Il futuro (e il passato) televisivo di Paola Perego
Spesso si è ingiusti con certi personaggi della tv che, per il solo fatto di mettersi al servizio di contesti non troppo stimati, diventano il principale caprio espiatorio delle critiche al mezzo. Una delle conduttrici più maltrattate della nuova generazione (forse anche dal sottoscritto quando se l’è meritato) è senza ombra di dubbio Paola Perego.
Spesso si è ingiusti con certi personaggi della tv che, per il solo fatto di mettersi al servizio di contesti non troppo stimati, diventano il principale caprio espiatorio delle critiche al mezzo.
Una delle conduttrici più maltrattate della nuova generazione (forse anche dal sottoscritto quando se l’è meritato) è senza ombra di dubbio Paola Perego.
Che, con la partenza di Buona Domenica condotta per la seconda edizione di fila da domani, festeggia le sue nozze d’argento in tv (senza farsi mancare un’intervista al Sorrisi e Canzoni):
“Sono 25 anni che faccio questo lavoro. Mi mancano solo due traguardi: presentare il Festival di Sanremo e uno show in prima serata il sabato sera”.
Mentre la conduttrice rassicura di non intendere sottrarre la conduzione del Gf 8 alla sua “amica” Alessia Marcuzzi, il cambio della guardia potrebbe avvenire dall’anno successivo, in cui la Perego dovrebbe lasciare quasi sicuramente il contenitore della domenica per sbarcare al prime time (avrebbe ancora un anno di contratto da onorare).
In fondo, Paola deve gran parte della sua rinascita professionale al genere reality, che l’ha prima riportata in auge con la conduzione de La Talpa su Raidue – promossa da Al posto tuo al posto di un’imbranata Amanda Lear – e poi ne ha segnato il fortunato trasloco su Italia1.
Dalla seconda edizione del reality, in una veste più fresca per la nuova rete di collocazione, all’approdo a Verissimo – a sua volta non privo di polemiche – il passo è stato breve.
Ed è così che in pochi anni la Perego ha compiuto tutto il cursus honorum per diventare una presentatrice di successo della tv commerciale, spesso invischiata al trash senza vergognarsene ma mai priva di una credenziale innegabile: la professionalità.
Basta rispolverare il suo curriculum per capire che ha veramente presentato, a testa alta e a prescindere da qualsiasi pregiudizio, di tutto di più.
La sua prima esperienza televisiva risale al 1983, quando su Antenna 3 Lombardia ha fatto da valletta nei programmi Ric e Gian graffiti e Il guazzabuglio. Nel 1984 è entrata in Fininvest in qualità di presentatrice: da allora ha partecipato a numerose trasmissioni sportive (Autostop, Record, Super-Record, Grand Prix) e di spettacolo leggero (Azzurro, Premiatissima e Tutti in famiglia).
Nella stagione 1989 è stata copresentatrice di Calciomania, la rubrica sportiva di Italia 1. Per Telemontecarlo ha interpreso la strada dell’intrattenimento presentando Settimo squillo, insieme a Remo Girone, e Quando c’è la salute, accanto a Tiberio Timberi.
Dal 1993 al 1996 ha condotto nel weekend di Raidue lo storico contenitore di Michele Guardì In famiglia, in coppia con l’attuale concorrente Massimo Giletti, subentrato all’amico di sempre Alessandro Cecchi Paone. Nel 1997 è tornata alle reti Mediaset con la rubrica Aspettando Beautiful; successivamente ha condotto Forum dopo il passaggio del programma da Canale 5 a Retequattro (esperienza che, va detto, ha affrontato sempre con una certa insofferenza, visto il target geriatrico con cui non si è mai sentita troppo a suo agio).
Nel 2002 ha presentato su Retequattro I sette vizi capitali, trasmissione in sei puntate che si occupava delle piccole truffe e inganni di cui sono vittime i cittadini.
Ma in pochi ricorderanno che la Perego si è anche cimentata egregiamente, visto il suo fare algido e tensivo, nella conduzione di un quiz. Trattasi di Salto nel buio, andato in onda nel 2001 per cinque puntate nella fascia preserale del sabato.
Insomma, una gavetta niente male con un auspicio: vista la mancanza di eredi di Gerry Scotti al preserale e i suoi ottimi risultati raggiunti con Verissimo, perché non sdoganare una donna al timone di un game show con un format sulle sue corde?
Di certo, se la Perego si distaccasse dalla rissa d’ordinanza di Buona Domenica, mettendo a frutto la sua esperienza in un’avventura più edificante, la sua immagine ne uscirebbe decisamente rivitalizzata (oltre che meno ingiustamente bistrattata).