Roberta vince Bake Off Italia 2014: “L’ingrediente segreto? Le mie radici”
Bake Off, la vincitrice è Roberta Liso, 22enne di Foggia: determinata e appassionata, ha vinto grazie ai prodotti della sua Puglia e agli insegnamenti dei suoi genitori.
Bake Off Italia ha il suo vincitore: Roberta vince la seconda edizione del talent di Real Time condotto da Benedetta Parodi. La giuria, composta da Ernst Knam e Clelia d’Onofrio, ha avuto un ospite d’eccezione per la finalissima, il Boss delle Torte Buddy Valastro, ma nel decretare il Miglior Pasticciere Amatoriale di Bake Off Italia 2 ha valutato il percorso complessivo dei finalisti.
Sono partiti in 16 in questa lunga e dolce avventura targata Real Time: uno alla volta sono ‘caduti’ di fronte alle prove creative, che hanno spaziato tra grandi classici come crostate e pastiere alle ricette salate, e soprattutto con le prove tecniche a base di creazioni di Knam, dal dolce ideato per la moglie alla complessa mokaccina, con tante diverse preparazioni e un occhio sempre aperto sulle decorazioni e sulla prenotazione.
La vittoria di Roberta Liso era inattesa ma è il ‘riscatto’ delle costanza: la studentessa pugliese ha da subito conquistato la stima dei giudici con la sua affidabilità. Mai troppo incline agli effetti speciali in stile Federico, ha piuttosto puntato sulla solidità delle preparazioni, sulla linearità dei procedimenti e sulla trovata fresca, innovativa, con la quale ha saputo dare sfumature nuove a ricette di tradizione. Per due volte insignita del grembiule blu del migliore ha rischiato l’eliminazione nell’ottava puntata, tra pastiere e lemon pie. Ma ce l’ha fatta e superato il momento di stanchezza ha conquistato la vittoria. E con lei è come se avesse vinto anche un pizzico di Marilena, la salernitana della prima edizione che la ricorda molto, nei colori mediterranei ma anche nella gioia che ha sempre mostrato ‘al forno’.
Secondo posto per Stephanie, che stava per seguire le orme di Madalina, anche lei mamma che ha trovato l’amore in Italia. Il terzo posto di Federico era, diciamocelo, davvero inatteso. Da sempre tra i migliori, la sua precisione nella preparazione nelle torte e la tecnica mostrata anche nelle prove più impegnative ha sempre intrigato i giudici, anche se Knam è sempre stato molto esigente con lui e sempre pronto a non fargli passare per buono neanche il minimo difetto. Del resto chi si presenta perfetto deve essere ‘rimesso’ a posto dal maestro, nel suo bene. Per due volte migliore della settimana, ha avuto una battuta d’arresto nelle fasi finali del programma, con una terz’ultima puntata da dimenticare che gli ha fatto provare l’ebrezza del rischio eliminazione. Lo ha fatto notare anche Knam, che pure lodando la sua capacità tecnica non ha potuto non notare anche il suo calo.
Per il vincitore, oltre all’onore del Titolo di Miglior Pasticciere Amatoriale di Bake Off Italia (con un trofeo migliore delle ‘cucchiarelle’ dello scorso anno) anche un libro di ricette, ormai a buon punto come ci ha raccontato Roberta nell’intervista seguita alla sua proclamazione. Forse uscirà per Natale, ma non si è sbottonata molto, assicurandoci grandi sorprese. Ma la voce è squillante, la gioia tanta, soprattutto perché adesso può condividere con tutti la felicità della vittoria tenuta nascosta per mesi. “Abbiamo dovuto dire bugie anche agli amici, ai parenti, alle persone che ci chiedevano: ‘Ma Roberta quanto è stata nel programma?’. Ora chiederemo scusa, ma sono sicura che capiranno” ci dice la mamma, ‘sorridente’ e orgogliosa della figliola, che peraltro martedì scorso si è laureata in Scienze Infermieristiche. Non si ferma mai.
Bake Off per Roberta in una parola.
Emozioni, tante emozioni.
La prossima domanda è proprio di rito: la vittoria, te l’aspettavi?
Anche la risposta è di rito: ovviamente no! (Ride) No, perché non pensavo di arrivare fino alla fine e pensavo che avrebbe vinto Federico. Poi per carattere sono una che tende a restare con i piedi per terra, sempre.
In fondo sei sempre stata molto cauta, anche nei confessionali. Scaramanzia?
