Home La7 Giulia Innocenzi a Blogo: “Avrei voluto la figlia di Grillo ad Announo. Pif ospite? Mai”

Giulia Innocenzi a Blogo: “Avrei voluto la figlia di Grillo ad Announo. Pif ospite? Mai”

Sul suo stile di conduzione: “Il mio obiettivo è permettere l’interazione massima tra i ragazzi e il politico, fare da tramite. Non mi interessa mettermi nel mezzo”. E annuncia che Renzi potrebbe essere ospitato anche in questa stagione

pubblicato 11 Novembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 22:14

Giulia Innocenzi racconta a Blogo la seconda edizione di Announo, in partenza giovedì prossimo, 13 novembre, in prima serata su La7 per sei settimane (poi a febbraio 2015 il nuovo ciclo, sempre di sei puntate). Innanzitutto le novità, a partire dal fatto che “quest’anno i 20 ragazzi usciranno anche dallo studio, mettendo le mani nella realtà per vedere se le loro idee rimangono forti o se vengono messe in discussione”. Confermata l’apertura affidata a Michele Santoro, mentre Vauro “farà una telecronaca velenosa con un compagno di viaggio, che lasciamo che si sveli durante la trasmissione”. Per quanto riguarda la prima puntata il tema in primo piano dovrebbe essere quello del lavoro ed è prevista “un’incursione speciale”. E Marco Travaglio? Non sarà una presenza fissa, ma vestirà i panni dell’ospite di una puntata tutta dedicata alla giustizia.

Alcuni tra i giovani sono volti conosciuti al pubblico televisivo più assiduo (l’autista Atac Micaela Quintavalle, il fidanzato della Pezzopane, ex di Uomini e donne, la prezzemolina dei talk Silvia Sardone). C’è qualcuno che non sei riuscita a convincere?

Sì. Mi avrebbe fatto piacere avere tra i nostri ragazzi Luna Grillo, la figlia di Beppe. Lei vorrebbe fare la cantante, ma si deve arrangiare facendo tantissimi lavori. E si porta il peso di un padre così importante. Purtroppo in questa edizione preferisce non venire, ma vedere la trasmissione da casa. Speriamo che le piaccia e che decida di venire nel secondo ciclo.

C’è un errore in particolare che hai commesso nella scorsa stagione e che proverai a non ripetere?

La cosa più difficile riscontrata lo scorso anno è tenere le fila di tutto. Ci sono più piani in Announo: il confronto tra i ragazzi e l’ospite, quello tra i ragazzi, c’è il filo conduttore per rispondere alla domanda con cui partiamo. Tenere le fila di tutto, con l’inserzione di Dragoni, i servizi, per me che ero, e che sono tuttora, una novella del mestiere, è abbastanza complicato. I ragazzi sono molto, spesso, troppo caldi. Quando si parlano addosso non mi piace. Il proposito per quest’anno è cercare, sempre tenendo alta la temperatura in studio perché i ragazzi devono rimanere appassionati, di avere una cosa più omogenea, più lineare, che sia più chiara per chi guarda da casa.

Il ridimensionamento di Travaglio, che non farà più l’editoriale in ogni puntata, è motivato dal fatto che i suoi interventi nella prima stagione talvolta sono stati fuori tema?

Non è assolutamente ridimensionato. Anzi. Sarà ospite unico di una puntata, anzi di due se consideriamo la seconda serie. Il confronto tra i ragazzi e Travaglio è stato molto efficace. Quest’anno con lui vogliamo affrontare il tema della giustizia.

Quindi non è perché i suoi editoriali apparivano estranei rispetto ai contenuti o persino al tema della puntata?

No, eravamo sempre molto allineati e sintonizzati. Il suo confronto con Renzi è stato un momento interessantissimo di televisivo.

Gli ascolti della prima puntata della prima edizione – con Matteo Renzi – sono stati molto positivi (10% di share), ma poi sono progressivamente calati fino a chiudere con dati dimezzati. Visto il contesto di crisi dei talk show, sei preoccupata, onestamente?

Essendo un esperimento l’anno scorso nessuno si aspettava niente. Ma la seconda volta è sempre più difficile. Sono sempre preoccupata. La prima stagione l’abbiamo chiusa con la media del 7,3% di share. La puntata che è andata peggio in termini di Auditel, quella con Fedez e Giovanardi, ha fatto il record dell’anno su internet. In quel caso abbiamo intercettato un pubblico diverso: quello dei giovani, che non ha fatto in tempo ad arrivare su La7, ma ci ha recuperato su internet. Con quella puntata un po’ fuori agenda, invece, abbiamo perso il pubblico solito di La7 e dei talk. Noi puntiamo a raggiungerli entrambi. La mia ambizione è mantenere lo zoccolo duro, ma la sfida sarà vinta se a guardare Announo ci saranno i giovani. A loro vogliamo parlare. Non mi fermo all’Auditel, cerco di capire. La puntata di cui sono più soddisfatta è quella andata peggio in termini di audience.

