I Re della Griglia sono pronti a indossare i grembiuli e imbracciare gli utensili per darsi battaglia nel primo vooking talent di DMAX al via domani, lunedì 27 ottobre, alle 21.10 sul canale 52 del DTT.
Finora abbiamo avuto modo di parlare del format, in arrivo dagli USA, e dei giudici: a valutare le prove dei concorrenti un trio ‘che non deve chiedere nulla alla carbonella’ ovvero Paolo Parisi, Cristiano Tomei e Chef Rubio. E’ tempo che si conoscano meglio i concorrenti: sono 9 in tutto e diversamente da quel che potete pensare ci sono anche due giovani donne tra loro. L’età è compresa tra i 26 anni di Andrea e i 53 di Angelo; le due signore arrivano da Lecce (Maria Chiara) e dall’Argentina via Ravenna (Irupe). Con Maria Chiara arrivano dal sud Italia anche Fabrizio (Palermo) e Venerando (Napoli, per la precisione quartiere Scampia), mentre gli altri sei concorrenti si distribuiscono tra Milano, Brescia, Monza, Cento e Finale Emilia.
Conosciamoli uno a uno, in attesa di scoprire chi di loro, al termine delle sei settimane di sfide, conquisterà il titolo di Re della Griglia e potrà partecipare al Campionato Mondiale di Barbecue che si terrà nel 2015 in Svezia.
I Re della Griglia – Concorrenti: Andrea Buti
Andrea ha 26 anni, vive a Ospitaletto (BS) e lavora come agente di polizia locale a Brescia. Fidanzato con Desirée da 5 anni, sogna di aprire con la sua futura moglie un ristorante. È un ragazzo con molte passioni: la pesca, l’agricoltura, i viaggi, ma soprattutto il BBQ e la pasticceria americana. Ama creare le complicate strutture di pasta di zucchero tipiche delle torte americane.
Andrea ha trovato nel BBQ americano la sua valvola di sfogo – griglia almeno tre volte alla settimana tutto l’anno – ed è il più giovane dei concorrenti di questa ‘prima’ edizione de I re della Griglia. Si appassiona alla griglia grazie al nonno, ricorda le classiche grigliate in famiglia davanti alla brace. Il nonno gli insegna anche la cottura sullo spiedo bresciano, caratterizzata da tempi lunghi e bassa temperatura di cottura, molto simile a quella americana.
Da 3 anni Andrea si è appassionato e perfezionato sempre più nelle ricette made in USA: cavalli di battaglia il brisket (punta di petto) e il pulled pork.
I Re della Griglia – Concorrenti: Angelo Favarelli
Angelo Favarelli ha 53 anni, è di Milano, è sposato, ha due figli ed è CEO di un’agenzia di Brand Design. E’ appassionato di musica rock, di libri e di enogastronomia. Si avvicina alla griglia trent’anni fa, nell’azienda agricola di famiglia. A casa ha una griglia aperta ‘con le ruote’ a carbonella sopra la quale ha appeso un fumetto che spiega, in chiave preistorica, che devono essere gli uomini a occuparsi della brace.
Non ama le elaborate cotture all’americana e i BBQ a cupola. Nella sua griglia usa le chips di legno fatte con le barrique del Jack Daniels per affumicare leggermente la carne. Per lui non esistono le ‘ribs’ ma solo le costine, anche se il suo cavallo di battaglia è il pollo al limone. Considera la griglia un lavoro prettamente maschile: meglio che le donne non si avvicinino, e in generale non ama ricevere suggerimenti mentre è davanti al fuoco, ma lascia le preparazioni alla moglie. Stare davanti al fuoco per lui è rilassante; cucina senza strumenti tecnici e non usa termometri per evitare di togliere naturalezza al metodo di cottura. Esperto di vini e molto pignolo, ha qualche difficoltà con la cottura dei pesci grandi.
