovranno passare sotto il giudizio di una giuria resta qualcosa di straniante. A maggior ragione, dopo l’episodio della scorsa settimana, la sensazione che si voglia mostrare la “gioia” dei giovani cantanti nel partecipare ad una gara televisiva stona con l’amarezza di un gioco catodico che si poteva evitare. Come direbbe Pupo, a “Ti lascio una canzone” sembra che “dopo mezz’ora si dimenticano tutto”.
Ti lascio una canzone, la terza puntata di sabato 22 settembre 2012
