L’Isola dei Famosi anche su Second Life
L’Isola dei Famosi sbarca anche su Second Life, il mondo virtuale tridimensionale multi-utente online inventato nel 2003 dalla società americana Linden Lab (definizione tratta da Wikipedia). Il reality targato Magnolia avrà una sua versione anche online dedicata agli utenti italiani di SL, con le stesse regole dell’originale televisivo – anche se mi chiedo, legittimamente, dove
L’Isola dei Famosi sbarca anche su Second Life, il mondo virtuale tridimensionale multi-utente online inventato nel 2003 dalla società americana Linden Lab (definizione tratta da Wikipedia).
Il reality targato Magnolia avrà una sua versione anche online dedicata agli utenti italiani di SL, con le stesse regole dell’originale televisivo – anche se mi chiedo, legittimamente, dove troveranno i famosi -: gli avatar rimarranno isolati per sette settimane.
Il progetto è frutto di una sinergia RaiDue-Magnolia-Rainet, e si propone di studiare le possibili dinamiche sociali di questo mondo virtuale.
Per recarsi all’ufficio casting è sufficiente avere il proprio avatar e seguire questa surl
Ora, in merito confesso: un paio d’anni fa mi sono creato un avatar su Second Life. Immagino che sia ancora lì in circolazione, da qualche parte. Confesso che ho provato l’ebbrezza di farlo volare, di guardare il cielo al tramonto di questo mondo persistente e inesistente, di entrare in quei luoghi chiamati impropriamente discoteche, dove simulacri di esseri umani ballano e simulano tentativi di accoppiamento. La mia passione è durata un paio di giorni, forse una settimana. Poi ho semplicemente dimenticato di collegarmi a questa vita alternativa, preferendo di gran lunga quella originale e primaria. E come me hanno fatto molti, forse moltissimi. Altri, semplicemente non se ne sono mai interessati.
Ebbene, non vi dispiacerà, spero se affermerò che a giudizio del sottoscritto ora L’Isola dei Famosi ha la sua versione anche sulla più grossa bufala dello pseudo-web2.0.
Se proprio si vogliono fare sperimentazioni con le nuove tecnologie, ibridi con la rete, be’, le strade sono decisamente altre.