Servizio Pubblico, Michele Santoro: “Marco Travaglio? Non ho problemi a continuare il nostro rapporto”
La nota del giornalista, pubblicata sul sito ufficiale di Servizio Pubblico.
L’inaspettato scazzo tra Michele Santoro e Marco Travaglio è stata come una “boccata d’ossigeno” in mezzo a tante tele-risse trash, preparate minuziosamente, con i soliti protagonisti che non aspettano altro nella loro vita che farsi notare in questa squallida maniera.
Più che di discussione, però, sarebbe più giusto parlare di malinteso, considerando che Santoro ha accusato Travaglio di aver offeso il governatore di Liguria, Claudio Burlando, e di aver assunto nei suoi confronti, e non solo, un atteggiamento poco democratico.
In realtà, il giornalista de Il Fatto Quotidiano non ha insultato direttamente nessuno e forse risiede proprio qui il motivo per il quale, ieri sera, ha scelto di abbandonare lo studio di Servizio Pubblico, programma in onda su La7 ogni giovedì sera.
La nota che Michele Santoro ha pubblicato sul sito ufficiale del programma non è proprio una marcia indietro, tutt’altro. Il giornalista salernitano, però, ha teso una mano all’indirizzo di Travaglio, con cui collabora dal 2006 dai tempi di Anno Zero, affermando di non aver alcun problema a proseguire la loro collaborazione professionale:
Come tutti sanno, non commento ciò che accade in trasmissione. Chi non l’avesse vista e volesse farsi un’opinione, può vedere la puntata di ieri, come stanno già facendo in tanti, sul sito di Servizio Pubblico e commentarla come gli pare. Mi auguro che il comportamento di Marco Travaglio, che ha lasciato lo studio, sia stato determinato da circostanze e umori del momento. Per quanto mi riguarda, non ho problemi a continuare il nostro rapporto nel rispetto della linea editoriale del programma che prevede attenzione e ascolto nei confronti di tutti.
Santoro, però, ha anche praticamente confermato quanto detto in trasmissione, soprattutto riguardo il concetto di democrazia, non pentendosi di fatto del trattamento riservato a Travaglio (anche se quest’ultimo, a dire il vero, non ha calpestato i diritti di nessuno).
Anche dinanzi alla prospettiva di un’improvvisa interruzione del loro rapporto lavorativo, Michele Santoro ha ribadito la propria stima per il collega:
Se ciò non fosse possibile e una lunga collaborazione si dovesse interrompere per una differente valutazione sul formato, sulle regole e sulle caratteristiche di Servizio Pubblico, non potrei che confermare amicizia e rispetto nei confronti di un giornalista che giudico eccellente e del suo giornale essenziale per il pluralismo. Per lui ci sarà sempre una porta aperta per manifestare il suo pensiero e aumentare la platea delle persone interessate al suo lavoro.
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