I Re della Griglia – Concorrenti: Fabrizio Mangione
49 anni, assicuratore in arrivo da Palermo, Fabrizio Mangione si appassiona alla griglia fin da ragazzo quando, con gli amici, si ritrova davanti alla brace per divertirsi. Chiamato ‘il dandy’ per le sue maniere eleganti e il suo savoir-faire, Fabrizio ha la mania per tenere il suo piano di lavoro sempre ordinato, esattamente come lui.
Il suo piatto forte è l’hamburger di ricciola che amalgama con uovo e pane inzuppato nel latte. Altro segreto è il carbone aromatizzato con olio d’oliva.
E’ attaccato alla tradizione culinaria della sua regione, anche se preferisce rivisitare e inventare. Non usa termometri o bilance, i suoi strumenti in cucina e davanti alla griglia sono gli occhi, il naso e la manualità che per lui “è sacra”.
I Re della Griglia – Concorrenti: Irupe Decima
Argentina di nascita, ravennate per amore, Irupe Decima arriva in Italia 8 anni fa su consiglio del fratello Emiliano, da tempo a Torino. Si trasferisce e trova anche l’amore, oltre a un lavoro in un fast food: la sua passione per il bbq, nato fin dalla più tenera età, diventa quindi anche una professione, anche se non c’è confronto tra le carni ‘fast’ e quelle della sua terra. Il suo amore per la griglia nasce proprio nei weekend trascorsi sul fiume con la famiglia a preparare l’asado.
Arrivata in Italia ha imparato a conoscere la nostra griglia tradizionale e ad alternare la cucina dei due paesi. In casa utilizza un BBQ a gas per questioni di praticità ma ama la griglia a carbone. Il suo piatto forte è sicuramente la carne di manzo mentre è meno esperta nella cottura del pesce. È una brava asadora e rispetta perfettamente il rituale dell’asado argentino: chi griglia non si muove dalla brace finché non ha servito l’ultimo commensale. Usa le dita per capire se la carne è cotta, non il termometro. Si definisce un carnivora pura.
I Re della Griglia – Concorrenti: Julien Baraldi
Julien Baraldi ha 33 anni, vive a Finale nell’Emilia ed è nato da mamma franco-caraibica e da papà finalese: lavora nella ditta edile azienda di famiglia, convive con Claudia e con i loro due 2 figli, Camilla Carlotta, 11 anni, ed Edoardo, 2 anni. “Un papà giocherellone”: così lo definisce la sua compagna, ma tra i giochi del papà c’è anche il BBQ, cui si è avvicinato solo tre anni fa seguendo un programma tv americano dedicato proprio alla griglia, ma ha poi frequentato corsi di BBQ con vari esperti.
Il suo piatto forte sono i filetti di faraona ripiena tipici della tradizione emiliana ma grigliati sul BBQ americano. Considerate le sue origini, ama usare diverse salse con avocado e altri ingredienti esotici. Julien griglia praticamente tutti i giorni e un po’ di tutto, dalle verdure alla paella, alla pasta risottata. Ha costruito una griglia di tipo tradizionale, che ha chiamato ‘Inferno’ con un braciere di legna, lunga 2,5 m x 1m. Quando è davanti alla griglia è concentrato, conosce tecnica e ricette, assolutamente non regionali, ed è abituato a lavorare anche nella confusione più totale del suo piano di lavoro.
I Re della Griglia – Concorrenti: Luca Bini
Luca Bini si divide tra rock e barbecue: nel 2004 ha partecipato a Sanremo Rock col suo gruppo e nel 2014 è alle prese con le griglie di DMAX per dimostrare le sue capacità.
Ha 34 anni, vive a Cento (FE), lavora come operaio carrellista in un’azienda che produce imballaggi per frutta, ma appartiene a una famiglia di cuochi: il padre è specializzato nella pizza, la madre è una bravissima pasticcera. Ed è proprio guardando loro che è nata la passione per la cucina.A 18 anni compra per curiosità un libro sul barbecue americano e da qui inizia a partecipare a corsi dedicati per imparare i tempi di cottura, i vari tagli della carne, le diverse tradizioni (spagnola, americana, argentina). Ora non può più vivere senza: in casa ne ha due, uno a gas e uno a carbonella, più un affumicatore. Il suo piatto forte è anche una sua creazione, ‘La foresta nera avvelenata’, ovvero fusilloni al nero di seppia con peperoni verdi croccanti e funghetti pioppini colorati di bianco e rosso con coloranti alimentari. La sua ultima invenzione culinaria è la carbonara d’anatra (uova di anatra e porro). Sul BBQ cucina di tutto, anche primi e dolci.
