Quelli che il Calcio: 8 Marzo tra gli sforzi di Savino, l’omaggio di Buffa e le grezze di Politi

Quelli che il Calcio si affida al Federico Buffa di Ubaldo Pantani per introdurre la puntata di domenica 8 Marzo 2015, dedicata alla Festa della Donna. Quale la differenza rispetto alle altre? Di certo la presenza in studio di un pubblico di sole donne e un parterre di ospiti essenzialmente al femminile, con Maria Giovanna Elmi, Manuela Levorato, Emilia Fares, Michela Coppa, Francesca Brambilla, Selvaggia Lucarelli, Anna Maria Barbera (Sconsolata).

“E per dimostrare la superiorità delle donne anche i Facchinetti padre e figlio”

annuncia il Buffa di Pantani nell’introduzione, nella quale ovviamente omaggia a modo suo ‘l’altra metà del cielo’. E lo potete vedere sul sito ufficiale della Rai.

E devo dire che l’imitazione di Buffa funziona sempre: alla parodia del personaggio si aggiunge la determinante rilettura del suo format. E la sua capacità metalinguistica resta per me uno dei suoi principali punti di forza. Penso al Quinta Colonna di Del Debbio o all’Affari Tuoi di Insinna, ormai suoi cavalli di battaglia, ma anche ai fanta-format proposti nelle scorse edizioni che ci hanno strappato più di un sorriso.

Un’ultimissima osservazione la riservo al trattamento della Festa della Donna in tv, approfittando di Quelli che il Calcio come ‘cartina al tornasole’. Se da una parte si cerca di offrire al pubblico una programmazione in linea con la storia e il valore della Giornata Internazionale della Donna (e lo abbiamo visto con gli speciali di oggi e la programmazione di alta qualità di Rai 5 e Rai Storia), dal’altra una certa abitudine alla battuta triviale sembra davvero difficile da estirpare. Talmente connaturata a un certo tipo di (pseudo) umorismo – che abbonda anche nei cabaret tv di prima serata, senza distinzione di rete ed edizione – da non poterne fare a meno neanche nel giorno che di solito vede una iniezione di ‘politicamente corretto’. Sembra davvero non ci si faccia caso. Il che è significativo.

MI riferisco al primo intervento del Mago Politi (in gonna-kilt, come se per ‘omaggiare’ le donne fosse necessario mettersi in ridicolo) che avvia un numero con Francesca all’insegna di “chi ti ha rotto il cu-ore” e che al momento culminante della magia si mette alle spalle della ragazza con cotali parole:

“Ora vengo dietro di te… Senti qualcosa?”.

Direi perfetto. Se ci si aggiunge il doppio bacetto ‘rubato’ a Francesca, che lancia un’occhiataccia, direi che il senso finale della Festa della Donna è stato perfettamente colto… Qui il video.

E che dire del collegamento con i Dear Jack? Mi sembra il cadeau per l’ormone femminile tipico di un certo modo di vedere/festeggiare la giornata: quella da cena con spogliarellista, sulla quale si ironizza nello sketch con Mimma (Lucia Ocone) in collegamento con l’ospedale per l’immancabile ‘esibizione del Centobarelle Nightmare. (E in attesa della clip. in apertura vi proponiamo la Ocone in 50 sfumature di grigio)

Esibizione che precede quella dei Kors (anche se con la presenza di un ‘intruso’)—

La puntata, insomma, si barcamena con una certa difficoltà tra omaggio e luoghi comuni, battutacce e sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Nonostante gli sforzi di Savino, insomma, il programma cade nei classici trabocchetti dell’8 Marzo. E mi sembra una verosimile rappresentazione delle difficoltà in cui incorrono mediamente gli italiani (e non solo i maschietti) nell’affrontare la Giornata Internazionale della Donna.