Sanremo 2015, la famiglia Anania: “16 figli? Merito dello Spirito Santo” e l’Ariston rumoreggia…
L’Aiart protesta per la presenza di Conchita Wurst al Festival e Conti ‘zittisce’ tutti portando all’Ariston la super famiglia Anania, da Catanzaro.
La famiglia Anania sale sul palco dell’Ariston dopo le prime due esibizioni e come già annunciato è tutta un’ode al Signore, cui va il merito di aver fatto nascere questi 16 bambini, che oggi vanno dai 20 anni ai 19 mesi.
Il palco dell’Ariston quasi non basta a contenerli tutti. Papà Aurelio ribadisce in diretta su Rai 1 quanto già dichiarato più volte, anche nel video di apertura.
Ricevendo l’applauso del teatro Aurelio interviene subito:
“Questo applauso lo facciamo al Signore perché questa e un’opera di Dio non dell’uomo”
dice il prolifico papà che non ‘cede’ alla battuta di Conti: “Ma voi la tv in casa niente, eh?”.
Evidentemente no.
“Tutti questi figli? E’ grazie allo Spirito Santo…”
dice papà Aurelio mentre si sente distintamente rumoreggiare platea e galleria. I commenti si possono immaginare. Chissà perché ma penso a due complici vicini di platea che si scambiano la classica battuta:
“Sì, ora si chiama Spirito Santo…”.
Ma Aurelio e la sua famiglia sono oltre con la loro incrollabile fede.
“Ciò che ci fa straordinari è Cristo”
ripete Aurelio che di fronte a Conti che gli chiede come sia possibile gestire questa grande famiglia e come ce la si faccia risponde
“Semplice non è, ma c’è la Provvidenza”.
E il teatro torna a rumoreggiare. Di questi tempi anche la Provvidenza potrebbe avere qualche problema.
E Conti in tutto questo? La mia sensazione è che si sia trovato ‘travolto’ da tanto afflato religioso. Ho avuto la sensazione che mirasse a interrompere rapidamente le risposte quando diventavano troppo ‘religiose’. Non voleva forse che si cadesse in una caratterizzazione troppo ecumenica. Se è così, ha probabilmente peccato di ingenuità nell’invitarli: bastava vedere i video su Youtube per sapere che sono profondamente cattolici e che la loro esperienza e il loro messaggio è improntato alla parola del Signore.
Comunque, complimenti agli Anania. Vivere in 18 non è facile, con o senza Provvidenza.
Sanremo 2015, Conti ‘risponde’ all’Aiart con i 16 figli Anania
“La Rai dimentica che Sanremo è un festival per famiglie”
ha tuonato l’Aiart alla vigilia del Sanremo 2015 di Conti, criticando la scelta di invitare Conchita Wurst, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2014 e presentatrice della prossima edizione, vista peraltro anche la presenza in gara di Mauro Coruzzi, in gara nel ‘duplice ruolo’ di Mauro e Platinette.
“Si ha l’impressione che l’azienda di Stato abbia dimenticato che il festival è nato come programma per tutta la famiglia: un tempo lontano, quando il festival faceva conoscere differenti generi musicali. Ora, purtroppo, soltanto l’ideologia gender e il solito, stucchevole, gossip!”
ha scritto l’Associazione Telespettatori Italiani, scaldando gli animi soprattutto sui social. Un’accusa cui Conti ha ‘replicato’ indirettamente con la scelta di invitare sul palco dell’Ariston una delle famiglie più prolifiche d’Italia per aprire il segmento “Tutti cantano Sanremo”, una sorta di finestra sull’Italia del quotidiano.
“La vera forza del Festival è il suo potere di riunire le famiglie italiane. Tutta la famiglia si mette davanti alla tv per guardare e commentare”
ha sottolineato Conti nella conferenza stampa della vigilia, evocando proprio il ‘potenziale’ per famiglie messo sotto accusa dall’Associazione. Una risposta diretta all’Aiart? Un modo per ‘bilanciare’ la Wurst al Festival? O semplicemente un modo per tenere insieme le varie anime di un Paese, nel 2015?
Comunque sia, Conti porta all’Ariston papà Aurelio e mamma Rita e i loro 16 – sedici – figli: Marta, la primogenita con i suoi 20 anni, Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore, Bruno, Domitilla, e Paola, di 19 mesi. Non proprio uno spot per la Durex…
Direttamente da Catanzaro, quindi, i 18 membri della famiglia Anania arrivano a Sanremo con un messaggio decisamente cattolico: come ha dichiarato papà Aurelio nello speciale che mostriamo in apertura
“la nostra è una famiglia straordinariamente normale, ma non è opera dell’uomo… è opera di Dio”.
A questo punto attendiamo una nota entusiasta dell’Aiart che plaude alla scelta di Conti e alla presenza della super-famiglia che ha deciso di onorare il proprio amore con un figlio all’anno. Dubito, del resto, che tanti figli siano nati “per la rottura del preservativo” come cantano Biggio e Mandelli, I Soliti Idioti, in gara…
Noi siamo curiosi di vederli, tutti e 18 all’Ariston. A loro il nostro in bocca al lupo, a prescindere.
Foto da SanremoNews