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Guerra e pace: il parere di una lettrice

Stasera andrà in onda la terza puntata di “Guerra e Pace”, una delle fiction più attese in quest’annata televisiva e di cui TvBlog vi ha già parlato. Come già detto da Share nei suoi post auditel, gli ascolti premiano in parte la produzione internazionale alla quale partecipa la Rai, dato che sei milioni di telespettatori

28 Ottobre 2007 10:11

Stasera andrà in onda la terza puntata di “Guerra e Pace”, una delle fiction più attese in quest’annata televisiva e di cui TvBlog vi ha già parlato.
Come già detto da Share nei suoi post auditel, gli ascolti premiano in parte la produzione internazionale alla quale partecipa la Rai, dato che sei milioni di telespettatori sono un buon numero, ma forse ci si aspettava qualcosa di meglio, non tanto in termini di pubblico quanto di realizzazione.
A proposito di pareri, oggi vorrei pubblicare una mail arrivata qualche giorno fa da Marika, una nostra lettrice, che ci ha espresso la sua opinione su questo film per la tv che tra oggi e domani si avvia alla sua conclusione.

Come noterete, Marika è rimasta colpita (non sempre in positivo) soprattutto dalla recitazione, dal doppiaggio e dalla scelta degli attori (a suo parere non sempre azzeccatissima, soprattutto alla luce dei luoghi e dei tempi raccontati nel romanzo di Lev Tolstoj).
Voi siete d’accordo con lei?

“La versione televisiva del capolavoro di Tolstoj ha tentato una trasposizione su un piano più intimista e individuale di quanto la versione cinematografica di King Vidor ha illustrato con toni rutilanti e decisamente scenografici.
La scelta di attualizzare i personaggi e renderli più “quotidiani”, in parte, ha pagato: molto bella la scena di Natasha che catapulta gli scarpini da ballo dai propri piedi, molto “veri” i baci tra Sonia e Nicolaj, e decisamente esilarante il Principe Bolkonsky che nel bel mezzo di una discussione si mette alla macchina per arrotare.


(…) la recitazione: se Andrea Giordana, pur dandomi sistematicamente l’impressione di stare sempre sul punto di entrare nei tessuti degli abiti d’epoca per analizzare le tracce di sporco impossibile sulle fibre, possiede un timbro di voce profondo e sensuale (e poi diciamocelo pure: la sua barba è la cosa più russa mostrataci finora), Alessio Boni sembra necessitare di una cura urgente a base di spinaci. Posso capire che Andrej Bolkonsky sia un personaggio malinconico e spigoloso…ma da qui a inghiottire un intero flacone di barbiturici ce ne vuole…

Il cast internazionale mi sembra affossato dal doppiaggio italiano: probabilmente, non sapendo che strada percorrere tra il “colloquiale” e il “pomposo”, si è scelto di intraprendere il percorso del “monotono”…il quale, ahimé, porta dritto dritto verso la camera da letto (tuttavia, il Principe Bolkonsky, interpretato dal grandissimo Malcom Mc Dowell, avrebbe fatto venire anche a me la voglia di andare a farmi trucidare dall’esercito francese: semplicemente magistrale).

La scelta dei personaggi comunque è stata davvero all’insegna del rispetto per gli antichi costumi russi: il principino Kuragin è identico a Duncan dei Blue, Nicolaj Rostov è provvisto di meches e messa in piega, mentre l’attrice che interpreta Natasha sarebbe la perfetta incarnazione della ragazza russa…se nella Russia del primo ‘800 fossero stati inventati l’I-Pod, le minigonne e la lozione schiarente alla camomilla del Dott. Schultz!

Vorrei concludere, però, con una riflessione seria: le scene di guerra sono davvero ben fatte, e le inquadrature dei volti dei giovani soldati russi, impauriti e infreddoliti di fronte all’incognita della battaglia di Austerlitz rappresentano, una delle cose più riuscite del film.
Che l’uomo moderno sia diventato più abile nel raccontare la Guerra piuttosto che la Pace?”

Rai 1