Ragion di Stato, il regista Pontecorvo: “Ecco come si intrecciano spy story e amore” (VIDEO)
C’è un legame tra la miniserie di Raiuno e gli attuali tragici fatti di Parigi?
Blogo ha intervistato Marco Pontecorvo, regista di Ragion di Stato, miniserie in onda su Raiuno lunedì 12 e martedì 13 gennaio 2015 in prima serata. Figlio del grande Gillo, Pontecorvo ha spiegato ai nostri microfoni come si intrecciano nella fiction in due puntate la spy story e la linea sentimentale. In Ragion di Stato ci sono “svariate scene di azione”, a partire dall’iniziale rapimento di Fontana (con ferimento dell’autista e di Rosso). Quando abbiamo chiesto al regista il motivo della scelta di un cast internazionale (ci sono oltre agli italianissimi Luca Argentero, Anna Foglietta e Giorgio Colangeli, anche l’attrice turca Saadet Aksoy che interpreta Rania, Vincent Riotta, ossia Charlie e Olivier Lousteau, nei panni di Rashid) ci ha risposto con la parola “credibilità”.
La miniserie, coprodotta da Rai e Cattleya, è stata girata per circa 8 settimane a Roma e in Tunisia (in particolare in aree utili a rappresentare le montagne dell’Afghanistan).
A Pontecorvo abbiamo chiesto anche se gli attualissimi tragici fatti di Parigi possano in qualche modo aiutare nella visione della fiction:
Ho difficoltà a comparare quell’attentato alla fiction. La nostra idea era di mostrare come si affrontano le missioni di pace là. Gli americani lo fanno in maniera più muscolare, rispetto agli italiani. Poi, certo, attraverso il rapporto tra Rosso e Rania è approfondita la differenza di mondi e di culture. Alla fine però riescono ad integrarsi, lei rinnega in parte l’interpretazione che alcuni fanno della sua religione.
In apertura di post trovate la video intervista integrale, realizzata pochi minuti prima dell’inizio della conferenza stampa di presentazione di Ragion di Stato.