@antoclerici a TvBlog su Twitter: «Siete di parte e incattiviti». Ma di quale parte?
La conduttrice di Ti lascio una canzone non gradisce la nostra critica e risponde così sul social network.
@_tvblog siete talmente di parte e incattiviti che non vale piu la pena leggervi.
— Antonella Clerici (@antoclerici) Settembre 16, 2012
Apro con stupore il Twitter di TvBlog trovando questo messaggio di Antonella Clerici, che ci scrive:
Siete talmente di parte e incattiviti che non vale piu la pena leggervi.
Ohibò. Allora mi chiedo: quale sarà il problema?
Ebbene, il problema è uno solo: questo post. In cui si critica, e parecchio, anche, la puntata di ieri di Ti lascio una canzone, che si è proposta in onda con dovizia di lacrime fanciullesche. Critica dura, chi dice niente. Ma ampiamente spiegata, non certo ridotta a un giudizio tranchant di una riga.
Allora non si capisce una cosa: di quale parte saremmo? Non certo dalla parte del diretto competitor, C’è posta per te, che abbiamo stroncato fin dalla prima puntata della nuova stagione. Non certo dalla parte di Io canto, rivale-clone di Ti lascio una canzone al momento in pausa, cui non abbiam mai riservato (nemmeno questa volta, citandolo nella critica) chissà quali buone parole.
Peraltro, TvBlog non è un’entità monolitica: è fatto di firme e volti, con opinioni differenti e varie, che vengono espresse nella più totale libertà. E allora, il dubbio è che ogni volta che, fra queste opinioni, arriva una critica, ci si dica: «Siete di parte». Di quale? Chi sa dirlo?
Di nessuna, è questo il punto: e se qualcuno avesse ancora dubbi in merito, c’è una storia, un’evoluzione del nostro sito a dimostrarlo (così come i risentimenti di una quantità di personaggi televisivi talmente trasversale da lasciar quasi sorpresi. O comunque soddisfatti, perché quando si scontentano tutti vuol proprio dire che non si è di parte).
Il punto è che la tv generalista di oggi non è abituata (e non lo sarà mai) alle critiche. Che non le accetta, di qualunque natura esse siano, non ne vuole sapere, le rifiuta.
Il punto è che la tv generalista di oggi non sa cambiare né rinnovarsi, e non può ammettere che ci siano pensieri e parole che vengono diffusi liberamente.
Il punto è che, per tutti questi motivi, chi critica diventa «di parte».
Sarebbe molto bello, qualche volta, che qualcuno rispondesse alle critiche nel merito, invece di dirci «siete di parte». Sarebbe bello che questo essere «di parte» venisse perlomeno motivato.
Io non so, esattamente, di quale «parte» siano tutti i redattori di TvBlog, ma so che chiedo loro, così come lo chiedo a me stesso, di essere dalla parte della buona tv, e dalla parte di chi esprime liberamente e a schiena dritta il proprio pensiero e le proprie opinioni. Ogni tanto mi viene il dubbio, però, di collocarmi, per questa mia richiesta, dalla «parte» sbagliata.
Alberto Puliafito
@albertopi