Striscia vs MasterChef, Atto II: Stefano Callegaro chef professionista? Magnolia smentisce
Dopo lo spoiler sul podio di MasterChef 4 la guerra di Striscia la Notizia contro il talent di SkyUno è continuata e non finisce qui.
Update L’Ufficio Stampa di Striscia la Notizia ha pubblicato un commento al post che volentieri riportiamo:
“Cara Giorgia Iovane, a quanto pare lei è poco informata. Infatti scrive: «Antonio Ricci ha persino dichiarato che il suo non è stato uno spoiler, ma ‘un’intuizione’, frutto dello svolgimento narrativo del programma. Una ‘visione’ del ‘gran veggente’ della tv, quindi. Peccato che nel servizio in cui fu presentato il podio si sia sostenuto ben altro». Se avesse guardato con attenzione la puntata di Striscia, infatti, non le sarebbe sfuggito che, al termine del servizio, Ficarra e Picone hanno precisato: «Nessuno vuole dire che la finale di Masterchef è taroccata. Abbiamo solo il caso di veggenti… si parla di gente del calibro di Paolo Brosio».
Per fugare ogni dubbio, le inviamo il filmato che testimonia quanto scritto. Non potendo inserirlo qui, lo inviamo via mail.
Cordialmente,
l’Ufficio stampa di Striscia la notizia”.
Mi permetto sommessamente di far notare all’Ufficio stampa di Striscia che, per quanto io possa essere poco informata, nel post faccio volutamente riferimento al “servizio” e non alla puntata, intendendo esattamente mettere in evidenza la contraddizione tra quanto affermato da Max Laudadio e quanto poi dichiarato in studio dai conduttori, oltre a quanto sostenuto successivamente da Ricci. Nel servizio di Laudadio, infatti, si citò il podio per dimostrare la bontà degli informatori. Come si può ascoltare e vedere nel servizio dedicato al caso nella puntata dello scorso 3 marzo, visibile proprio sul sito di Striscia la Notizia, Max Laudadio afferma quanto segue:
“Secondo i nostri segnalatori, Nicolò sembra abbia lavorato per un bel po’ di tempo in un ristorante molto ma molto importante di Milano (si mostra il Sadler, ndr). I nostri segnalatori sono assolutamente certi che lui abbia lavorato in quel ristorante per più di un anno. I nostri segnalatori, per dimostrarci che tutto quello che ci hanno detto è assolutamente vero, hanno voluto darci in anteprima la classifica finale… la puntata di Giovedì! Volete sapere come finisce? Primo Stefano, secondo Nicolò, terza Amelia.
Rientrati dal servizio, Ficarra e Picone introdussero la ‘misteriosa’ figura del veggente. Un malpensante potrebbe quasi sospettare che il ‘veggente’ sia stato introdotto ad hoc per mitigare la costruzione ‘sillogistica’ del servizio in cui il podio era servito a sostenere la bontà della segnalazione sulla presenza di Nicolò nelle cucine di Sadler. Laudadio nel servizio non parla mai di ‘veggenti’, ma di certezze. Un dettaglio, a mio modestissimo avviso, non trascurabile. Così come non è forse trascurabile il fatto che io stessa abbia scritto dello spoiler la sera stessa della messa in onda del servizio. Ma Striscia non è certo tenuta a essere informata di tutti i post che ho scritto…
Ovviamente non posso che salutare cordialmente l’Ufficio Stampa di Striscia che ci legge sempre con grande interesse e attenzione.
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Striscia la Notizia ha deciso di allargare le sue campagne ‘anti-truffa’ tv e insieme ad Affari Tuoi a iniziato a martellare MasterChef Italia. Dopo aver spoilerato il vincitore (con annesso podio) a due giorni dalla finale per dimostrare la bontà degli informatori che avevano ‘svelato’ la presenza di Niccolò nella cucina di Adler (subito smentita dai diretti interessati) prima del talent, Striscia ha iniziato a ‘indagare’ sul ‘passato’ di Stefano Callegaro, il vincitore ella quarta edizione.
Il secondo atto della disfida tra Striscia e MasterChef si è consumato qualche giorno fa, con un lungo servizio, confezionato da Max Laudadio – braccio ‘armato’ di Ricci – che ‘svelava’ il ‘trucco’ di Stefano Callegaro, ovvero l’aver già lavorato nella cucina di importanti ristoranti. Servendosi di alcune dichiarazioni, ottenute con una telecamera nascosta e raccolte da quello che appare essere personale di sala di alcuni ristoranti non identificati, Laudadio vuole dimostrare che Callegaro non è un cuoco dilettante e amatoriale, come invece richiesto dal regolamento di MasterChef. Volti pixellati e dichiarazioni anonime, annunciati come “nuovi elementi incontrovertibili sulla finale del talent di cucina di Sky” non sono proprio delle prove schiaccianti da portare in tribunale, diciamo.
A sostegno dell’accusa, Laudadio riporta anche l’articolo di una rivista nella quale Stefano viene definito chef e in cui si parla delle sue esperienze come cuoco in alcune importanti strutture. Il vincitore, invece, ha più volte ribadito di non aver mai svolto attività professionale in cucina e di essere solo un agente immobiliare insoddisfatto. Ma potete rivedere l’intero servizio, in onda martedì 17 marzo, sull sito di Striscia la Notizia.