Quanto la scelta dell’ospite è importante nella riuscita di una puntata? E gli ascolti della premiere sono stati drogati dalla presenza di Renzi? O, per esempio, Fedez ha drogato i risultati ottenuti sul web?

L’ospite è uno degli elementi essenziali. L’effetto Renzi c’è in tutte le trasmissioni, ma in alcune di più, in altre di meno. Devo dire che la curva di quella puntata era in salita costante, mentre non sempre è stato così in altre trasmissioni con Renzi ospite. Evidentemente il confronto tra Renzi e i giovani era così interessante, così nuovo, che abbiamo accumulato pubblico. Per quanto riguarda Fedez, sì, ha un grande seguito su internet. Però Announo, avendo i 20 ragazzi in studio tutte le puntate, ha la fortuna di potersi liberare della ricerca continua del connubio con gli ospiti in studio. Quando si costruisce una puntata di un talk si occupa molto tempo per cercare il connubio perfetto. Noi invece abbiamo un solo ospite. Spesso funziona il cattivo, Salvini, che non le manda a dire. Ad Announo funziona l’ospite con un punto di vista forte.

Renzi lo avete invitato? E lui ha accettato?

Assolutamente invitato. È molto interessato a venire, stiamo cercando di far coincidere le agende sue e di Announo per fare un bis.

La tua conduzione è una conduzione per sottrazione. Ma di fronte ad un politico, come Renzi, questo non rappresenta un limite? Il conduttore non dovrebbe assumere maggiore controllo? Ci sono i giovani a fare da interlocutori, ma sono in una posizione più debole dal punto di vista dialettico…

Non sono d’accordo. Penso l’esatto contrario. Il politico è assolutamente istruito a rispondere alle domande del giornalista, che sono molto prevedibili e spesso slegate dalle cose reali. Il giovane è spiazzante, ti chiede cose che il giornalista non ti chiederebbe mai. È imprevedibile. Il mio obiettivo è permettere l’interazione massima tra i ragazzi e il politico, fare da tramite. Non mi interessa mettermi nel mezzo. A Renzi ho fatto alcune domande, ma a me interessa far parlare i ragazzi con il politico. È una funzione democratica della trasmissione. Molti dei ragazzi neanche vanno a votare. E permettere questo dialogo diretto è un grande servizio alla democrazia. Lo dico con tutta l’umiltà del caso.

Obiezione: Renzi sembrava il conduttore di quella serata.

Questo lo si dice sempre quando Renzi va ospite in qualche programma. Occupa molto la scena. Chapeau, è stato molto bravo con i ragazzi, si è messo subito al livello dei ragazzi, ha chiesto loro di dargli del tu. Su questo è bravissimo.

Insomma, non l’hai vissuta come una critica.

Questo è stato detto da qualcuno, ma ho sentito grandissimi complimenti per quella puntata. Perché è stata una novità. Di cui vado fiera.

Quest’anno avete come competitor diretto Virus di Nicola Porro. Cambia qualcosa dal tuo punto di vista?

Rai2 è una rete molto importante, su La7 c’è da combattere ancora di più e noi lo faremo.

Qualche mese fa mi raccontasti che su Google digitando ‘Giulia Innocenzi’ uno dei risultati suggeriti era ‘raccomandata’. Oggi il primo suggerimento è Pif. Lo consideri un passo in avanti?

(lunga risata, ndr) Non mi sembra un passo in avanti. Mi sembra un dato di fatto. Funziona molto il gossip, si cerca anche ‘Giulia Innocenzi h0t’ o ‘nud@’, ma per fortuna cose di questo genere non ci sono. La Rete è un grande strumento, ma anche un luogo dove vengono fuori gli istinti più beceri delle persone. Viene fuori anche molto maschilismo. Ti dicono che sei raccomandata perché sei giovane e bionda. Vanno bene tutti i risultati su Google. Anche perché tra questi c’è anche Announo e ne sono molto orgogliosa.

Escludi che Pif…

Aspetta, scusa, ora che me lo hai detto sono andata a vedere su Google. E tra le notizie compare: ‘Giulia Innocenzi: “Niente figli con Pif”‘. Non so neanche se l’ho mai detto (ride, Ndr).

Escludi la possibilità della presenza di Pif come ospite in una puntata di Announo?

Sì, la escludo.

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