Dolce casa, Leone si incensa in tv come Renzi: “La Rai era ingolfata di proteste per l’assenza di Liorni”
Nella puntata di Dolce casa di mercoledì 3 settembre hanno debuttato insieme Marco Liorni e Cristina Parodi
Se c’è una cosa che gli uomini di potere sanno fare, è tenerselo. Giancarlo Leone è il vero Matteo Renzi della Rai, uno in grado di spacciarti il patè per foie gras e di affidare la conduzione di un programma-trattoria come La vita in diretta a una First Lady il cui guardaroba rischia di costare più del menù.
Il Direttore di Rai1 ormai è “nudo”, nel senso che va in onda nei suoi programmi a fare le conferenze stampa. Lo fa in un programma che, non avendo un’identità, tra le altre cose è anche diventato – tra una puntata noir e l’altra – il TeleSipra di Rai1. Ecco come Leone si è incensato ieri mattina, ospite di Dolce casa:
“Al nostro pubblico magari interesserà poco, ma che il 40% del pubblico guardi la Rai e che RaiUno faccia il 20% di ascolto… davvero sono milioni di spettatori. Significa che c’è spazio per tutti, come c’è spazio per i canali tematici come può essere Rai Yo Yo o Rai Sport. La televisione sta evolvendo e sta migliorando”.
Il Direttore ha anche spiegato il successo di programmi-corazzata della Rai, non ricordando però che Ballando con le stelle è nato con Fabrizio Del Noce e Tale e quale show con Mauro Mazza:
“Sono vivaci, allegri e professionali. Dietro c’è molto lavoro e questo viene apprezzato dal pubblico. Sprizzano entusiasmo e vita. Non posso anticipare il cast di Tale e quale (ma se lo sanno tutti, ndr). Ricordo anche che rivedremo Ranieri. E’ andato talmente bene il primo Sogno e son desto…”.
Ranieri è andato talmente bene da essere battuto dalla povera gente di C’è posta per te. Per il resto il Direttore gioca a fare il misterioso. Nonostante il 15 dicembre il poeta Vate di Lucio Presta sia già atteso per portare su Rai1 I Dieci comandamenti, lui glissa:
“RaiUno ha sempre bisogno di Roberto Benigni. Chiaramente dosa le sue uscite, è difficile produrre sempre idee nuove come lui fa. Io ho la motivata speranza che lo vedremo entro l’anno per una grandissima sorpresa. Credo proprio che entro dicembre avremo modo di rivederlo”.
Per fortuna c’era una severa critica televisiva in collegamento a dare una voce fuori al coro. Ah no, c’era Alessandra Comazzi:
“Effettivamente in RaiUno c’è la ricerca della squisita vocazione di una tv generalista. La tecnologia ha aiutato anche la Rai ad aprirsi a una tematici, però a maggior ragione RaiUno mi dà l’idea di avere tutta la volontà di rinforzarsi proprio nella vocazione generale. Quindi sì, RaiUno mi piace”.
Persino Carlo Freccero, in un rvm, è stato più agnellino del solito:
“Credo che si debba partire sempre dall’imperativo della BBC, educare divertire e informare. Oggi hanno un significato diverso dagli anni 50. Ora si dedica al capitale intellettuale, alla creatività Il divertire non significa solo fare spettacoli condivisi da tutti quanti, ma creare delle storie, passa dalla narrazione e dalla fiction. Poi ci sono una molteplicità di talenti e di fonti di informazione. Io credo che il servizio pubblico abbia ancora uno spazio fondamentale proprio in questo campo, proprio perché i conflitti d’interesse sono fortissimi”.
In tutto questo che ha fatto Veronica Maya? La furbona della situazione, che sorride per non andare alla guerra. Ha usato furbamente la figura retorica della preterizione, cioè il negare di fare qualcosa che poi si fa:
“Oggi è una puntata particolare, in cui parliamo della Rai che vedremo. Lo facciamo raramente, perché non bisogna mai autocelebrarsi e parlare di quello che si fa”.
E ha pure corteggiato, come avrebbe fatto chiunque, il suo Direttore dicendo che Rai1 è soprattutto casa sua (non degli abbonati al canone?). Però, ci vuole coraggio, a lanciare in pompa magna una nuova stagione che ti vedrà ricollocata con contentini vari, dall’area di sosta di Tale e quale show al sabato pomeriggio itinerante con Linea Bianca.
Non a caso lo stesso Leone, presentando il nuovo daytime, ha omesso il restyling di Verdetto finale affidato a Monica Leofreddi, forse per non ricordare alla Maya di avere “Ragione” del Torto subito.
Ospiti di Dolce casa, ieri, c’erano anche i nuovi conduttori de La vita in diretta. Leone li ha presentati con i consueti toni trionfalistici, dimenticando che anche l’anno scorso Paola Perego e Franco Di Mare promettevano il rinnovamento (anche se la ‘vecchia’ versione di Mara Venier andava alla grande):
“E’ necessario per un programma rinnovarsi ogni tanto. Almeno finiranno di inondarci di lettere di proteste per l’assenza in Rai di Marco, che ci ha comportato un ingolfamento di posta.Marco Liorni per noi è un ritorno fondamentale, così come Cristina Parodi non è mai stata in Rai strutturata con noi. Una coppia veramente bella che promette molto”.
La Parodi ha riconfermato in onda la favoletta della conduttrice glam, che pensa che il pubblico di Daytime vesta tutto Ferragamo e abbia già comprato i biglietti della Traviata:
“Rispetto alla televisione di Verissimo secondo me la televisione è molto cambiata. Bisogna riuscire a catturare l’attenzione del pubblico e incuriosirlo anche con la qualità del racconto, con una comunicazione elegante, precisa, puntuale. Questa sarà la nostra sfida, riuscire a fare una televisione semplice, comunicativa, bella, che abbia tanti colori com’era allora Verissimo. Speriamo che i nostri spettatori alla fine avranno imparato qualcosa”.
Poi, alla presenza di un altro volto di rete come Duilio Giammaria, Leone ha reagito diplomaticamente a una provocazione della Maya sulla fine dell’era Vespa:
“Bruno Vespa e Porta a porta restano il perno centrale. Com’è giusto che sia ogni tanto bisogna sperimentare qualcosa di nuovo. C’è spazio per tutti. Petrolio è un bellissimo esperimento per fare informazione e cultura insieme, in maniera positiva”.
C’è stato spazio anche per promettere mari e monti con il nuovo talent show di Raffaella Carrà:
“Il ritorno di Raffaella Carrà è uno dei punti centrali della tv di inizio 2015. Forte forte forte sarà qualcosa di diverso dagli altri talent, di molto suo, riuscirà spero a scoprire giovani di tutti i generi, che sappiano dimostrare di essere un valore e magari di essere un domani personaggi della Rai”.
Tanto La Rai che vedremo sarà la solita ipocrita. Quella che alla prima puntata della Vita in diretta si occupa della Dolce vita, a quella dopo manda la conduttrice a fare il weekend lungo a Milano e a quella dopo ha già l’esclusivo rosso sangue su Yara.
Dolce casa, Liorni e la Parodi ospiti di Veronica Maya