Dalla Vostra Parte è esattamente quello che puoi aspettarti da Paolo Del Debbio: il cuore pulsante della pancia (peggiore) dello pseudo-dibattito politico. Direi, anzi, che si tratta di un concentrato di Quinta Colonna: rispetto alla prima serata, questa striscia in access mi sembra ancora più decisa nell’impostazione, dei toni, nella scelta del lessico, nella costruzione retorica basata sulla quintessenza stessa del qualunquismo. In questo il programma risulta totalmente riuscito: le premesse trovano piena soddisfazione nei circa 40 minuti di racconto che ha in Del Debbio il grande affabulatore.
Illuminante l’introduzione, che riassume tutto il senso del programma:
“Di cosa si parla? Lo dice il titolo. Si parla di voi, delle vostre ansie, dei vostri problemi, dei vostri bisogni, dei vostri desideri, di quelli che non riuscite mai a dire a nessuno. A nessuno chi? Al Palazzo, a quello che dovrebbe lavorare perché la vostra vita sia migliore. E non riuscite a dirglieli, perché non vi ascoltano, perché se parlate con dei politici parlano di cose astruse, oppure vi parlano solo della legge elettorale e non arrivano mai a parlare delle vostre cose. Non dicono mai ‘Allora faremo così, così e così, i tempi sono questi, questi e questi e se non lo facciamo andiamo a casa’…. Seee, figurati se dicono una cosa del genere. Bene noi ci occuperemo di tutto questo e lo faremo sempre guardando dalla vostra parte, (…) cioè ci metteremo a fianco a voi a guardare i problemi”.
L’impostazione è quella tipica del genere popolar-demagogico:
“Cosa dobbiamo aspettare perché il Governo metta al primo posto il problema della sicurezza?”.
Una costruzione retorica degna della parodia di Ubaldo Pantani a Quelli che il Calcio. E che dire di Allora Dai, di Gaber, scelta come colonna sonora?
E allora dài, e allora dài,
le cose giuste tu le sai!
E allora dài, e allora dài,
dimmi perchè tu non le fai!
Fu presentata a Sanremo 1967, e realizzata con un allora sconosciuto Battiato, per (sembra) parodiare lo stile dei gruppi musicali dell’epoca, che scrivevano canzoni di protesta che però non protestavano contro nulla visto che i testi erano talmente ‘qualunquisti’ da non poter che raccogliere l’accordo di tutti. E lo dichiara lo stesso Gaber in apertura, con una intro che è una chiave di lettura del pezzo:
“QUESTA, È UNA CANZONE DI PROTESTA,
CHE NON PROTESTA CONTRO NESSUNO,
ANZI, SIAMO TUTTI D’ACCORDO!”
Il tappeto musicale che accompagna buona parte della puntata meriterebbe un altro approfondimento sul piano della confezione.
Ma torniamo Dalla Vostra Parte.
Tutta la puntata sembra essere un’occasione gradita per un ottimo spot elettorale pro-Lega, con Salvini che mette sul piatto tutti i suoi cavalli di battaglia, snocciolati in ogni occasione utile: dalla certezza della pena alla riforma della legittima difesa, che in Italia non c’è giustizia, che i magistrati devono pagare, che di delinquenti ne abbiamo abbastanza, Impedire gli sbarchi, chiudere i campi rom, regolamentare la prostituzione, la guerra alla burocrazia….
Visto il clima, persino Salvini perde l’aplomb iniziale – ebbene sì, le prime risposte (peraltro sulle alleanze elettorali… ma non erano argomenti inutili per la gente?) sono state più caute, più da Porta a Porta – e lascia andare ai toni da piazza, definendo lo Stato “il primo ladro” e l’Europa (di cui è deputato) uno “schifo”.
Salvini ospite perfetto quindi: la quadratura la si raggiunge quando il segretario della Lega incassa l’endorsement in diretta della signora Laura Perone ospite in studio con il figlio, vittime di una drammatica rapina in cui è rimasto ucciso il capofamiglia.
“Avete Salvini qui? Cosa volete dirgli“, chiede Del Debbio, immaginando probabilmente che la risposta sia un appello ‘alla Politica’ (al quel ‘Palazzo’ evocato come un monoblocco, senza propaggini territoriali).
