Announo, Santoro a Grillo: “Non sono morto, la tua tv non se la ricorda più nessuno”
L’anchorman ha aperto la puntata di Announo citando Fedez, impegnato intanto nella finale di X Factor 8
L’italiano batte le mani quando il suo aereo atterra
Ma non batte ciglio quando il Paese affonda
L’italiano fa casino durante il minuto di silenzio
E poi sta il silenzio per anni quando dovrebbe fare casino
L’italiano per protestare in piazza aspetta che ci sia il sole
Il bollettino meteo guiderà la rivoluzione
Le Poste entreranno in Alitalia e mia nonna che ha paura di volare
Penso non andrà più a ritirare la pensione, sai che danno
Se fossi il fidanzato di Trenitalia sarei stufo di comprare test di gravidanza per ogni suo ritardo
Il sindacato è caldo ma poi tutto è troppo calmo tra chi incrocia le braccia e chi incrocia uno sguardo
E in Italia le mamme fanno le raccomandazioni mentre i figli di papà si fanno le raccomandate
L’italiano è scaltro, l’italiano è furbo, l’italiano è contro le unioni gay ma poi si fa inculare dal politico di turno.
Su queste parole di Pop-hoolista di Fedez (citato poi anche esplicitamnente), nel frattempo impegnato in diretta a Milano per la finale di X Factor 8, è entrato in studio stasera Michele Santoro in apertura di Announo (in diretta su Blogo).
L’anchorman ha annunciato che giovedì prossimo scriverà (o, meglio, leggerà) una “letterina di Natale” indirizzata a Beppe Grillo. Nel frattempo però il giornalista ha ‘spoilerato’ il senso della missiva:
Come tanti altri giornalisti indipendenti, non sono morto, Servizio Pubblico torna in onda giovedì 8 gennaio, mentre la sua Cosa, la sua tv non la ricorda più nessuno. A tal punto che anche lui può far finta di non ricordarsene. Quando stavamo meglio noi, stava meglio anche il M5S.
Come a dire che il successo dei talk show e dei partiti (o movimenti) politici è legato in maniera indissolubile.