Giorgio Marchesi a Blogo: “Un medico in famiglia 10? Non so se ci sarò” (VIDEO)
L’attore spiega il perché non è sicuro di essere nel cast della decima stagione di Un Medico in famiglia: “Dipende dalle storie che verranno scritte per i personaggi. La storia tra Maria e Marco ha avuto un percorso, se c’è la possibilità di andare avanti con qualcosa di altrettanto interessante è bene, altrimenti i fan per primi sarebbero delusi dal vederli fare ripetizioni del passato”.
Alla fine della conferenza stampa di presentazione della nuova miniserie di Rai1, La strada dritta, in onda lunedì 20 e martedì 21 ottobre, Blogo ha avuto modo di conversare per alcuni minuti con uno degli attori protagonisti. Si tratta di Giorgio Marchesi, che nella fiction in due puntate co prodotta da Cattleya interpreta l’ingegnere Giovanni Nigro. A lui abbiamo chiesto di raccontarci il personaggio, ma abbiamo rivolto anche domande sul futuro di Marco Levi di Un medico in famiglia.
Di Un medico in famiglia non posso parlare perché non so cosa accadrà. Non so se ci sarò, perché dipende da cosa accadrà. Dipende dalle storie che verranno scritte per i personaggi. Dico personaggi perché in una serie come quella non si è da soli. La storia tra Maria e Marco ha avuto un percorso, se c’è la possibilità di andare avanti con una storia altrettanto interessante è bene, altrimenti penso che i fan per primi sarebbero delusi dal vederli fare ripetizioni del passato. Lo dico molto onestamente, ai fan. So che molta gente ci tieni, ed io e Margot (Sikabonyi, Ndr) per primi. Però deve esserci la possibilità.
Insomma, al momento regna l’incertezza. “Si saprà qualcosa” di più tra febbraio e marzo, considerato che “le riprese inizieranno a giugno-luglio”. Intanto il bel Marchesi torna in tv nella miniserie diretta da Carmine Elia e dedicata alla costruzione dell’Autostrada del Sole.
L’attore ha ammesso che La strada dritta è “un progetto a cui tengo molto” perché “mi sono innamorato sia della sceneggiatura sia del personaggio che interpreto”. Senza dimenticare il fatto che una storia che racconta la costruzione di un’infrastruttura pubblica conclusa addirittura prima dei tempi previsti “può essere un esempio positivo”:
È un’eccellenza italiana, purtroppo è anche un’eccezione italiana.
In apertura di post la video intervista integrale.