Come accaduto anche nel ‘caso Nicolò @ Adler’, la circostanziata smentita di Magnolia, produttrice del talent, non si è fatta attendere. E ha risposto punto per punto al servizio di Striscia.
In primis, Magnolia chiarisce i termini del regolamento:
“Stefano Callegaro ha preso parte al programma rispettando tutti i requisiti richiesti dal regolamento dello stesso. Il regolamento della trasmissione dice infatti: “[…] i partecipanti non devono essere cuochi professionisti e non devono lavorare attualmente o aver lavorato in passato per più di 6 mesi continuativamente e a fronte di compensi (in denaro o in natura) con mansioni di cuoco o aiuto cuoco o apprendista cuoco in una cucina professionale presso qualsiasi struttura di ristorazione […]””.
Quindi precisa di essere a conoscenza degli stage frequentati da Stefano dopo l’Alberghiero e che il vincitore di MasterChef non ha percepito salari per la sua attività in cucina, requisito essenziale per la ‘professionalità’:
“E’ vero che Stefano Callegaro ha frequentato la scuola alberghiera, diplomandosi cuoco e svolgendo due stage nell’ambito dei suoi studi superiori presso un campeggio di Rosolina Mare e il ristorante Checco di Lido di Volano. Questo era noto dall’inizio e NON è in violazione del regolamento di cui sopra. Si ricorda che Stefano si è successivamente laureato in marketing e ha scelto la carriera professionale da consulente immobiliare. Dunque non ha svolto attività professionali remunerate presso ristoranti tenendo l’amore per la cucina solo a livello amatoriale, come richiesto a tutti i concorrenti che in queste quattro stagioni hanno preso parte al programma”.
Fa poi ‘nomi e cognomi’ dei ristoranti oggetto del servizio di Striscia, affermando che nel ristorante Ofiziàl di Adria Stefano ha lavorato dopo il programma:
“Il ristorante segnalato nel servizio di Striscia è Ofiziàl di Adria (RO). Come confermato anche dal titolare Claudio Stoppa sul profilo Facebook ufficiale del locale, “[…] mai prima del programma Stefano ha lavorato al Ofiziàl. La sua presenza nel mio ristorante nel periodo che va da Ottobre a Dicembre 2014 è stata solo favorita dall’incontro di due esperienze diverse, motivata umanamente da un rapporto di nascente amicizia e di curiosità professionale”. Dunque è vero che Stefano vi ha lavorato, ma DOPO la registrazione del programma e quindi ancora una volta questo NON è in alcun modo in violazione del regolamento dello stesso”.
Magnolia accenna anche al ristorante Stigusti di Porto Viro, del quale, dice, Stefano è stato solo un cliente:
“Nel servizio di Striscia si fa riferimento anche ad una collaborazione nelle cucine del ristorante Stigusti di Porto Viro (RO). Stefano non ha mai svolto attività professionale retribuita in questa struttura di cui invece è stato un cliente affezionato, il che non è ovviamente in violazione di alcun regolamento. Tale circostanza è verificabile presso i titolari del ristorante, che chiariranno direttamente, nelle prossime ore, il loro rapporto con Callegaro”.
In questo caso, però, dalla dichiarazione del video sembra che Stefano abbia effettivamente lavorato con lo chef, ma per prepararsi al talent, al quale ha provato a partecipare anche nelle precedenti tre edizioni, venendo puntualmente eliminato ai provini.
Infine si parla del mensile della Coop su cui nel dicembre 2012 è stato pubblicato l’articolo sullo ‘chef Stefano’:
“Le lezioni di cucina indicate sul numero di dicembre 2012 di CON (mensile dei consumatori Coop) sono state realizzate da Stefano a livello amatoriale, nell’ambito di un’attività di volontariato rivolta agli anziani con un gruppo di amici con la passione per la cucina. Viene definito “chef” in quanto diplomato alla scuola alberghiera. Le esperienze pregresse di Stefano citate in questo articolo non sono mai avvenute”.
Diciamo che la difesa cerca di chiarire punto per punto le accuse di Striscia, che a propria volta non sembrano granitiche. A carico ‘dell’imputato’ Striscia promette “nuovi particolari sul passato culinario di Stefano Callegaro” in onda nell’edizione di giovedì 19 marzo. Un modo per festeggiare la prima Festa del Papà di Stefano?
Diciamo che finora a incrinare la credibilità di Stefano non sembrano essere tanto i (presunti) trascorsi in cucina, quanto la sua vita sentimentale, rivelatasi piuttosto ‘multipla’ dopo la vittoria. Poco credibile, in fondo, anche la posizione del ‘mandante dell’accusa’ ovvero di Antonio Ricci, che ha persino dichiarato che il suo non è stato uno spoiler, ma ‘un’intuizione’, frutto dello svolgimento narrativo del programma. Una ‘visione’ del ‘gran veggente’ della tv, quindi. Peccato che nel servizio in cui fu presentato il podio si sia sostenuto ben altro.
Nello specifico, la battaglia di Striscia contro Stefano mi sembra (e lo dico a titolo puramente personale) un tantinello pretestuosa, costruita per ‘infastidire’ MasterChef, chiamando però in causa la ‘questione etica’.
Ma stasera, 19 marzo 2015, c’è tempo per l‘Atto III di questa disfida, o di questa che per alcuni è diventata una farsa. Perfetta anche come traino per l’Europa League. O forse da posizionare prima della partita per avere un po’ di traino da Inter-Wolfsburg.