Boris: seconda stagione per la “fuoriserie” italiana
Quando ho letto i nuovi palinsesti delle tv generaliste per la stagione 2007/2008 ed ho constatato che non c’era spazio per “Boris”, la “fuori serie” prodotta da Fox e in onda sul medesimo canale (il 110 di Sky), sinceramente ci sono rimasto un po’ male.Purtroppo è rimasta ancorata al satellite, su cui, però, verrà trasmessa
Quando ho letto i nuovi palinsesti delle tv generaliste per la stagione 2007/2008 ed ho constatato che non c’era spazio per “Boris”, la “fuori serie” prodotta da Fox e in onda sul medesimo canale (il 110 di Sky), sinceramente ci sono rimasto un po’ male.
Purtroppo è rimasta ancorata al satellite, su cui, però, verrà trasmessa la seconda stagione, attualmente in lavorazione e con gli stessi protagonisti della prima, tra cui Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti e Carolina Crescentini, più qualche novità.
Per chi non lo sapesse, “Boris” prende il nome dal pesce rosso portafortuna del regista di una scombinata fiction che, nonostante la sospensione della prima serie alla terza puntata, è ancora in produzione. Ed è dall’arrivo sul set dello stagista (Alessandro Tiberi) che la fiction sulle fiction ha inizio.
Con i suoi personaggi inventati ma non troppo, infatti, “Boris” ha il pregio di aver colpito nel segno risultando un buon prodotto made in Italy che non si inoltra per le difficili strade dell’emulazione delle serie americane, ma “si limita” a deridere e dissacrare le fiction nostrane, evidenziandone limiti e poca voglia di osare, a favore di un successo assicurato, e mostrandoci anche l’aspetto poco noto del cosiddetto “dietro le quinte” di una produzione televisiva.
Ad ampliare il già surreale cast di personaggi che popolano il set, dalla prossima stagione (in onda in data da definirsi) ci saranno nuove figure, come la raccomandata Cristina (Eugenia Costantini, “Manuale d’amore”) e la sfacciata Karin (Karin Proia), che alimenteranno le vicende scritte dagli autori-registi Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo.
Sarà forse anche per il modo originale ed alternativo con il quale questa serie si è distinta dalle altre produzioni italiane (fin dalla sigla, l’esilarante “Gli occhi del cuore” di Elio e le storie tese) che nessuna rete generalista si è interessata più di tanto a questo esperimento di Sky (è prodotta da Wilder per Fox Channels Italy), che col tempo ha saputo però rivelarsi fenomeno grazie, oltre ovviamente ad una buona sceneggiatura ed al cast, anche ad un rapporto attivo col pubblico attraverso un blog.
Non so voi, ma io, nell’attesa della seconda serie, continuo a sperare che qualche rete la trasmetta in chiaro…Vero, La7?