Guarda, mi hanno ‘accusata’ di non credere troppo nelle mie capacità. Beh, in fondo è vero. Non mi sono mai misurata in una competizione ed è stata un’esperienza nuova per me. Un po’ di scaramanzia c’era, sì, ma non è mai stata falsa modestia. Ecco, quella è stucchevole. Se dicevo spesso ‘non so se ce la faccio’ era anche perché i giudizi dei giudici erano davvero un’incognita. Essendo ‘amatorialissima’ non sapevo mai cosa aspettarmi.
Sarai anche ‘amatorialissima’, ma nelle 12 puntate hai osato: anche l’ultimo dolce, il ‘presunto’ cavallo di battaglia, era una preparazione complessa e rischiosa, che ti è costata anche un ‘rimprovero da dilettante’ da Knam.
Sì, quel dolce era completamente inventato da me. Mi è venuto in mente tipo tre giorni prima della finale. Non l’avevo mai fatto prima.
Altro che cavallo di battaglia, dunque…
Sì, io ho rischiato fino all’ultimo. Avrei potuto giocare col cioccolato, che è anche un po’ il mio regno, e avrei giocato in casa: da una parte avrei potuto magari far contento Knam, dall’altra però avrei potuto prendere le peggiori’ bastonate’ della mia vita se avessi sbagliato qualcosa (ride e noi con lei). E così ho fatto altro: adoro i dolci alla frutta e mi è venuto in mente questo dolce. E l’ho provato. Ho giocato il tutto per tutto: se mi riesce faccio bingo, sennò vado a casa…
E hai fatto bingo. Diciamocelo, quanto c’è rimasto male Federico?
Beh, diciamo che il caso spiega bene perché io tenda a non farmi troppe aspettative. Quando poi non si avverano rischi di prendere delle batoste terribili. Ecco perché cerco di rimanere molto sulle mie, come mi ha insegnato mio padre, che ringrazierà sempre: “Roberta fai le cose ma senza aspettarti niente: se arriva arriva, se non arriva pace”. Sicuramente Federico ci sarà rimasto male, come ci sarei rimasta male io o Stephanie. Ma alla fine è stato davvero carino: ci siamo stretti in un abbraccio fortissimo e ho percepito una vicinanza particolare, come se mi stesse dicendo ‘Vai! In bocca al lupo!”. MI dispiace perché è veramente bravo, ma sono certa che spaccherà lo stesso perché è veramente bravo, preciso, lineare, pulito, perché semplicemente è Federico.
Qual è stato il momento più difficile che hai dovuto affrontare a Bake Off?
Beh, la prova della Love Cake. Ma non per il dolce. L’idea di preparare una torta per una persona che sai che non può essere lì, che ti manca, è bestiale. Io vivo ancora con la mia famiglia, li amo da morire (e la voce un po’ si incrina, dolcissima) e non averli con me è stato difficile, anche perché era la mia prima volta fuori dalla Puglia senza vederli per tanto tempo. Per me è stato difficile, anche se poi mi ha dato la carica.
Beh, in fondo le carràmbate sono un po’ ‘bastarde’, perché puntano sugli aspetti emotivi e possono mettere in difficoltà i concorrenti…
Io ho potuto abbracciare mio padre dopo tanto tempo. In fondo io mi sento ancora una bambina e si sa le figlie sono innamorate dei padri. Per me mio papà è e sarà per sempre il mio principe azzurro. Quando l’ho visto mi ci sono aggrappata tipo koala, ma quell’incontro mi ha dato davvero la grinta. Ho pensato: “Io devo spaccare tutto!”.
Ma qual è stato l’ingrediente fondamentale per la vittoria di Roberta?
La mandorla! No, scherzo! (ride) Però, in fondo… Io sono molto legata alle mie radici, intese nel senso pieno della parola e anche figurato. Perché le radici sono la mia Puglia con l’olio di oliva, che ho usato nel plumcake, le mandorle che ho sempre usato, i limoni del Gargano… ma le mie radici sono anche i miei genitori, i miei nonni, con tutti i loro insegnamenti che mi porterò per sempre con me e che spero un giorno di trasferire ai miei figli.
A proposito di ‘padri’, Knam ha sempre dato l’impressione di starti vicino: ti chiamava Robertina, mi è sembrato piuttosto affezionato. Ma è arrivata qualche proposta per uno stage, magari…
Beh, diciamo di sì, ma è tutto work in progress. Io spero di avere l’opportunità di crescere perché io non ho fatto mai corsi. Poter fare uno stage in pasticceria sarebbe stupendo. Sì, ho vinto Bake Off, in qualche modo si può dire che sono brava, un po’ di talento l’ho dimostrato, ma devo crescere tanto tanto tanto…
Quindi Knam si è fatto avanti?
