Tu si que vales, Maria De Filippi: “Non è una deriva della tv italiana. I giurati fanno il programma”

Alla vigilia della finale di Tu si que vales, in onda stasera su Canale 5, Maria De Filippi respinge, in una breve intervista al Corriere della Sera, le accuse che, dopo il cambio di format, il sabato sera della rete ammiraglia Mediaset abbia toccato le corde del trash più estremo:

Non è una deriva della tv italiana, sono format internazionali che vanno in onda in tutto il mondo e sono fatti così: prevedono concorrenti tra i più svariati e nella varietà c’è anche questo. Per esempio, il petomane è reduce da Britain’s Got Talent, mentre ad America’s Got Talent si è esibita una donna che scappa le angurie con il seno. In questi format si sono visti una donna molto in carne che fa lo striptease e rimane in topless, un gatto gigante di peluche che fa la cacca sul palco, uno che si fa tirare addosso gli sturalavandini. Non c’è nessuna versione al mondo dove non ci siano dentro queste performance.

Nonostante una partenza in sordina (dovuto, forse, al nuovo “prodotto”), la trasmissione è riuscita a non far rimpiangere, in parte, i numeri di Italia’s Got Talent battendo la concorrenza di Ballando:

In un programma di tre ore, parliamo di esibizioni che durano due minuti. L’ascolto e il successo della trasmissione non derivano da questi “numeri”. E, poi, bisogna tenere conto che ce ne è uno a puntata, e, i giudici sono li’ apposta per non farli andare in finale.

La De Filippi loda, giustamente, il suo gruppo di lavoro, artefice del successo da diversi anni:

Penso che come tutti i talent la differenza la faccia la giuria, sono i giurati che fanno il programma. Mara Venier è entrata in corsa ed ha dato un bel contributo. Gerry è lo Zio Gerry e ha sempre una parola buona per tutti. Rudy, invece, ha quasi sempre un no per tutti. Un classico… il polizioto buono e quello cattivo. Io medio tra i due.

Per altre 100 edizioni?!