Sky punta sui canali in chiaro per sfidare Mediaset?
Dal 2015, a cominciare dai canali all news, Sky traslocherà in chiaro
Il quotidiano La Repubblica lancia l’indiscrezione di un “possibile ‘trasferimento’ in ‘chiaro'” di Sky. Il giornalista Claudio Tito racconta che gli uomini di Rupert Murdoch avrebbero iniziato a valutare rischi e opportunità di una trasformazione completa di Sky Italia che prevederebbe una graduale “gratuità” per una parte dei suoi canali, un po’ come accade oggi per Cielo.
L’obiettivo sarebbe quello di aumentare la presenza sul digitale terrestre, proponendo così una nuova sfida a Mediaset Premium anche in termini di contesa di share e di pubblicità.
Il progetto rientrerebbe nella guerra tra Murdoch e Berlusconi, iniziata con l’assegnazione dei diritti tv della Champions league nel triennio 2015-2018 (andati a Premium), e sarebbe anche la soluzione per emergere dalla saturazione del mercato televisivo, aggravata peraltro dalla crisi economica e dalla generale flessione della raccolta pubblicitaria.
Il passaggio di Sky in chiaro sarebbe previsto per il 2015, quando in campo entrerà un nuovo competitor, ossia Netflix, che già domina il mercato della tv su internet in Germania e in Francia. I primi a traslocare dovrebbero essere i canali all news.
Su La Repubblica si legge inoltre che le strategie della pay tv di Murdoch, potrebbero cambiare se da parte di Berlusconi ci fosse un passo indietro proprio su Premium, cioè se a Sky venisse lasciato il monopolio (di fatto) delle reti a pagamento.
Naturalmente si tratta di indiscrezioni e non di annunci ufficiali. Sta di fatto che né Sky, né Mediaset (né tantomeno la Rai) se la spassano. Infatti la rete a pagamento negli ultimi 2 anni ha perso quasi 200 mila abbonati e ha chiuso l’ultimo bilancio con un meno 2,2 miliardi nei ricavi e un rosso di 8 milioni.
Quella di Berlusconi non sta messa meglio, anzi. Nel 2013 ha fatto registrare una contrazione di 230 milioni di euro in raccolta pubblicitaria e l’ultimo bilancio è stato chiuso con un netto calo dei ricavi e ancora una volta non è stato distribuito il dividendo.