Home Festival di Sanremo Sanremo 2015, cinque momenti trash della storia del Festival (foto-video)

Sanremo 2015, cinque momenti trash della storia del Festival (foto-video)

La top five dei momenti trash e dei siparietti imprevisti di Sanremo.

pubblicato 2 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 19:05

Mancano davvero pochi giorni al Festival di Sanremo 2015, condotto da Carlo Conti con l’ausilio di tre vallette d’eccezione: le cantanti Arisa ed Emma Marrone e la modella e attrice Rocío Muñoz Morales.

Il Festival non è soltanto una kermesse canora, ma è anche (e soprattutto) una grossa vetrina televisiva dove tutto si amplifica ed assume una risonanza enorme. Sarà per questo che quando si parla di Sanremo non si parla solo delle canzoni indimenticabili passate alla storia, degli ospiti internazionali d’eccezione, ma anche delle papere di conduttori e vallette e degli immancabili (volontari o inconsapevoli) siparietti trash e momenti imprevisti.

Ed è proprio per fare un regalino agli amanti del trash (non sono pochi) che, nell’attesa del nuovo Festival di Sanremo (e nella speranza di vederne tanti), proponiamo una Top Five dei momenti trash avvenuti durante il Festival di Sanremo.

5° Posto – La “farfallina” di Belen Rodriguez

La quinta posizione la assegnamo ad un evento recente. Sanremo 2012, vengono richiamate da Gianni Morandi, per sostituire l’influenzata valletta Ivana Mrazova ( che fine avrà fatto?), Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. Durante la discesa dalle scale una farfallina crea scompiglio all’Ariston. Non si tratta di un innocuo insetto, ma bensì del malizioso tatuaggio all’altezza dell’inguine esibito dalla bellissima Belen con apposito spacco ad hoc. Inutile dire che nessuno si ricorda più nulla di quel Sanremo, neppure se poi sia tornata o meno la Mrazova: la farfallina ha fatto parlare di sé per mesi. “Indossava o no la biancheria intima?” era la domanda più ricorrente, accanto alle voci scandalizzate che si levavano contro Belen che, in modo consapevole o inconsapevole, ha comunque sfruttato al massimo la gigantesca vetrina mediatica e di costume che è Sanremo.

farfallina Belen

4° Posto – I tentativi di suicidio all’Ariston

Dell’Ariston in tutti questi anni di Festival son divenute celebri anche le balaustre. Eh si, perché se c’è una cosa che accomuna Pippo Baudo (1995) e Fabio Fazio (2014), oltre alla conduzione della kermesse, è che nelle loro edizioni la balaustra o il parapetto hanno avuto la loro massima celebrità. Entrambi i conduttori, infatti, si sono trovati a fronteggiare gesti dimostrativi nel bel mezzo della diretta ad opera di persone che minacciavano di gettarsi di sotto. In entrambe le occasioni si instillerà il dubbio che si tratti di sceneggiata creata ad arte. Ma diversa è stata la reazione dei conduttori.

L’intrepido Pippo non se lo fa ripetere due volte e corre fin lassù, scansa la folla e con un balzo degno dei migliori supereroi dei film americani raggiunge il poveretto barricato sulla balaustra. Inutile dire che l’intervento di Pippo si rivela provvidenziale e dopo un abbraccio convince l’uomo a desistere dall’insano gesto.

E Fazio? Due lavoratori in difficoltà che minacciano di buttarsi (erano appesi fuori dalla ringhiera). Fazio prova a farli desistere, parla con loro dal palco, e legge la loro lettera. Anche in questo caso si parlerà per giorni dell’accaduto, nell’eterno oscillare del dubbio tra finzione e realtà.

3° Posto – Cavallo Pazzo Vs Pippo Baudo.

Ancora una volta Pippo Baudo protagonista. Sanremo 1992, prima serata del Festival. Baudo non ha neanche il tempo di entrare e salutare che un uomo, passato poi alla storia televisiva come “Cavallo pazzo“, irrompe sulla scena ed urla (nel mentre viene braccato dalla sicurezza): “Questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali“. Il suo oracolo venne smentito dalla classifica finale, ma non era la prima volta che il signore irrompeva durante una manifestazione di Pippo, come ricordato dallo stesso conduttore che già a Venezia era stato importunato (QUI per vedere il momento).

2° Posto – Le papere dei “figli di”

Più che le descrizioni, in questo caso consiglio direttamente la visione del video. Vi basti sapere che correva l’anno 1989 e la conduzione del Festival venne temerariamente affidata a 4 figli d’arte: Rosita Celentano (figlia del Molleggiato Adriano), Paola Dominguin (figlia del celebre torero Luis Miguel e sorella di Miguel Bosè), Gianmarco Tognazzi (figlio di Ugo) e Danny Quinn (figlio di Anthony). Il loro Festival passa alla storia come il Sanremo delle papere: disorganizzazione ed inesperienza la fanno da padrone e il risultato è imbarazzante.

Dopo 25 anni vengono richiamati da Fazio nel 2013 come ospiti per un momento revival, ma la conduzione non pare comunque essere stata la loro strada.

1° Posto – Enzo Jannacci gela Edwige Fenech

Prima posizione per un grande lla musica italiana: Enzo Jannacci (purtroppo scomparso). Siamo nel 1991 e conducono, a suon di gaffe, Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech. Con una semplice risposta arguta e mordace il cantautore impietrisce la conduttrice “allo sbaraglio”. Alla domanda quasi incomprensibile (“Cosa si aspetta da questo Sanremo” o qualcosa del genere) il cantautore risponde in modo epico: “Qualcuno che dicesse qualcosa con più senso“. Alla bella Edwige non resta che incassare.

Questa classifica è, naturalmente, soggettiva. Per voi quali sono i momenti più trash del Festival? Segnalateceli nei commenti.

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