“Che ha tutta la mia ammirazione”
la risposta della signora. Verrebbe da pensare ‘Missione compiuta’. E il selfie postato su Twitter prima della diretta potrebbe portare i più malevoli a sospettare che la parte dalla quale raccontare l’Italia sia politicamente molto chiara.
Selfie prima della diretta tra #PaoloDelDebbio e @matteosalvinimi. #DallaVostraParte, tra poco su #Rete4 pic.twitter.com/3p4LhChQjf
— QuiMediaset (@QuiMediaset_it) 3 Marzo 2015
Dicevo che questo ‘concentrato’ di Quinta Colonna si contraddistingue anche per un lessico e uno stile di discorso semplice, d’impatto, che fa leva sull’emozione, con picchi che a mio avviso stanno tra il più tradizionale Mike Bongiorno e il tono della badante che blandisce il proprio assistito.
“Vado in pubblicità. Lo sapete, eh! Rimanete attaccati qui. per due motivi: perdete tempo a vedere altri programmi e poi, come diceva Costanzo, avete qualche consiglio per gli acquisti, così quando andate a fare la spesa non siete disorientati”.
Mike sarebbe orgoglioso.
Una chicca anche il finale:
“Io spero che siate in molti, anche perché se siete in molti che mi guardate, e ditelo anche ai vostri parenti, agli amici, io posso fare qualcosa per voi, se siete in pochi mi levate forza. Fate guardare questa trasmissione e non perdete tempo”.
Insomma, tra il ‘vota e fai votare’ e un suggerimento alla ‘do ut des’.
Ottime premesse.
Dalla Vostra Parte | Struttura e argomenti della prima puntata
Gli argomenti di questa puntata sono la sicurezza, non contrastato dal Governo e insensibile ai problemi della gente, e le tangenti. E così via con la copertina Spari e Rapine – L’Italia delle Paure, clip con una breve sintesi sui casi caldi del periodo.
Si parte con la testimonianza in studio di Laura Perone e Igor Cangini, simulacri di tutte le vittime dei malintenzionati, nullafacenti, immigrati, che hanno invaso il nostro territorio. Storia sinceramente terribile la loro, che viene usata per portare acqua al mulino del narratore:
“Cosa si prova a essere legati ed essere messi a pancia sotto?… Io lo chiederò sempre perché i politici devono saperlo altrimenti li lega in una stanza e li mettono a testa in giù così provano anche loro cosa vuol dire”.
Quindi si va (per tre minuti o poco più) a Gallarate, con i rappresentati del sindacato della Polizia Coisp, che commentano un agguato in cui sono rimasti feriti tre carabinieri. Giustamente il sindacato rivendica il ‘minimo sindacale’ per svolgere degnamente il proprio compito, visto che cronicamente alle Forze dell’Ordine mancano armi, cartucce, benzina, in una parola risorse.
“Le cartucce almeno, facendo qualche taglio alla spesa pubblica, magari le compriamo”
dice Del Debbio (salvo poi magari puntare il dito contro la scarsa vigilanza del territorio).
Infine a Roma per raccogliere la testimonianza di Maria, aggredita davanti alla porta di casa all’Esquilino, definito “il quartiere della paura”. Ma anche qui ci si ferma pochi minuti: è quasi più lungo il servizio che si apre con un intervistato che dichiara “Siamo in guerra” e in cui l’Esquilino viene descritto come “il quartier generale delle comunità straniere di Roma… in cui ognuno fa quel che vuole”.
Del Debbio la soluzione ce l’ha:
“Come si risolve? Il quartiere viene bonificato! Si bonifica! E’ una parola brutta? Ricorda tempi andati? Fa niente!”
dice il giornalista guardando direttamente in camera e scavalcando la quarta parete, guardando negli occhi il suo pubblico.
Il capitolo Tangenti in Mano, invece si apre con i vigili di Roma che fanno gli straordinari con 007 ( il miracolo di Bond, James Bond, è quello di far tornare in servizio i vigili assenteisti) per arrivare al caso del Presidente della Camera di Commercio di Palermo, appena accennato.
Quindi si passa a Le perle dei giorno, le 3 notizie che ci fanno indignare, che ci restano qui, sulla bocca dello stomaco.
1) Morire di povertà, nel cuore di Milano: il caso della bambina di 9 mesi morta per denutrizione;
2) travolto e ucciso da un autobus di linea a Piazza Venezia a Roma: “Una piazza centrale in cui non ha visto nulla nessuno”;
3) L’Europa rispedisce in Italia i profughi perché secondo la regola deve tenerli lo Stato in cui sono sbarcati: “E’ allora questi devono sbarcare con i jet in Germania perché se li tengano”.
