Heroes – Lo sport nel cuore, su Canale 5 il ‘romanzo sportivo’ di (più di) una generazione
Il racconto dei grandi eventi sportivi e dei grandi miti dello sport in un ciclo di appuntamenti per la seconda serata di Canale 5.
Debutta oggi, martedì 7 ottobre, nella seconda serata di Canale 5 Heroes – Lo sport nel cuore, nuovo programma curato da Giorgio Terruzzi per Sportmediaset, che riporta un po’ di ‘sport’ (al di là degli speciali sulle coppe Europee) nel palinsesto dell’ammiraglia Mediaset, anche se nella forma del ‘racconto mitologico’.
Prova forse a colmare il gap con certe produzioni Sky (e penso subito al ciclo ‘Federico Buffa racconta’, con tutti i suoi spin-off) questo Heroes che, come già fa capire dal titolo, ha intenzione di concentrarsi sui grandi personaggi dello sport, senza però ignorare il racconto degli eventi indimenticabili che hanno puntellato la storia sportiva, non solo italiana.
Lo si presenta proprio come un ‘romanzo sportivo’, a sottolineare il taglio narrativo, meno documentaristico insomma, delle varie puntate, ciascuna incentrata su un tema diverso, stando almeno a quanto si deduce dalla sinossi della prima puntata, in onda stasera, martedì 7 ottobre, a partire dalle 23.35 circa.
Al centro del primo appuntamento i campioni del calcio (e mi sarei stupita di qualcosa di diverso). Un viaggio in sei ‘capitoli’, ciascuno incentrato su una coppia di grandi stelle che hanno segnato un’epoca, messe a confronto e allo specchio, con interviste esclusive, come quelle realizzate alla prima coppia protagonista, formata da Michel Platini e Roberto Baggio (che, neanche a dirlo, torna sul fatale ultimo rigore dei Mondiali USA ’94, che rivediamo – masochisticamente – in alto). Si procede poi con Leo Messi e Diego Maradona, Helenio Herrera e Josè Mourinho raccontati da Massimo Moratti, le leggende olandesi Johan Cruyff e Marco Van Basten, il genio e la sregolatezza di George Best ed Eric Cantona, i diversi destini di uno stesso nome, quelli di Cristiano Ronaldo e del Ronaldo brasiliano.
Questo il primo atto di questo romanzo ‘sportivo’ – non criminale – di Terruzzi, che proseguirà nelle prossime settimane: un esperimento a suo modo interessante, ma in una collocazione piuttosto rischiosa. La domanda nasce spontanea: perché non collocarlo su Italia 1, già più avvezzo alle cronache e al racconto sportivo, tra Tiki Taka e motociclismo? Chissà…