Roberto Farnesi più ispirato del solito?
Chi l’avrebbe mai detto… Roberto Farnesi un fiume in piena! A distanza di poche settimane, il nostro sexy-attore non le manda a dire per ben due volte, prima in un’intervista a Sorrisi e Canzoni Tv (più divulgativa che inciuciona a dir la verità) e poi in una confessione di grido a Vanity Fair (indicizzata sotto
Chi l’avrebbe mai detto… Roberto Farnesi un fiume in piena! A distanza di poche settimane, il nostro sexy-attore non le manda a dire per ben due volte, prima in un’intervista a Sorrisi e Canzoni Tv (più divulgativa che inciuciona a dir la verità) e poi in una confessione di grido a Vanity Fair (indicizzata sotto la categoria Vitellone). Ovviamente, se fa tanto parlare di sè in questo periodo, un motivo ci sarà, ovvero il suo inatteso ingaggio nel prossimo, nonchè attesissimo, film di Carlo Verdone. Una vera e propria manna dal cielo che lascia senza parole anche lui:
“Mi sento miracolato. Non credevo che un regista di commedie d’autore potesse volere uno come me che viene dai fotoromanzi” (fonte Sorrisi).
Tant’è, la promozione col botto è servita. E non finisce qui, visto che a gennaio lo vedremo di nuovo protagonista, al fianco di Kasia Smutniak, in Questa è la mia terra 2, il fortunato seguito di una fiction molto seguita. E poi ancora a fine ottobre con Vanessa Hessler (portata alla celebrità da Natale a Miami) sarà sul set di una miniserie prodotta per Raiuno da Edwige Fenech. A questo punto, perchè non continuare sull’onda del ‘viva la sincerità’?
“Attore, io? E’ una parola grossa. Sono onesto. In questi anni ho percorso tanta strada, ma so che per fare meglio questo mestiere devo imparare ancora parecchio. Oddio, so anche che me la posso giocare alla pari con tanti altri attori che ti guardano dall’alto in basso e se la tirano in maniera ridicola. Forse mi trattano così per via della Tv che ho fatto” (fonte Vanity Fair).
E la memoria ci rimanda subito ai tempi di Cento Vetrine, in cui interpretava il ruolo dell’eroe romantico che fece strage di cuori telenovelici. Farnesi non nega che la qualità, in una soap, non sia il massimo ma al tempo stesso va orgoglioso della popolarità che ne ha ricevuto, senza rimpianti nè snobismi:
“In questi contesti si lavora nelle peggiori condizioni: le sceneggiature sono orrende, le luci sembrano quelle dei filmetti porno tedeschi e il digitale appiattisce ogni cosa. Però, se un attore riesce a trasmettere qualcosa di dignitoso, vuol dire che dentro ha una scintilla speciale. In fondo è una grande scuola, quella della soap. Vorrei proprio vedere i fighetti del cinema, che ci mettono un giorno a girare una scena, recitare nello stesso tempo tre puntate”.
Insomma, per uno che ha iniziato dai fotoromanzi, in cui il massimo dell’espressività era sgranare gli occhioni, non si butta via niente. Neanche Caterina e le sue figlie 2, che l’ha visto recitare in un ruolo piuttosto stereotipato, quasi un passo indietro per la sua “carriera” in ascesa:
“Ho accettato quel personaggio solo per lavorare con Giuliana De Sio. Quando reciti con un’attrice del suo talento puoi soltanto imparare”.
Un bello e ambizioso come Farnesi, piuttosto disinvolto sotto le lenzuola (della fiction) e magistrale nelle scene focose, poteva farsi mancare l’avance gay? Ebbene sì, è capitato anche a lui:
“In maniera palese mi è successo due volte: nel 1997, dopo aver girato il mio primo film con Monica Guerritore, Femmina, una persona molto importante del mondo dello spettacolo, uno che ancora oggi stimo tanto, me lo disse chiaramente: ‘Voglio stare con te’. Gli dissi di lasciar perdere. Non voglio atteggiarmi a macho, ma con un uomo non ce la farei mai, è più forte di me. La seconda volta mi capitò con un fotografo molto conosciuto, che adesso non c’è più. Mi voleva fotografare con un costumino di pelle nera”… (fonte Vanity Fair)
Insomma, le belle donne restano l’interesse principale del nostro Roberto, che dice di amare la bella vita ma a una condizione: che non passi per il tronista di turno. Perchè lui, a differenza di quelli lì, “non è un cretino”. E ci piace, quantomeno, che abbia l’onesta di raccontarlo (dimostrando umiltà senza mancare di autostima).