E’ tornata la Donna Bionica (con qualche cambiamento)
David Eick prosegue la strada dei remake. Dopo aver riportato in televisione le avventure di “Battlestar Galactica” (da noi visibile solo su satellite) ha messo le mani su un altro telefilm d’annata: “La Donna Bionica”, in onda sulla Nbc (da noi andrà in esclusiva sulle reti Mediaset, grazie all’acquisto, segnalatoci lo scorso mese da Share,
David Eick prosegue la strada dei remake. Dopo aver riportato in televisione le avventure di “Battlestar Galactica” (da noi visibile solo su satellite) ha messo le mani su un altro telefilm d’annata: “La Donna Bionica”, in onda sulla Nbc (da noi andrà in esclusiva sulle reti Mediaset, grazie all’acquisto, segnalatoci lo scorso mese da Share, di tutti i film e serie tv prodotti dalla Warner e dall’Universal).
L’originale, spin-off della serie “L’uomo da sei milioni di dollari”, andò in onda dal 1976 al 1978, per tre stagioni, anche se Eick ha dichiarato di non voler fare un semplice remake del telefilm, ma di partire dal titolo ( che da “The bionic woman” è diventato “Bionic woman”) per realizzare qualcosa di diverso.
Ed infatti le diversità ci sono. Se nell’originale si sa un po’ di più sul passato di Jamie Sommers (la protagonista mantiene lo stesso nome anche nel remake, ma ora è interpretata da Michelle Ryan), nella nuova serie di lei si sa poco, se non che lavora come barista, ha un alto quoziente intellettivo ed ha una personalità spiccata. Non ha più i genitori ed ha un difficile rapporto con la sorella Becca, la quale non rispetta la sua autorità di sorella maggiore trovatasi a doverle fare da genitore.
Inoltre, la Jamie degli anni ’70 era coinvolta ne “L’uomo da sei milioni di dollari” in quanto fidanzata del protagonista Steve Austin (interpretato da Lee Majors). Ora, è “solo” fidanzata con un docente universitario, membro di un associazione governativa che da anni lavora ad un programma speciale inizialmente pensato per l’esercito.
Sono diverse anche la cause che portano alla trasformazione di Jamie. L’incidente col paracadute che non si apre durante un lancio dell’originale è stato sostituito da un più spettacolare incidente stradale che coinvolge Jamie e il fidanzato Will (Chris Bowers). Inoltre, nel corso della storia, si scoprirà che non si tratta di incidente, ma che qualcuno trama contro l’organizzazione.
Dopo l’intervento, inoltre, veniamo a sapere che oltre alle gambe, al braccio destro ed all’orecchio, alla nuova donna bionica è stato impiantato anche un dispositivo ottico che già dalla prima puntata si rivelerà utile ai fini della storia, così come l’iniezione nel suo sangue di antrociti, particolari elementi che favoriscono la rigenerazione e filtrano le impurità che dall’esterno attaccano l’organismo.
Non cambia rispetto all’originale, invece, la decisione della protagonista di mettere la propria forza al servizio di chi ne avrà bisogno, mantenendo così la stessa linea che l’attrice protagonista nella serie originale (Lindsay Wagner) ha voluto che gli sceneggiatori seguissero, cioè la rappresentazione non solo di una forza fisica, ma anche di una forza d’animo che combatte i prepotenti a favore della giustizia.
Trovo questa serie potenzialmente interessante: la decisione di ricostruire parte della storia e di inserire nuovi personaggi è azzeccata, soprattutto nell’introduzione del personaggio della “prima donna bionica” (motivo per cui, probabilmente, nel titolo è stato tolto l’articolo determinativo), di nome Sarah Corvus (Katee Sackhoff), forse troppo attaccata allo stereotipo del personaggio cattivo che vuole vendicarsi a tutti i costi per i torti subiti, ma che offre nuovi spunti rispetto alla serie originale.
Le scene d’azione, almeno nella prima puntata, mancano, ma sono (e devono essere) una delle colonne portanti di una serie di questo tipo, nella speranza che non si riducano alle solite scazzottate o al classico salvataggio in extremis.
Tutto sommato, quindi, è da tenere d’occhio, alla luce soprattutto dei nuovi intrecci possibili ed anche degli effetti speciali di cui non si disponeva trent’anni fa e che ora potrebbero contribuire a fare la differenza.
Dopo il buon debutto (13 milioni di telespettatori, il più alto ascolto degli ultimi 8 anni per la Nbc), la serie è calata fino a 10 milioni. Un buon ascolto, ma la necessità di rivedere alcuni aspetti si è fatta sentire. Non ci resta che aspettare le prossime mosse degli sceneggiatori, prima tra tutte (ma era già prevista), l’arrivo nel cast per cinque puntate di Isaiah Washington, reduce dal licenziamento dal cast di “Grey’s Anatomy” per le accuse omofobe contro T.R. Knight, nel ruolo di Antonio Pope, colui che dovrà osservare Jamie nei suoi primi passi nell’organizzazione.