Enrico Bertolino, un comico che non trova pace. Come dargli torto?
Enrico Bertolino, l’eterno ospite (imbucato?) della serata, mi ha suscitato in passato forti perplessità. La sua carriera televisiva spazia da un mitico comic show da prime time come Convenscion, che gli ha forse regalato la vera notorietà, a un varietà più sottotono come Bulldozer. Da Natasha Stefanenko, con cui ha formato una delle poche coppie
Enrico Bertolino, l’eterno ospite (imbucato?) della serata, mi ha suscitato in passato forti perplessità. La sua carriera televisiva spazia da un mitico comic show da prime time come Convenscion, che gli ha forse regalato la vera notorietà, a un varietà più sottotono come Bulldozer. Da Natasha Stefanenko, con cui ha formato una delle poche coppie veramente affiatate della tv, a Federica Panicucci, forse meno in sintonia con il suo stile acuto e sofisticato.
Bertolino non è mai stato un comico in senso stretto, ma si è sempre servito dell’amor di battuta e del fine umorismo per lasciare un messaggio al pubblico. A dimostrarlo lo sono stati i suoi monologhi alle Iene, che si è riuscito a ritagliare con fatica e senza mai meritarsi davvero un posto in prima fila. Lo stesso vale per le incursioni in programmi come Controcampo o la partecipazione a sitcom sottotono come Il supermercato e Piloti (con un altro comico azzeccato ma incompreso come Max Tortora, riciclatosi a macchietta de I Cesaroni).
Surrogati, insomma, per colmare la mancanza di una vera vetrina in grado di distinguerlo dalla massa di cabarettisti alla Zelig. Questa vetrina è arrivata due anni fa con la conduzione di Glob, l’Osceno del Villaggio. Un programma partito senza un’identità ben precisa, ma che ha saputo imporsi sulla programmazione televisiva nel tempo. Questa sera, dopo qualche mese di stop, prende avvio la sesta edizione dello show, diventato un appuntamento fisso del venerdì sera nella storia recente di Rai Tre.
Bertolino, ancora una volta, reciterà i panni del comico che non trova pace. In più interviste promozionali, infatti, il conduttore ha sottolineato di avere una vera e propria missione di contro-informazione. Visto che dall’altra parte della barricata un programma di attualità come Matrix si è dato all’entertainment, a colpi di storia della comicità e di revival goliardici, a un intrattenitore come Bertolino non resta che improvvisarsi esperto di comunicazione e trattare le contraddizioni del sistema mediatico contemporaneo.
A Glob, pur nel suo spirito un po’ caustico e snob, va dato atto di riuscire a raccontare il villaggio globale in modo mai banale, sfruttando i nuovi canali multimediali ma non trascurando la stampa tradizionale e in particolare quella estera. E’ buffo ma inevitabile, dunque, che un varietà di nuova generazione presentato da un volto ironico e sui generis come quello di Bertolino sia obbligato a colmare gli handicap del giornalismo ufficiale. Una bella provocazione, che questa sera – pur nel rispetto della par condicio – interesserà l’immaginario elettorale.
Ospite della prima puntata, un volto noto alla blogosfera e a noi stessi caro: Diego Bianchi, autore del blog La Z di Zoro e giornalista di Excite, farà riferimento alle nuove tribune politiche, quelle sul web, per capire quanto possano incidere sulle elezioni. Mentre dall’altra parte, chissà, Enrico Mentana si starà facendo quattro risate con il Cipollino di turno.