I Retroscena di Blogo – Caos “calmo” a Rai1: Marano “bada” a Leone, arriva Fabiano e la Enni paga per tutti
Fra pochi mesi scade l’attuale governance Rai, ma i terremoti a viale Mazzini sono già iniziati.
I tragici avvenimenti di Parigi delle scorse settimane, hanno provocato un piccolo grande terremoto nella pancia, già scossa da perpetui “movimenti peristaltici”, della prima rete del servizio pubblico televisivo. La mancata prima serata in diretta di Porta a porta il giorno dell’attentato al giornale francese “Charlie Hebdo“, ha creato forte tensione fra il direttore generale della Rai (ricordiamo responsabile editoriale dell’azienda radiotelevisiva pubblica) ed il direttore di Rai1 (responsabile editoriale della prima rete). Sembra che l’unica a farne le spese sia stato il vice direttore della rete ammiraglia della televisione pubblica Roberta Enni, che ha perso i galloni di responsabile del palinsesto, a favore di una new entry, nella persona di Andrea Fabiano.
La Enni conserverà la vice direzione della fiction di Rai1. Una decisione questa “all’italiana”, che punisce la collaboratrice più stretta e fidata di Leone, mentre forse la responsabilità di quell’errore editoriale, sarebbe da attribuire più a chi la responsabilità editoriale ce l’ha scritta fra i compiti del suo prestigioso incarico. Andrea Fabiano si occuperà ora di tutto quanto riguarda il palinsesto della rete ammiraglia della televisione pubblica. Uomo di Gubitosi, Fabiano, viene dal marketing, ma c’è chi dice che di prodotto non ne capisca molto. Non vediamo l’ora che smentisca queste voci.
Forse però il suo incarico gli consentirà di portare a termine il proprio lavoro, senza entrare nei dettagli di scelte che riguardano i programmi al loro interno, lasciando questo a chi di prodotto se ne intende, almeno lo speriamo. Il “Caso Parigi” però, non ha portato il solo depotenziamento di Roberta Enni a Rai1, ma anche una decisione che riguarda il potere dell’attuale direttore di Rai1. Pare infatti, da informazioni di cui siamo venuti in possesso, che qualsiasi scelta che riguardi i contenuti giornalistici della Rete 1, come per esempio decisioni di eventuali prime serate speciali, debbano passare fra le mani del vice direttore generale Antonio Marano.
Il direttore di Rai1 cioè, non potrebbe più autonomamente decidere di programmare, ad esempio, uno Speciale di Porta a porta in prime time, senza passare dall’ufficio di Marano. Quest’ultimo poi potrebbe decidere di agire sui programmi giornalistici della rete, in maniera autonoma, informando delle sue decisioni il direttore di rete “per puro atto di cortesia”. Crediamo che per esempio, un ex direttore di Rai1 decisionista, come fu Fabrizio Del Noce, con un diktat del genere da parte del suo direttore generale, non sarebbe stato 5 minuti in più nel suo ufficio. Del Noce, che abbiamo ospitato i giorni scorsi, ci ha spiegato com’era la prassi per approntare una prima serata speciale giornalistica.
Insomma, a pochi mesi dalla scadenza del mandato del CDA Rai e di tutti i dirigenti nati con l’attuale governance della televisione pubblica, questo piccolo-grande terremoto presso la televisione pubblica la dice lunga su come i nervi, dalle parti di viale Mazzini, siano sempre di più a fior di pelle. Tutto questo mentre chi vuole veramente contare in futuro, anche dopo la fine di questa dirigenza Rai, se ne sta intelligentemente e furbescamente in silenzio, a guardare seduto su di una panchina. Mentre altri si preparano ad accomodarsi, molto presto, sulla medesima panchina, in attesa, a loro volta, di guardare i propri successori, da quello stesso punto di vista.