Il nuovo Tg4: dal 3 settembre al via l’edizione delle 14 e Toti dice addio a certe derive ultrapop
Nuova edizione alle 14 per il Tg4 di Giovanni Toti che dice addio al trash nell’informazione
“Visto che si dice che abbiamo dimezzato gli ascolti, da lunedì rimetto Sipario e le Meteorine”. Con questa frecciatina alle ultime dichiarazioni di un certo Emilio Fede, Giovanni Toti, neodirettore del Tg4, apre la conferenza stampa di presentazione del nuovo telegiornale di rete. E anche se di certo non vedremo più Meteorine e sipariette, molte sono le novità della nuova stagione per quanto riguarda l’informazione di Rete4. Vediamole in dettaglio:
Da lunedì 3 settembre il Tg4, pur mantenendo lo stesso target (non anziano ma adulto, come precisa Toti), si rinnoverà completamente. Due le novità principali: la prima è l’aggiunta di un’edizione alle 14 che si propone di diventare un appuntamento fisso per approfondire temi di attualità, politica ed economia nazionale ed internazionale. La seconda novità invece riguarda l’aspetto del tg: rinnovamento completo di grafica, studio e sigla per quanto quest’ultima ricordi, nella parte iniziale, quella storica del “vecchio regime”.
Per l’edizione delle 18.55 riconfermatissime le giornaliste Benedetta Corbi e Monica Gasparini anche se si sta cercando un terzo volto per la conduzione del telegiornale di rete, probabilmente maschile. Ma Toti ironizza: “Avrei voluto la Minetti, però col fatto che non si è dimessa, la cosa diventa irrealizzabile. Non le si può dare un doppio incarico”. Ovviamente si tratta di una battuta, ma intanto il braccialetto promosso dalla consigliera regionale ce l’ha sul polso. Brividi.
Strane suggestioni a parte, pare non ci sia davvero nulla da temere per il nuovo Tg4. Per quanto durante la conferenza sia stata ribadita più volte una certa continuità col passato, l’impressione è quella di un taglio netto con tutto ciò che esuli dall’informazione seria e soprattutto oggettiva. Così assicura Mauro Crippa:
L’unico mandato dall’alto è che si faccia una tv seria senza le derive ultrapop sperimentate in passato. Non si tratterà comunque di un’informazione calibrata sulla campagna elettorale a supporto di qualcuno. Non abbiamo intenzione di dare il fianco a questo o a quel partito nè col tg nè con gli altri programmi di approfondimento della rete. Non saprei nemmeno come farlo un programma di propaganda: se devo parlare di attualità non posso prescindere dal disagio sociale e non mi importa se questo potrà disturbare qualche amico o conoscente.
E sempre Crippa si dice soddisfatto del cammino per ora compiuto dalla nuova direzione e consiglia a Fede di ricontrollare meglio i dati Auditel: “Escono ogni mattina verso le 10, Emilio”, lo punzecchia il direttore generale dell’informazione Mediaset. E a supporto del successo della nuova direzione, qualche dato lo cita lo stesso Toti:
Nonostante gli Europei e le Olimpiadi, il Tg4 sotto la mia direzione sia nell’edizione delle 11.30 che in quella delle 18.55 ha superato di oltre un punto le rispettive edizioni dell’anno scorso nello stesso mese. Abbiamo tutta l’intenzione di migliorare questo dato, ma siamo partiti bene. Come direbbe Mao: Anche le lunghe marce cominciano con un passo. E pensate che cambiamento, se al Tg4 siamo arrivati a citare Mao!