Gabriel Garko: “Non mi do in pasto al pubblico, come le star Anni 50”. E le serate in disco dove le mette?
L’attore de L’onore e il rispetto si finge riservato e ostile alla folla. Ma poi è il re dei privé
Partiamo da una premessa: ho sempre trovato Gabriel Garko uno dei personaggi meno sinceri della televisione italiana. Uno che si atteggia a finto umile, non potendo vantare di essere un grande attore, e che vuole sempre farci credere di non vivere della sua bellezza.
Le sue urticanti dichiarazioni al Sorrisi e Canzoni Tv di questa settimana, nella cover story promozionale de L’Onore e il rispetto 3, me lo confermano. Innanzitutto l’intervista comincia con Garko che mette le mani avanti: solo la giornalista di Sorrisi Cinzia Marongiu ha l’esclusiva per accedere a casa sua (una villa circondata da alberi e vasche d’acqua a Zagarolo).
Lui si mostra tanto riservato e impegnato, dice che quest’estate non è riuscito neanche a fare un giorno di mare tra due set di fiction, un doppiaggio (pensare che a Il bello delle donne era lui a essere doppiato) e “degli allenamenti”.
Garko difende poi il suo lato stacanovista e solitario, dando l’idea di essere uno che non ama invasioni di campo nella sua vita privata. E, soprattutto, uno che si tiene alla larga dalle folle adoranti:
“Dicono che il successo cambia. In realtà cambiano le persone che hanno a che fare con te, con la loro invadenza. Gente che si offende perché non viene salutata. Ma se non ci siamo mai salutati perché dovrei cominciare adesso? C’è chi ti chiede un autografo mentre stai mangiando. O che pretende una foto anche quando sei tutto ‘scasciato’. Essere sempre sorridente e disponibile non è possibile. Così ho imparato ad assumere lo stesso atteggiamento di chi mi avvicina, salvaguardando me stesso”.
Gabriel Garko, l’attore di fiction più richiesto in discoteca
Gabriel la chiama ‘la regola della Nutella’. Ecco come funziona:
“Piace a tutti, ma se nei fai fuori tre barattoli di fila fai indigestione e non la puoi vedere. Per me è la stessa cosa. E’ meglio se il pubblico mi vede solo sullo schermo, in modo che io non prenda mai il sopravvento sui personaggi che interpreto. Un po’ come facevano le star di Hollywood Anni 50. Sono un personaggio pubblico, ma non mi do in pasto agli squali”.
Questo è lo stesso Garko, però, che nel corso dell’anno non si fa mai mancare una serata in discoteca come special guest in pista (con tanto di autografi e sorrisi ben pagati). E che non disdegna di finire stampato nelle locandine come uomo oggetto, nelle Feste della donna comprese.
Il nostro “tronista della fiction italiana” è lo stesso che non si fa mai mancare un’ospitata a C’è posta per te, con tanto di pubblico urlante per il suo solo aspetto fisico. Proprio in un’intervista al Giornale, qualche giorno fa, l’attore si vantava di battere ogni volta la concorrenza:
“Ormai la Clerici mi sogna pure la notte. Ma come incubo”.
Ma non era lui quello che non vuole “prendere il sopravvento sui personaggi che interpreta”? Le star Anni 50 ce la davano così a bere?