…….
Ok, capisco la scaramanzia. Diciamo che magari Knam ci legge e magari potrebbe pensare a proporti uno stage nel suo laboratorio. Mai dire mai, no?
Mai dire mai (ride).
Del resto sei stata molto chiara durante la finale: vincere Bake Off sarebbe stato l’inizio di un sogno, quello di fare la pasticciera…
Per quanto possa amare fare l’infermiera – perché diciamoci la verità è un mestiere che non ho scelto, mi ha scelto, visto che da quando ero piccola ho sempre avuto l’indole dell’infermierina e il fatto di accudire le mie sorelline in qualche modo l’ha coltivata questa indole – la pasticceria è il mio sogno, è vero.
E ora il libro: a che punto è?
E’ a buon punto, ma sarà una sorpresa (ma ne parla al passato, come se fosse ormai concluso). Spero che vi piaccia però perché mi rispecchia totalmente. Ci ho messo veramente l’anima. Ho cercato di far venir fuori quella che sono davvero, con la mia ‘follia’, il mio essere estrosa, le mie tradizioni. Il mio libro è dedicato alle mie radici. Torniamo sempre lì.
Insomma, ci sei tutta te lì dentro…
Sì, è quel libro è Roberta, dalla copertina all’ultima pagina!
Riuscirà a essere in libreria per Natale?
Boh, non lo so. Penso di sì, ma avrete tante belle sorprese.
Hai paura di qualcosa ora che hai vinto? C’è qualcosa che ti spaventa?
Uhmm (ci pensa). Sai che non mi viene in mente nulla. Nel senso che io non ho paura. Mi hanno insegnato che avere paura senza motivo è solo un modo per crearsi dei problemi inutili. Io seguo invece uno schema molto preciso, che purtroppo mi è venuto sia dalla scuola che da casa: al problema cerca soluzione. Se il problema non c’è non me lo pongo. Quando mi metto in testa una cosa poi sono sono una roccia.
Quindi avanti per la tua strada…
Per il momento faccio quello che si deve fare senza pormi problemi, anche perché sotto pressione do il meglio. Ovviamente ora non so cosa mi aspetta. So che ho lavorato a un libro, che ho terminato gli studi, che ho tanta voglia di imparare cose nuove e probabilmente adesso mi si apriranno delle porte prima impossibili perché nessuno mi conosceva. Magari adesso che ho vinto Bake Off qualcuno potrà pensare ‘Cavolo, ma questa ha la testa buona, possiamo fare qualcosa’.
No limits, insomma.
No, non mi pongo limiti anche perché io sono abituata a pormi sempre dei traguardi, perché così è la vita, no? Ora ho raggiunto un traguardo e penso subito alla prossima cosa da fare. Così non hai mai paura. Penso che la paura ce l’abbia chi non ha nulla da raggiungere. Sennò perché avere paura. Papà mi ha sempre detto di impegnarmi sempre e di lavorare perché nessuno regala nulla. Volere e potere, come dice mamma.
Hai voluto Bake Off e l’hai avuto, vittoria compresa. Ma hai ancora contatti con gli altri concorrenti?
Come no! Questa settimana casa mia è piena di fiori arrivati da tutta Italia. Ci sono quelli di Maria Chiara dalla Calabria, quelli di Claudio da Mantova, sento spessissimo Enrica, Sergio, Riccardo… Sento quasi tutti, eh! Federico l’altro giorno, Giacomo altrettanto… Alla fine sono diventata un po’ la mascotte del gruppo: nelle pause cantavo sempre, in residence ho fatto la qualunque. Posso davvero dire di aver fatto di tutto (ride entusiasta).
Sei un vulcano. Nel programma si percepiva, ma forse non in maniera così chiara: c’è qualcosa che pensi che il programma non abbia mostrato di te?
No. Sono stati davvero molto bravi con il montaggio. E’ venuto fuori quasi tutto di me, anche dei lati del carattere che magari solitamente vengono meno fuori. L’unica cosa che mi spiace è che spesso si pensa che in tv sia tutto costruito. Invece quel che avete visto è quello che siamo e che siamo stati. Bake Off non è un programma costruito.
E ne sono convinta anche io: è ben fatto ma non è finto. Non mi resta che farti l’in bocca al lupo per tutto..
Evviva il lupo! Sempre evviva il lupo!
Lucida, presente a se stessa, determinata anche in una delle serate più ‘travolgenti’ della sua vita: brava Roberta. Ad maiora, semper.