I Re della Griglia – Concorrenti: Maria Chiara Stefani
Trent’anni, di Racale (LE), dove vive e lavora, Maria Chiara ha conseguito una laurea in Psicologia e una specializzazione in Formazione e Counseling e ora è un’esperta in Risorse Umane.
E’ dalle grigliate di famiglia, e in special modo dallo zio Antonio, che impara fin da piccola i trucchi del BBQ che poi ‘sfrutta’ all’università organizzando serate con gli amici. Non ama la cucina perché, dice, le fa venire la claustrofobia mentre ama il fuoco della brace, che in sé porta anche meditazione e relax, e l’aria aperta.
Ha un BBQ in muratura, immerso nella campagna, dove griglia soprattutto verdure, anche se il suo piatto forte sono le costolette di agnello marinate al mirto e rosmarino. Maggiori difficoltà col pesce, nonostante le origini salentine, ma questo non le ha impedito di vincere una gara di griglia proprio nel suo paese un anno fa: unica donna e prima classificata.
I Re della Griglia – Concorrenti: Mauro Colombo
(Quasi) quarant’anni e non sentirli: Marco Colombo è commerciante di articoli sportivi e skate, vive in provincia di Monza con la compagna e due figli di 2 e 5 anni.
La passione per lo skate, però, si è unita a quella per le Harley e per il BBQ all’americana, con le sue lunghe cotture e le sue tecniche particolari. Se le costine ha imparato a farle dal papà, il resto lo ha approfondito nei suoi viaggi negli States.
Cerca di combinare le due ‘origini’ della sua passione e ama pasare il tempo con la sua griglia piuttosto che fare la fine dei ‘couch potatoes’, anche se ‘cari’ alla tradizione americana. Gli piace provare cose nuove e si diverte quando c’è da grigliare qualche piatto diverso dal solito.
I Re della Griglia – Concorrenti: Venerando Valastro
Venerando ha 31 anni, ha un cognome che ‘ricorda’ il Boss delle Torte (Buddy Valastro, appunto) ed è un informatico ‘da sempre’. Viene da Napoli, o meglio da Scampia, e ha deciso di non abbandonare il suo quartiere come “purtroppo le persone in gamba fanno”, dice nel suo video di presentazione. Vive con i genitori e la sorellina, oltre che con la fidanzata Daniela che da 10 anni fa un po’ la spola tra casa sua e quella del ragazzo.
Appassionato di pesca sportiva, Venerando ricorda come la sua grigliata più bella una fatta in barca, in mezzo al mare, con il pescato del giorno: tonnetti, totani e calamari scottati con una granella di amaretti di Saronno e una salsa all’aglio.
Al BBQ, però, si è avvicinato solo quattro anni fa, ma è stato amore a prima vista: oggi può grigliare di tutto, dalla pasta, ai dolci, alla pizza napoletana. Il suo piatto forte sono le ‘ribs’, che ama quasi quanto la sua fidanzata (ovviamente gelosa del tempo dedicato alla griglia).“Il BBQ è social” dice ed è proprio in virtù della dimensione comunitaria di questo tipo di preparazione che ha costruito intorno alla griglia un progetto per i ragazzi disagiati del suo quartiere. Il suo approccio alla griglia però è scientifico: la formazione informatica lo ha portato a studiare/conoscere le variazioni chimiche e molecolari dei cibi alla griglia, a sapere a quale temperatura si scompongono le catene molecolari, o comunque conosce l’effetto chimico che una data temperatura esercita sulla cottura e sul sapore dei cibi. Quello che non sopporta, però, sono i commensali che non sanno aspettare.