Il sesso Porta a Porta
Un lettore ci chiede un parere sulla puntata di giovedì di Porta a Porta, nella quale si parlva di un tema caldo e scottante, di interesse generale e di grande attualità giornalistica. Bruno Vespa, con l’ausilio di grafiche e statistiche, sondaggi e titoloni scandalistici e impressionanti – tipo il 55% delle italiane ha finto, con
Un lettore ci chiede un parere sulla puntata di giovedì di Porta a Porta, nella quale si parlva di un tema caldo e scottante, di interesse generale e di grande attualità giornalistica.
Bruno Vespa, con l’ausilio di grafiche e statistiche, sondaggi e titoloni scandalistici e impressionanti – tipo il 55% delle italiane ha finto, con tanto di scontato frame tratto da Harry, ti presento Sally – parlava, sì, di sesso e della bravura delle italiane a letto.
E’ fortunato, il nostro lettore, perché si dà il caso che il sottoscritto abbia visto la puntata. O meglio, va detto a onor del vero, una parte di puntata.
Quel tanto che basta per sentire Flavia Vento – pregasi notare la comprovata esperienza delle ospiti – ammettere che sì, le piace fare l’amore con l’uomo che ama, e le piace farlo anche tutti i giorni. Per vedere un utilissimo rvm in cui si dissertava sui segnali attraverso i quali l’uomo può accorgersi se la sua partner stia o meno avendo un orgasmo – narici dilatate, contrazioni aritmiche dei muscoli vaginali… -, se l’orgasmo sia vaginale o clitoreideo o di entrambi i tipi. Per sentir dissertare se le donne fingano o meno a letto, se questa finzione sia umiliante o meno per il partner. E infine, per udir l’incredibile dibattito fra l’Onorevole Alessandra Mussolini e Alba Parietti. Che si contendevano l’esatta posizione del punto G.
Che dire, caro lettore.
Il problema è che in Italia si fa troppo sesso orale. Se ne parla un sacco, se ne pratica poco.
Di altri argomenti, invece, che meriterebbero molta più attenzione, si preferisce non parlare.
Se poi ci sia bisogno di farsi dar lezioni di educazione sessuale, con tesi sentite e stravecchie, da un giornalista, qualche soubrette e una donna politica, ciascuno dei quali avrebbe il preciso dovere di occuparsi dei propri campi di competenza, fra cui – scegliete voi chi – la cronaca e i problemi dell’Italia, be’, non devo certo essere io a deciderlo.