Si alleggerisce in chiusura con Le Notizie più strane del mondo, tipiche chicche dal web care a Studio Aperto: in questa puntata la voragine apertasi nella metro coreana, i pigiami per i cani, il torno che travolge un motorino in India, il ladro maldestro in Irlanda, il lifting di Maradona.
Il gran finale è per La Buona Notizia: ci si collega col papà di Riccardo, il 18enne al quale è stata trapiantato un bacino artificiale a Torino. Una pagina di ottima sanità per non deprimere troppo il target rimasto a seguire Del Debbio in attesa della soap.
Dalla Vostra Parte, su Rete 4 torna il Del Debbio quotidiano: Salvini primo ospite
Il primo ospite di Paolo Del Debbio ‘Dalla Vostra Parte’ è Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. E non mi stupisce neanche un po’. In primis perché l’impeto tele-mediatico di Salvini lo rende ormai uno e multiplo su tutti gli schermi tv, a qualsiasi ora e in qualsiasi tipo di programma che abbia almeno un po’ a che fare con politica, cronaca e attualità. E poi perché si sposa perfettamente con la linea editoriale di cui Del Debbio è abitualmente incarnazione: l’ormai proverbiale ‘parlata’ alla (e dalla) pancia della “gente” diventato ormai un elemento distintivo (ahimè) anche della nostra classe politica, con rare eccezioni.
Tutto pronto, quindi, per l’incontro tra il ciuffo ribelle di Del Debbio e le felpe di Salvini: appuntamento alle 20.30 su Rete 4.
Dalla Vostra Parte, su Rete 4 torna il Del Debbio quotidiano
Paolo Del Debbio torna nell’access prime time di Rete 4 con Dalla Vostra Parte, al via – eccezionalmente – di martedì. La prima puntata, infatti, va in onda questa sera, martedì 3 marzo, alle 20.30 e si protrae fino alle 21.15 (fungendo per oggi da traino al debutto di Centovetrine in prime time).
Dalla Vostra Parte si presenta come un nuovo approfondimento del Tg4, erede di quel che fu nella scorsa stagione la ‘striscia quotidiana’ di Quinta Colonna, chiusa anzitempo e non solo per questioni economiche, come raccontò lo stesso giornalista a Reputescion:
“Perché hanno chiuso Quinta Colonna quotidiano? Vorrei saperlo anche io. Da Mediaset mi hanno detto che era per questione di spending review e io mi fido. Non piacevo a parte del Pdl? Allora son contento che mi abbiano chiuso, anche a me non piacciono loro. Se dici a uno ‘non mi piaci’ è normale che ti dica ‘non mi piaci neanche te’. Ma gliel’ho detto prima io”
disse ad Andrea Scanzi in quell’occasione. Ora però torna nell’access prime time con un format che intende
“focalizzare l’attenzione sui principali temi del giorno, spaziando dalla politica all’economia, dalla cronaca al costume. In diretta dallo studio del tg di Mario Giordano, l’analisi di Del Debbio sarà arricchita dalla presenza di ospiti e da collegamenti sul territorio”
come si legge nella presentazione del programma che conserva, dunque, uno dei tratti salienti di Quinta Colonna, ovvero i collegamenti con la piazza.
La principale differenza, quindi, potrebbe essere la location, che si traduce anche in una forma di ‘paternità’, quantomeno surrogata, da parte del Tg4. Se Quinta Colonna quotidiano poteva godere di una certa ‘autonomia’, in virtù della natura di spin-off del programma di prime time, adesso, con il ‘cappello del Tg4’, l’autonomia di Dalla Vostra Parte potrebbe sembrare, almeno formalmente, messa a freno e ‘assoggettata’ alla linea editoriale scelta da Mario Giordano, da tempo al posto di Emilio Fede alla guida del Tg4. Una riflessione sillogistica, certo, ma la prospettiva dell’approfondimento da tg non può che modificare, almeno nelle premesse formali, l’impianto di Dalla Vostra Parte da quello di Quinta Colonna.
Non resta, ovviamente, che seguirlo stasera, in diretta, dalle 20.30 su Rete 4. E ne riparleremo.