Federico Moccia è uscito allo scoperto per commentare il flop colossale di About Love. Lo ha fatto con l’Adnkronos, dicendosi amareggiato per la decisione della sua chiusura repentina:
“Nessuno mi ha chiamato prima, ecco perché non avevo ancora detto niente. Mi sarebbe piaciuto un confronto con chi mi ha criticato. Sogno una tv così forte ed intelligente da far diventare le critiche un caso mediatico, un momento di riflessione e di discussione. Bisognava dare più tempo al programma, perché a volte ci sono delle idee che vengono capite più in là, che sono in anticipo sui tempi.
Poi, addirittura, paragona il suo caso con quello di Fantastico 8:
“La conduzione di Celentano, con i suoi silenzi e le sue bizzarre pause, ruppe tutti gli schemi e generò critiche che si trasformarono poi nella chiave del successo del programma”.
Peccato che About Love fosse semplicemente brutto, senza alcuna riserva, ma da parte di Moccia nessuna autocritica (come dalla stessa Anna Tatangelo, che lo ha di recente difeso):
“Non avrei soppresso ‘About Love’, anzi avrei invitato i personaggi delle mie storie nella puntata successiva per analizzare le critiche, capire cosa è successo. Questo interesse attorno al programma, anche in negativo, mi ha dato la conferma di rappresentare un punto di riferimento, e mi sarebbe piaciuto discutere su cosa è mancato, anche per capire come si può migliorare. Le storie erano tutte vere, lo dimostra la stessa risposta di uno dei protagonisti del programma ad un internauta che lo accusava fossero tutte false. non c’è niente di nuovo nello scrivere un libro, la novità sta nelle storie che racconti, e quelle non credo proprio fossero banali”.
Bisogna riabituare la gente all’amore, che è alla base della nostra società e dei rapporti umani, secondo l’autore:
“Non credo sia cattiveria quella sui social, piuttosto abitudine ad essere circondati da messaggi negativi. Il fatto che la tv ormai passi solo i messaggi di storie che raccontano del marito che uccide la moglie, del fidanzato che aggredisce la compagna, di violenza e tragedie, crea una curiosità morbosa sui questo tipo di situazioni che alla fine sembrano perfino normali – affonda- e invece bisogna riabituare il pubblico all’amore, che non è un ‘argomentucolo’ qualunque, è alla base della società e dei rapporti umani”.
Le vere critiche di Moccia sono rivolte, indirettamente, al nuovo Direttore di Italia1 Laura Casarotto:
“Avrei apprezzato una direzione con più fermezza, solidità e serenità nel portare avanti i progetti in cui crede. Ogni caso genera un movimento, e a volte l’insuccesso molto più che il successo porta a migliorarsi e a stupire ancora di più”.
Es el contacto con vosotr@s: firmarlo todo, las fotos con las #ChicasMoccia… ¡Me encanta! ¡Gracias! 🙂 #SantJordi pic.twitter.com/q0m0Bmuh9i
— Federico Moccia (@FedericoMoccia) 24 Aprile 2015
In compenso Moccia, con la coda di paglia, ha trovato fortuna in Spagna dove continua a sfornare libri e autografi. Il mercato spagnolo è popolato di “LasChicasMoccia” in grado di farlo fatturare bene, come dimostra la sua recente partecipazione al Festival dei lettori di Sant Jordi. Pensate che il suo profilo Twitter è solo in spagnolo… più esilio dorato di così si muore.
Qué bonito es pasar este día tan especial con uno de mis escritores favoritos.. Gracias @FedericoMoccia