Restaurant Startup, su CNBC Joe Bastianich lancia nuovi locali (e segue Ramsay)
C’è chi cerca di salvarli dalla crisi e chi invece cerca nuovi talenti della ristorazione: Joe Bastianich segue le orme di Ramsay e si fa ‘uno e trino’ in tv.
Mentre Gordon Ramsay dice addio a Cucine da Incubo (Kitchen Nightmares), Joe Bastianich si dedica allo scouting di nuovi talenti della ristorazione da lanciare sul mercato. Ovviamente tutto questo accade in tv e precisamente sul canale finanziario americano CNBC, dove lo scorso 8 luglio ha debuttato Restaurant Startup.
Nelle vesti di un perfetto ‘uomo d’affari’, con tanto di cravatta e occhialino di rappresentanza, Joe Bastianich gira gli States per valutare progetti e business-plan prima di lanciare nuovi locali (siano essi ristoranti, ma anche negozi o bar) in grado di conquistare il mercato americano. In realtà, Restaurant Startup è studiato per essere essenzialmente una gara che vede l’uno contro l’altro armati Bastianich e lo chef Tim Love, chiamati a investire di tasca propria sull’idea che reputano vincente tra quelle che settimanalmente vengono proposte loro. In ogni puntata, infatti, i due si trovano a valutare delle proposte di locali: prima di rischiare i propri fondi, mettono a disposizione dei team gli spazi, soldi (7.500 $) le attrezzature per metter su un concept store, monoprodotto e temporaneo, di cui la squadra dovrà curare tutto, dall’immagine alla promozione, oltre che – ovviamente – la cura del prodotto e la qualità della preparazione. Il tutto messo alla prova del pubblico, che sarà il vero ago della bilancia.
Alla fine della prova, e valutata la reazione dei clienti, Love e Bastianich decideranno se e quanto investire nelle attività ‘testate’: se vedranno il potenziale per poter diventare un marchio e un locale ambito negli States allora potranno decidere di scendere in campo (o anche no) con i propri soldi. A supervisionare il tutto c’è anche la consulente Waylynn Lucas.
Insomma, Bastianich e Love ‘giocano’ a fare gli investitori, spulciando e valutando attentamente le varie idee sottoposte loro nelle otto puntate previste per questa prima stagione. In qualche modo l’obiettivo è quello di far partire l’attività col piede giusto (evitando che un giorno possa presentarsi Gordon Ramsay o un suo emulo per cercare di risollevare la baracca) e nello stesso tempo dare a chi intende iniziare questo tipo di attività i consigli giusti e le dritte per un progetto valido e davvero efficace. Il gran successo della ristorazione anche in tv, infatti, sta facendo moltiplicare gli investimenti nel settore, ma il gran numero di improvvisati finisce per creare più illusioni che concrete occasioni di lavoro e di successo.
Per avere un’idea di Restaurant Startup diamo un’occhiata a quel che accadrà nella prossima puntata, in onda il 5 agosto: il tema sarà la pasta e al cospetto di Bastianich e Love si presenteranno due diverse coppie di fratelli; i primi puntano su un prodotto a base di farina di ceci, chiamato Banza, senza glutine ma molto nutriente, mentre i secondi mirano a un bar-degustazione dedicato alla pasta che vogliono chiamare Ravioli Revolution. Qualcuno di loro riuscirà a convincere gli investitori della bontà della propria idea? Negli USA lo scopriranno presto. E siamo certi che a breve il format arriverà anche da noi. Bastianich è sempre più il ‘Ramsay’ de noantri, diviso com’è tra Europa e Stati Uniti e moltiplicato in vari programmi tv (si pensi a MasterChef USA – compresa la versione Junior – e Italia), senza contare le sue vigne e il suo ristorante italiano, Orsone, che proprio domani compie un anno. Joe, ad maiora.