Lettera di Mauro Mazza al Cda Rai: Rimozione assolutamente immotivata (Esclusiva TvBlog)
La lettera che Mauro Mazza ha inviato al Cda Rai a seguito della sua rimozione dalla direzione di Rai Sport.
La lettera che Mauro Mazza ha inviato al Cda Rai a seguito dalla sua rimozione dalla direzione di Rai Sport.
E’ di ieri la notizia, clamorosa, della rimozione di Mauro Mazza dalla direzione di Rai Sport. Una notizia che è stata un fulmine a ciel sereno per il capo della divisione sportiva della televisione pubblica. Rimozione decisa dal direttore generale Luigi Gubitosi, con l’appoggio del Presidente Rai Tarantola, arrivata per altro pochi giorni dopo la polemica via twitter, alimentata anche dall’ex conduttrice della DS Paola Ferrari.
La critica rivolta a Mazza dal DG e principale motivazione della decisione di sostituirlo è per aver “spaccato la redazione” e di “pretendere di fare programmi da rete generalista, anzichè seguire gli eventi sportivi”. A seguito di questo sarebbe venuto meno il rapporto fiduciario fra Mazza e Gubitosi, cosa questa che avrebbe reso necessaria la rimozione del direttore di Rai Sport.
TvBlog è venuto a conoscenza di alcuni contenuti, provenienti dal settimo piano di viale Mazzini, della lettera che Mauro Mazza ha inviato ai consiglieri di amministrazione della televisione pubblica, in vista della riunione di domani, al cui all’ordine del giorno c’è proprio la sostituzione dell’ex direttore di Rai1 e la nomina del nuovo capo di Rai Sport (qualcuno dice Carlo Paris). Pubblichiamo ampi stralci di questa lettera.
Mazza parla del suo lavoro come direttore di Rai Sport entrando nel dettaglio rispetto alle “questioni editoriali”:
In questi 14 mesi di Direzione ho cercato di dare seguito, gradualmente ma con il massimo impegno, alla richiesta di aggiornamento e di rinnovamento che mi è stata rivolta ripetutamente dal Direttore Generale e dallo stesso CdA nelle due occasioni di confronto che mi sono state offerte (illustrazione del piano editoriale e presentazione del progetto per i Mondiali di calcio); in questo senso ho stabilito (comunicandoli preventivamente al DG) taluni avvicendamenti nella conduzione di programmi per la stagione appena cominciata.
Capitolo ascolti :
Nel 2013-14, i risultati d’ascolto e i riscontri di gradimento sono stati molto positivi; in tempo reale gli uffici aziendali potrebbero fornire conforto documentale in tal senso. Mi limito a ricordare la performance in occasione del Mondiale di calcio sia sulle reti generaliste sia su Rai Sport 1 (che in un mese di programmazione dedicata ha quintuplicato gli ascolti di Sudafrica 2010) e i risultati record degli europei di atletica e di nuoto in agosto, con Rai Sport 1 canale più seguito per due pomeriggi (23-24 agosto) anche rispetto a Rai Uno e a Canale 5.
Eccoci alla questione “Rapporti con la redazione” ed i tweet polemici del giorni scorsi:
I rapporti direzione-redazione sono dialettici ma positivi e propositivi…. Non ritengo si possa confondere con una spaccatura redazione-direzione l’indecorosa litania di tweet aggressivi e insultanti verso colleghi o verso l’Azienda (“a questo punto non paghiamo più il canone!”; “tu hai i denti rifatti!” ecc.) firmati – o “ritwittati” – da una redattrice di Rai Sport, come risulta da ampia documentazione di stampa, senza che finora risulti alcuna legittima e per me doverosa reazione aziendale.
Il rapporto fiduciario fra il direttore di Rai Sport ed il direttore generale di viale Mazzini :
Quanto al “venir meno del rapporto fiduciario” tra me e Dg, segnalo una nostra fitta corrispondenza, nel luglio scorso, seguita alla mia decisione di avvicendare alcuni conduttori di programmi di Rai Sport. Le e-mail del Direttore Generale (in cui egli prendeva pubblicamente le distanze dalla mia decisione) sono state da lui inoltrate per conoscenza anche al CdR di RaiSport, che a sua volta ha esteso la platea dei lettori a circa 120 colleghi di testata e all’esecutivo Usigrai, fin quando lo stesso Dg ha realizzato e concluso che lo scambio di vedute aveva assunto una “dimensione non fisiologica”… assai singolare rispetto alla normale dialettica tra due esponenti del vertice aziendale”
Al netto di tutto Mazza conclude :
E’ evidente che, qualora il Consiglio dovesse decidere la mia rimozione, peraltro in assenza di contestuali proposte di incarico equivalente, non potrò che ricorrere nuovamente alla Magistratura del Lavoro onde ottenere il ripristino della mia posizione professionale. E mi vedrei costretto, con dolore, ad intraprendere ogni consequenziale azione risarcitoria, perché la seconda ( e già annunciata) destituzione professionale nell’ambito degli ultimi venti mesi non fa che ledere in maniera pesante e forse irreversibile la mia persona e la mia immagine professionale.
Questa dunque è la posizione di Mauro Mazza, ora non resta che attendere il CDA Rai di domani.