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Una pallottola nel cuore, conferenza stampa della fiction di Rai1 con Gigi Proietti

La conferenza stampa della nuova fiction Rai con Gigi Proietti

pubblicato 22 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 22:59

13.13 Parla anche uno degli sceneggiatori della fiction. Quindi la conferenza finisce.
13.11 Proietti: “Tornare in tv con uno show? Ci penso, mi viene ogni tanto sollecitato. Mi piacerebbe molto fare, ma è pericolosissimo in questo momento. A meno che non sia una serata celebrativa. Fare una serie è difficilissimo: si è fatto tutto. Io sono abituato a fare le prove, i tempi sono cambiati. Potrei fare una cosa in teatro e poi pensarla per la tv. Ci penso, ma ho un po’ paura”.
13.10 Marzocca: “Manfredi ha faticato per evitare che gli attori scaccolassero”. Proietti: “Io non ho mai scaccolato in vita mia”.
13.08 Minaccioni interpreta il capo di Bruno Palmieri: “Ringrazio Luca Manfredi, che è stato molto bravo a tenerci a bada. Qui arriviamo alla comicità, ma senza mai forzare la mano. Spesso ti chiedono sempre di fare la stessa cosa, invece qui è diverso, anche se il mio è un piccolo ruolo”. Proietti: “Con lei non riuscirei a stare insieme in scena, mi fa ridere”.
13.06 Prende la parola Marzocca che racconta il rapporto tra il suo personaggio e quello di Proietti: “Lavorare con Gigi è stato divertente; è stato un compagno di banco, ma anche un professionista durante l’azione. Una persona che dovrebbero conoscere tutti. Ho trovato un grande amico sul set”.
13.03 C’è un giornalista modello? Proietti: “Mi pare che tutti si sia spostato negli approfondimenti televisivi. Oramai ci sono tanti esperti… infatti non si è risolto più un caso!” Mia figlia sul set con me? “Fa teatro, qui fa una piccola parte. Qualche consiglio l’ho dato di nascosto. Credo sia sulla buona strada”.
13.01 Proietti ringrazia l’attore Federico Pacifici (protagonista della prima puntata). Poi su Bruno Palmieri: “In Italia non abbiamo una tradizione di giornalista che indaga. Non è un giornalista che deve mandare il pezzo, ma non ha tempi. E non è un poliziotto”.
12.58 Proietti: “In televisione ha fatto anche qualche show, il Fantastico più brutto della storia, così diceva la stampa. Mi sono accorto che la tv mi dava occasione per rifare l’attore, non lo showman. Mi piace molto fare dei ruoli”.
12.54 Domande. A Proietti: Perché mancava dal 2005 in una serie tv?: “Non voglio dare l’immagine di chi si nega, ma io faccio teatro. Poi alterno film e cinema. Fino a prima del Commissario Rocca sembrava che io non bucassi lo schermo (ride sornione, Ndr). Io sono un po’ terrorizzato dalle cose lunghe anche perché se l sbagli… sono otto puntate che non ti viene bene. Cambi canale pure te. È diventato difficilissimo trovare una fiction che funziona senza sbracare. Poi non è che c’è stata tutta questa insistenza”. Lo sceneggiatore con un cenno lo smentisce. Risate in sala.
12.51 Inaudi commossa per il complimento di Proietti: “È stato bello, interessante, forte. Il mio è un personaggio ha molti movimenti interni. È un po’ schizzata, come molte mamme sono dovendo badare ai figli. È un personaggio zoppo, le è mancato il padre”.
12.50 Maglietta e Castellano assenti oggi. Nella fiction c’è anche il nipote del protagonista (un ragazzino presente anche in sala)
12.45 Proietti: “Il mio personaggio scopre tardi che il suo mestiere è scoprire la verità. Lui 20 anni prima fu innocentista, però all’improvviso quando sta per andare in pensione questo signore esce dalla prigione. E lo va trovare e chiede di essere aiutato a incontrare il figlio. Da qui gli nasce la voglia di verità. Noi viviamo in un periodo in cui chi cerca la verità o è matto… o è una persona perbene. Poi c’è tutta la zona commedia, che spero che diverta e faccia ridere. In questo mi ha dato una mano Marco Marzocca, col quale facciamo una coppia che neanche Cric e croc. Il livello del cast è straordinario. Con la Inaudi non avevo mai lavorato, è un’attrice interessantissima. Si dice sempre che siamo stati bene, però è vero che abbiamo lavorato professionalmente a un bel livello”.
12.43 Manfredi: “Gigi ci ha regalato questo straordinario personaggio. Abbiamo fatto un piccolo omaggio al tenente Colombo perché il nostro protagonista, Bruno Palmieri, gira in cabriolet. Gigi ti sorprende sempre, ha tempi comici perfetti”.
12.40 Il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta: “Benvenuto a Gigi Proietti, che a Rai1 è di casa. La stagione di fiction sta andando molto bene. Rai1 è una rete illuminata, ha risultati trasversali ottimi. Il pubblico ha seguito tutti i progetti di Proietti. Dal 2005 Proietti non tornava con una serie. Per questo la vivo come un evento. Fare una serie sui cold case significa parlare del rimosso, di ingiustizie subite. Per trattare di cold case abbiamo scelto l’attore più caldo, Proietti, che abbiamo corteggiato.È una commedia con dei casi gialli”.

12.38 Inizia la conferenza.

Tra pochi minuti nella sede romana della Rai in Viale Mazzini inizierà la conferenza stampa di presentazione di Una pallottola nel cuore, collection di 4 film per la tv, in onda a partire da lunedì 27 ottobre su Rai1 alle ore 21.15.

Blogo seguirà l’incontro in liveblogging. Vi prenderanno parte gli attori che compongono il cast: Gigi Proietti, Francesca Inaudi, Licia Maglietta (Paola, l’unica a conoscere il legame tra Proietti/Palmieri e la figlia Maddalena), Marco Marzocca, Paola Minaccioni (nei panni di Luisa Renzoni), Teco Celio (Don Renato) e Franco Castellano.

I titoli dei quattro film sono La Maga di Piazza Navona, La ragazza del parco, Il passato che ritorna, Il vero e il falso. La regia è di Luca Manfredi. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Compagnia Leone Cinematografica. A produrlo sono Francesco e Federico Scardamaglia. Gli sceneggiatori sono Nicola Lusuardi, Salvatore Basile, Francesco Arianchi, Luca Manfredi e Gigi Proietti. Di seguito vi proponiamo la sinossi:

Bruno Palmieri (Gigi Proietti) è un cronista di nera del Messaggero. Quarant’anni trascorsi per le strade di Roma, attraverso i quartieri del centro, le vie antiche, le periferie degradate, i quartieri ricchi e quelli popolari. Una memoria minuziosa dei fatti e soprattutto delle persone. E una pallottola vicino al cuore.