Announo, la provocazione Femen squarcia il sopore da talk. Innocenzi in affanno
Announo: la recensione della prima puntata stagionale del programma che sostituisce per sei settimane Servizio Pubblico
A meno di una settimana dalla Maya desnuda di Tale e quale show sono ancora i seni femminili a risvegliare i telespettatori (ma anche le telespettatrici) che si ostinano a trascorrere serate davanti al piccolo schermo. La prima puntata della seconda stagione di Announo ha avuto un finale rumoroso a seguito dell’irruzione (programmata) delle Femen sul palco.
E pensare che fino a quel momento il talk show condotto da Giulia Innocenzi aveva fornito pochi sussulti. Il tema principale – il sindacato e la difficoltà dello stesso di rappresentare i giovani – è stato sviscerato in una discussione lunga, spesso confusa e noiosa, con Landini facilmente vincente nel confronto dialettico.
La padrona di casa è apparsa in affanno in più occasioni (facendosi pure trovare impreparata ad un rientro dalla pubblicità); in particolare nel primo blocco quando non è riuscita a rianimare un talk spentissimo e nel finale quando la coppia Vauro – Vincino, fino a quel momento dannosa per la trasmissione, ha sopraffatto tutti (pur nel caos più totale, roba che nemmeno al tavolo di Buona domenica con Rocco Casalino e Tina Cipollari). Ma il vero limite di Announo sono apparsi i giovani, chiamati a straparlare dei massimi sistemi molto spesso con argomenti deboli (per non dire nulli). Come ha twittato Silvia Motta, forse la soluzione per rendere più sensato e credibile il talk in studio c’è, rivedendo parzialmente il format.
Cara @giuliainnocenzi, i giovani di #Announo dovrebbero raccontarsi e non straparlare dei massimi sistemi, altrimenti #stoconVirus&Zelig.
— Silvia Motta (@SilviaMottaTV) 13 Novembre 2014
Bene la novità dei The Jackal (anche se Piazzapulita con il Terzo Segreto di Satira fa lo stesso da qualche settimana). Gli ascolti diranno il resto, ma la sensazione è che difficilmente ci saranno sorprese in positivo. Anzi.
Announo, stasera Maurizio Landini si confronta con i 20 giovani
Il primo protagonista della seconda edizione di Announo è Maurizio Landini. Sarà infatti il segretario della Fiom a confrontarsi in studio con i 20 giovani sui temi del lavoro, del sindacato e della crisi economica-sociale. In primo piano ovviamente ci sarà anche il caso dello sciopero generale annunciato dalla Cgil a ridosso del Ponte dell’Immacolata che ha fatto insorgere una parte del Pd e il web.
Alla conduzione del talk show di La7 che sostituisce temporaneamente (per sei settimane, poi torna a febbraio 2015) Servizio Pubblico troveremo ovviamente Giulia Innocenzi, che a Blogo nei giorni scorsi ha raccontato:
La cosa più difficile riscontrata lo scorso anno è tenere le fila di tutto. Ci sono più piani in Announo: il confronto tra i ragazzi e l’ospite, quello tra i ragazzi, c’è il filo conduttore per rispondere alla domanda con cui partiamo. Tenere le fila di tutto, con l’inserzione di Dragoni, i servizi, per me che ero, e che sono tuttora, una novella del mestiere, è abbastanza complicato. I ragazzi sono molto, spesso, troppo caldi. Quando si parlano addosso non mi piace. Il proposito per quest’anno è cercare, sempre tenendo alta la temperatura in studio perché i ragazzi devono rimanere appassionati, di avere una cosa più omogenea, più lineare, che sia più chiara per chi guarda da casa.
La puntata – seguita in liveblogging e diretta video da Blogo e intitolata ‘Meglio soli?’ – verrà aperta dall’editoriale di Michele Santoro, mentre a Vauro spetterà una telecronaca velenosa insieme ad un ‘compagno speciale’ la cui identità non è stata ancora svelata. Nel corso della serata spazio ai The Jackal oltre che ovviamente ai reportage degli inviati. Marco Travaglio non fa parte del cast fisso, ma sarà ospite in una delle prossime puntate.
La domanda che verrà posta all’inizio della diretta è: il sindacato è contro i giovani?
