Tradimenti, la serie retrocessa in seconda serata. Perché Rai1, Rai3 e Canale5 floppano sempre coi telefilm la sera
RaiUno rinuncia subito a Tradimenti in prima serata, dopo il flop del debutto. Non poteva pensarci prima?
Com’era prevedibile, RaiUno ha retrocesso la serie americana Tradimenti. Dopo il flop di venerdì scorso (ascolti sotto i due milioni di spettatori e share inferiore al 10%, meno di Fantozzi su Italia1), il telefilm è stato spostato alla seconda serata di mercoledì sera (già da stasera, alle 23.10). Andranno in onda il sesto e il settimo episodio, ma Tradimenti ne ha in tutto appena 13, quindi terminerà entro la fine dell’estate. Al suo posto, venerdì, il film tv L’estate della verità.
Ora, alzi la mano chi non si aspettava un verdetto simile. Innanzitutto stiamo parlando di un prodotto di scarto, che nasceva in partenza con scarso appeal. Persino in America è stato, infatti, cancellato. Poi il titolo italianizzato è orrendo (quello originario era Betrayal). A ciò va aggiunto che è una serie ad episodi di durata inferiore a un’ora, accorpati in lunghe maratone che ne snaturano il formato.
Con che faccia ora Rai1, in piena garanzia da settembre, dedicherà il mercoledì sera ai telefilm d’importazione? E’ previsto, infatti, che trasmetta prima un episodio da 70 minuti di Velvet, il drama spagnolo di cui verrà realizzato un remake italiano, e poi la serie australiana Miss Fisher – Delitti e Misteri, già trasmessa in seconda serata su RaiUno e in prima su Rai Premium. Mai, peraltro, abbinamento più forzato.
C’è un problema di fondo che i dirigenti dimenticano (o rimuovono) ogni volta, vantandosi di trasmettere esterofilia fighetta low-cost: il pubblico di RaiUno, Canale5 e Rai3 non è abituato e fidelizzato alla serialità americana. Prendo il caso dei miei genitori o dei loro amici sessantenni: la sera in tv, specialmente d’estate, vogliono film, al massimo gialli, meglio ancora se d’annata, o fiction italiane. Stop. Se sanno che su un’ammiraglia c’è un telefilm non meglio precisato, si buttano su Sky o sul dvd recorder.
Non a caso tutti i telefilm trasmessi da queste reti negli ultimi anni hanno fatto flop in prima serata e sono stati retrocessi in seconda come tappabuchi. Facciamo un po’ di esempi. La stessa RaiUno ha ceduto due anni fa il flop di Alice Nevers – Professione giudice (ferma al 12-14%, ingiustificabile nel 2009) a RaiTre. Per non parlare di Una donna alla casa bianca, spostatosi nell’estate del 2006, a sua volta, dalla prima alla seconda serata dopo una media di 2.000.000 di spettatori e uno share del 13%.
Passiamo a RaiTre. La serie Boss sugli inganni della politica non ha superato, nell’autunno 2012, i 700.000 spettatori e il 2% di share, motivo per cui gli è stato preferito un ciclo di film tematici su Indiana Jones.
Destino non migliore ha avuto Newsroom, scommessa HBO di Andrea Vianello ferma pure al 2% e a 600.000 spettatori. Leggermente meglio, quest’estate su RaiTre, è andato Mr. Selfridge, che Vianello ha proposto come alternativa ai mondiali spostandolo dalla domenica al martedì. Il suo picco sono stati 900.000 spettatori e il 4%, ascolti al di sotto della media di rete.
Anche Canale5 si è fatta spesso del male coi telefilm in prima serata, da Dallas (cancellato nell’autunno 2012 per aver fatto minimi storici di 1 milione e mezzo di spettatori e il il 5%, oggi riciclata come tappabuchi prandiale estivo) ai Tudors, Dirty Sex Money e Parenthood (tutti retrocessi su La5) a Damages (a sua volta spostato in seconda serata) per non parlare de La Cortigiana, serie tedesca flop trasmessa l’autunno scorso e di questi tempi riprogrammata.
I soli generi che tirano in prime time sono il procedurale, appannaggio di Rai2, e l’action misto a fantasy e medical di Italia1, mentre Rete4 vivacchia con il crime e gli storici (con l’eccezione Downton Abbey, troppo elitario per Mediaset). Ma, appunto, trattasi di due reti che hanno un target più settorializzato.