Matteo Renzi a Domenica Live con simpatia: “Io sono la pausa tra le pubblicità”
Matteo Renzi fa sfoggio di proverbiale simpatia a Domenica Live. Ma non solo…
Ospite d’onore della puntata odierna di Domenica Live è stato Matteo Renzi. Si dice che per privilegiare la sua presenza siano saltate le interviste a Lele Mora e Nina Moric (ma questo non significa, ovviamente, che ci siamo risparmiati le nuove polemiche di Manuela Villa). Il premier, comunque, si è presentato in cravatta e camicia bianca nello studio di Barbara d’Urso ed è parso totalmente a proprio agio alla sua terza ospitata da Nostra Signora di Cologno. Non ha perso comunque occasione di avere qualcosa da ridire non tanto sul modo in cui è stata gestita l’intervista, ma più che altro per le eccessive interruzioni dovute agli infiniti blocchi pubblicitari. Ma noi non abbiamo canone, precisa Barbarella. Sì, ma non ti preoccupare: non vi hanno certo sacrificato in questi anni, fa notare di rimbalzo il premier.
E ancora Io sono una pausa tra le pubblicità ha dichiarato il sempre giovial Renzi intento a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero parlare, con un valore aggiunto rispetto a come siamo abituati a sentirlo: per rivolgersi più efficacemente al pubblico di Barbara d’Urso, si esprimeva come Barbara d’Urso, faccette escluse ma non sempre. Basti dare un’occhiata alla foto qui sotto:
Siamo rimasti obnubilati da una serie di:
Pensate a quei ragazzi che vanno all’estero perché qui in Italia non possono avere un futuro […] Pensate a quelle persone che non arrivano a fine mese […] pensate agli imprenditori schiacciati dalle tasse e a quei politici che fanno i ricconi…Signora, lei mi capisce, vero? La vedo che fa il gesto dell’ombrello contro di loro, meno male che non l’hanno inquadrata!
Ammicca Renzi, sia al pubblico presente che a quello a casa, tanto che risulta difficile dargli torto, visto che va a parlare di temi sensibili (il lavoro, la crescita dei figli, il futuro e così via) attingendo ad un immaginario di metafore ed esempi che vanno a colpire direttamente la pancia degli italiani e in primis quella della (ormai famigerata) Comare Cozzolino.
E poco importa, poi, se c’è troppa pubblicità. Finisce tutto a tarallucci, diretta e vino con Barbara d’Urso che gli lancia una proposta (una delle poche sentite in sessanta minuti sessanta di chiacchierata):
Quando finirai di fare il premier, tra 150 anni ovviamente, vieni a fare un programma con me in tv? Guarda che sei simpatico, eh? Secondo me funzioni!
Renzi sulle prime nicchia ma poi, forse, si lascia convincere, tanto da lanciare la pubblicità (aridaje) e il prossimo ospite che arriverà in studio dopo di lui, Nino D’Angelo. Anche se il premier, fuori dai denti, ammette di preferire Guccini. Ma è solo un’altra irresistibile gag, un altro tassello di quell’operazione simpatia a target Comare Cozzolino.
Cos’abbiamo desunto da tutta questa intervista? L’acqua calda. Ovvero che Renzi è davvero un simpaticone, non se la prende nemmeno per le imitazioni graffianti di Crozza ai suoi danni. Insomma, uno che fa di pubblicità virtù, uno di noi:
Io non sono l’amministratore delegato dell’Italia Spa. Io rappresento i sogni di tutti gli italiani, voglio realizzarli. L’importante non è sbagliare, l’importante è che vedano che ti spacchi la schiena per fare bene. Poi se ti riesce ti rieleggeranno, altrimenti vai a casa.
E chi glielo dice, ora, che pure Berlusconi ha ammesso giusto oggi che ormai farsi pubblicità elettorale in tv è come gridare nel deserto “Quanto sono simpatico”?
Ps: però è simpatico, eh?
Domenica Live, 19 ottobre 2014: Matteo Renzi ospite